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Il movimento di opinione "il ponte" si prefigge di raccogliere le opinioni del cittadino, filtrandole ed elaborandole per capire cos'è importante e più utile per la gente.

Dando spazio a tutte le proposte mantenendo sempre la persona e le persone al primo posto.

Si intendono sviluppare i collegamenti con le associazioni di volontariato, con le istituzioni, con le associazioni di categoria, e dei media per elaborare nel miglior modo ciò che viene esposto dal cittadino. Non limitandoci alla critica in quanto tale, ma impegnandoci a costituire e a a tradurre in realtà le idee.

Al movimento di opinione "il ponte" puo' associarsi chiunque desideri lavorare per migliorare la nostra città: renderla più vivibile e sana; ogni persona indipendentemente dalla colorazione politica e dall'iscrizione a un partito, purchè il suo pensiero sia guidato da sani principi.
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Archivio Categoria AMBIENTE

La sicurezza a San Donà di Piave: oggi ne è fatto le spese Alem Saidy un ragazzino cresciuto nell’Afghanistan

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ennesimo di caos, di mancanza di sicurezza per i cittadini a San Donà di Piave

Oggi non parliamo dei furti nelle abitazioni che continuano come se nulla fosse. D’altra parte i carabinieri , mi hanno detto, si sentono impotenti in quanto se vengono presi , dopo una notte, tornano subito in libertà.

Attualmente non abbiamo certezza di nulla

Oggi voglio segnalare un caso pecrhè colpisce tutti noi. Non perchè è una persona che ha sofferto in passato, non perchè si tratta di un uomo o di un giovane e non della donna di turno, ma perchè dimostra come la sicurezza è sempre meno

Si tratta di una aggressione ad un ragazzo di cui metterò una breve storia e che ho conosciuto di persona ed ho potuto valutare la sua bontà e il suo stile di vita. Non si tratta di un regolamento di conti come qualcuno può immaginare leggendo i giornali. Non si tratta di contrasti fra clandestini . No qui si tratta di una aggressione come succedono spesso in Italia ma oggi è successo a San Donà

Breve storia di Alem

Alem Saidy è un ragazzino cresciuto nell’Afghanistan devastato da più trent’anni di guerre. L’ambiente tragico in cui vive lo trascina, già nell’età scolare, ad apprendere da un lato l’uso del kalashnikov e dall’altro il mestiere di falegname. Viene a conoscere il potere devastante delle mine durante i giochi infantili. Affronta il distacco dai famigliari con l’espatrio a Teheran, a dodici anni, e a Dubai, a quindici, per lavorare ed aiutare i genitori profughi a Peshawar, in Pakistan. Si dedica con entusiasmo all’infantile gioco degli aquiloni e ai passatempi dei grandi (lotte di animali) o degli sport nazionali (buzkashi o il volo delle colombe). Come gli suggerisce il carattere, assiste vecchi e malati bisognosi. Dalla convinzione di normalità della sua vita in Afghanistan passa gradualmente alla presa di coscienza della tragicità e crudeltà degli avvenimenti che caratterizzano il suo Paese. Il grande desiderio di libertà e pace lo trascina in balia di vari ‘mercanti d’uomini’, con peripezie da film di avventure attraverso monti desolati, mari pericolosi, prigionie ed evasioni. E alla fine, dopo un viaggio sconvolgente in un carro-frigo colmo di arance, trova la libertà e la pace.

Alem, ora diciottenne, dice «… il mio viaggio è stato indispensabile per condurmi fortunatamente fino alla vita».

Il su viaggio è stato raccontato in un libro che consiglio a tutti e recensito da giornali e Famiglia Cristiana

Lui è stato adottato da una famiglia dedita al volontariato e che tutti conoscono e stimano ma della quale non faccio il nome per non coinvolgerla

A San Donà è stato attivo con la San Vincenzo, nell’assistenza ai poveri, agli anziani della Casa di Riposo e nel volontariato ospedaliero. Ha frequentato l’Oratorio Don Bosco, amato e stimato da tutti.

Alem l’anno scorso lavorava alla 3B e per aver difeso degli operai di colore dagli abusi e prepotenze di un albanese è stato licenziato!Ha lavorato con rara capacità per quattro anni in un’industria del trevigiano ed attualmente lavora in uno scatolificio, con piena soddisfazione dei suoi datori di lavoro.

Cosa è sucesso ad Alem ?

Disavventura di ieri pomeriggio, sabato 25 c.m.

Era da solo sul marciapiede all’altezza del bar ‘Al teatro’ (Via Ancillotto) e si stava dirigendo verso la Chiesa.

Si è sentito battere sulla spalla, si è girato per vedere chi fosse ed è stato immediatamente colpito al volto e in testa da violenti pugni, tirati con l’utilizzo di un tirapugni di ferro.

Attorniato da tre (quattro?) persone, forse kosovare, si è divincolato e, benché ferito e sanguinante, ha tentato di rincorrere l’aggressore che si dirigeva verso l’edicola del piazzale delle corriere, senza capire da che parte poi si sia diretto. Si è sentito svenire ed ha chiamato i Carabinieri e qualcuno ha chiamato l’ambulanza, che lo ha portato al Pronto Soccorso prima dell’arrivo della volante.

Ha subito la frattura del setto nasale, un frattura allo zigomo ed una lesione all’occhio destro, la rottura di un dente. Operato in serata  con esito positivo è ora ricoverato in Ospedale.

Ora sorride ancora come ha imparato a sorridere vivendo nella nostra San Donà in mezzo a persone amiche e in una famiglia che lo vive come un figlio

Noi gli facciamo gli auguri e speriamo che a San Donà si possa vivere sereni e tranquilli con quella sicurezza che manca dalla microcriminalità, dagli abusivi, dai ladri piccoli e grandi, dalla sicurezza dal camminare per le strade o per le piste ciclopedonali.

 

Una Casa di Cura ricca di professionalità ma al Top come Umanità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa mattina ero come ogni mattina a vedere gli ammalati ricoverati. E come ogni Domenica ho incontrato la signora Rizzola. La “proprietà” vivente , come si può dire

Ho scambiato come sempre quattro parole in quanto è un piacere parlare con questa persona ; persona raffinata, dolce che ha sempre una parola buona con tutti.

La signora era in una stanza con una paziente rricoverata. Ho chiacchierato e poi sono andato via ma lungo il corridoio mi sono chiesto perché non rendere noto questo aspetto umano della casa di Cura dove lavoro. Sono tornato indietro e ho chiesto il permesso di fotografarla e pubblicare la foto in Internet. Lei era un pò restia  in quanto diceva : sono anziana , sono vecchia , non ho nulla di speciale. Ma ha accettato quando la paziente con cui parlava ha detto: facciamola assieme. E così è stato ed è nato questo articolo

Ma prima di scriverlo avevo postato s Facebook la foto sua e la foto del Nuovo Direttore Sanitario e Manager della Casa di Cura ed ho notato con piacere come la cosa sia piaciuta a tanti da infermieri, a ex pazienti e a persone che non ci conoscevano

E allora voglio farvi vedere un aspetto della Casa di Cura, un aspetto del mio reparto che è contiguo e spesso vive assieme al reparto dello stesso piano che è la lungodegenza. Per intenderci la Lungodegenza e la Riabilitazione è quel reparto nel quale abbiamo fatto la feste e le fotografie per la festa natalizia.

La signora Rizzola che è anziana ( non diciamo l’età) ma non sembra perchè porta gli anni benissimo ma posso dire che mira a raggiungere l’età di Don Armando, abita a Treviso, e viene ogni domenica , con qualsiasi tempo a visitare la ” Sua ” Casa di Cura. Passa nei due piani e va a visitare tutte le stanza parlando con i pazienti che non conosce . Ma si informa della loro salute, chiede come si trovano, come mangiano , come trovano la sgtruttura. Diciamo che vive la vita dei  “suoi” pazienti. Per tutti ha una parola buona e per quello che ho potuto vedere è una visita molto gradita da tutti i pazienti. Siano questi anziano ma anche giovani.

Non so se esiste una altra struttura che ha una ” proprietaria” che viene sempre di domenica a fare visita ai pazienti ma la sua gioia è vedere che i pazienti si trovano bene e sono contenti del soggiorno e delle cure nella nostra struttura.

Nella foto che ho messo su F.F. ho messo anche la foto del Nuovo Direttore Sanitario Dr Cestrone. Voi già lo conoscete in quanto ve lo ho già presentato  un mese fa quando ufficialmente ha preso servizio  nella nostra struttura

Beh qui pariamo di alta professionalità perche il Dr Cestrone ha diretto per 19 anni la ASL Padovana che è una delle maggiori ma anche più difficile di Italia

Non sto a darvi il suo curriculum prestigioso perchè lo trovate nell’altro e precedente articolo ma qui voglio dire che il Dr Cestrone lo conosco da 43 anni quando abbiamo iniziato assieme a Treviso. Ma devo dire che è rimasto con il tempo sempre una persona semplice e disponibile non solo con i medici e il personale ma con tutte le persone che si rivolgono a lui come Direttore della Struttura.

Una delle persone che ha letto è stato il Dr Boatto il quale lodando la persona ricordava che era stato suo compagno di corso in Igiene alla Università di Padova e proprio a lui ho risposto di venirlo a salutare e vedere come non è cambiato nella sua semplicità e nel fatto che come me ha sempre il sorriso anche quando è difficile averlo

Questo articolo lo ho scritto come risposta a certi articoli che hanno parlato di un episodio spiacevole avvenuto un mese fa e che poi svanito in una bolla alla luce della inchiesta interna che non ha appurato nulal di quanto alcun avevano riportato.

Mi riferisco al fatto che una persona ha accusato due infermieri del Reparto di Geriatria di aver molestata una  anziana paziente. Tale fatto non poteva essere credibile e vero in quanto il ostro personale è al Top come gentilezza ma specie come umanità e mai nemmeno per scherzo avrebbero fatto cose nemmeno lontanamente simile a quanto riportato dai giornali. In affetti tutto è finito per noi e fra poco siamo fiduciosi che anche la Procura della Repubblica ( atto dovuto) farà chiarezza

 

 

 

 

 

Grande partecipazione e successo della serata sulla Prevenzione con il Dr Corezzola a Cà Bodi da Artiano Bodi

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo la feste  natalizie sono ripresi i Sabati della Prevenzione a Cà Bodi , ospiti come sempre dal mitico Artiano Bodi.

Tutte le serate sono organizzate da Artiano Bodi che è Presidente della Associazione ” Uso e Costumi” del Littorale,  che ha ideato e mantiene viva l’idea della Salute prima di tutto che molti dimenticano.

Prima di passare alla fotocronica devo dire che mi ha sempre stupito che una persona come Artiano Bodi, nato come vetraio a Murano, poi con un genere alimentare e in ultimo passato alla coltivazioni e vendita di fiori con delle serre che sono una meraviglia e quindi ignorante in materia di salute, abbia potuto ideare e curare queste serate che sono un gioiello di organizzazione come dimostra il successo di ogni serata. Per fare un esempio recentemente un medico aveva organizzato una conferenza sulla Prevenzione e sul Tumore alla Mammella in collaborazione con il Comune in sede comunale. Bene le presenze non toccavano le 20 persone. Nelle serata da Artiano la sala è sempre piene arrivando alle 100 persone.

 

 

 

 

Tale serate vedono la partecipazione di circa 100 persone in modo da riempire la sua sala a volte aggiungendo sedie e allungando i tavoli e stipandosi ma sempre in allegria..

Artiano Bodi offra una cena e organizza una conferenza nella quale un medico parla di una patologia frequente ponendo l’accento su come si possa prevenire tale patologia

Naturalmente con una prevenzone primaria o secondaria.

Ma non solo si parla infatti di varie patologie cercando di dare suggerimenti e rispondendo alle domande delle persone che partecipano

Gli argomenti trattati sono molteplici e di varie branche specialistiche, dalla dermatologia, alla angiologia, alla oculistica , agli stili di vita. Diciamo che non manca nessun argomento utile alla popolazione.

Ieri  la cena e la conferenza vedeva  un ospite nuovo ma molto conosciuto in qaunto oltre a lavorare presso la sua struttura a Mestre , lavora in collaborazione con il Dr Madeyski nella Chirurgia della Casa di Cura Rizzola  . Si trattava del  Dr Antonio Corezzola , chirurgo estetico che si è diplomato in Brasile nelle famose scuole di Chirurgia plastica ( le migliori al mondo). Corezzola lavora con me in Casa di Cura Rizzola da 17 anni ed è fondamentale nel trattare in maniera estetica la patologia della mammella e dei melanomi e delle ulcere difficili che a volte necessita di interventi plastici particolari che pochi fanno

Si è  respirato come sempre  una aria piacevole, allegra assieme ad una cena a base di pesce cucinato nel giardino di Bodi da volontari che non mancano mai. E anche questo è un merito di Artiano Bodi : vi sono sempre persone che lo aiutano e l’amicizia paga sempre !

Il Dr Corezzola ha parlato per una ventina di minuti sulla chirurgia plastica e sulla estetica facendo capire in modo semplice ma completo la differenza tra plastica e estetica. Ha mostrato i principali tipi di intervento, ma come nel suo stile ha mostrato vantaggi e svantaggio, indicazioni e controindicazioni, successi e possibili complicanze.

Perchè la chirurgia estetica è una arte e deve essere usata con prudenza aiutando le persone che vogliono apparire migliori e che quindi possono trarre dall’etetica un equilibrio psicologico che li fa vivere sereni e felici

Per la Chirurgia plastica possono esserci gli stessi problemi ma qui tale chirurgia viene eseguita per riparare a danni necessari come ricostruire la mammella di una donna dopo una mastectomia per necessità. Ed ecco la prevenzione: se arriviamo in tempo si possono fare interventi meno demolitivi e poi…si guarisce ….

Alla fine della esposizione vi sono state diverse domande , tanto che alle 23 ho chiuso la serata per quanto riguarda le domande altrimenti non si arrivava più a casa. La gente è rimasta come sempre fino a che ora non lo so ma certamente la allegria e le discussioni che naturalmente sono sorte dalla interessante  conferenza hanno accompagnato i caffè e le …immancabili grappette !

Grazie

Artiano Bodi !

 

Sinfonietta Movie Ensemble a San Donà di Piave: Un successo firmato Rotary San Donà

 

Un successo targato Rotary Club di San Donà di Piave . In collaborazione con Rotarct, Fidapa, Sorptimist.

Un concerto che da solo valeva la serata ma se aggiungiamo lo scopo per il quale il Rotary ha organizzato l’evento vediamo che questo concerto ha segnato un evento importante per la società sandonatese , per la cultura della nostra città  e per la popolazione scolastica che spesso è dimenticata.

Ringraziamo il Rotary e gli altri Club Srvice che hanno contribuito alla giornata e riportiamo la cronaca e le motivazioni che sono state espresse da Giorgio Dal Corso a nome del Club Rotary

Sinfonietta Movie Ensemble a San Donà di Piave
Concerto organizzato dal Rotary Club di San Donà di Piave con la collaborazione e il sostegno del Rotaract, Fidapa, Soroptimist e il patrocinio del comune di San Donà. La finalità dell’evento è un service destinato al sostegno scolastico di ragazzi economicamente meno fortunati affinché possano partecipare a tutte le attività didattiche al pari dei loro compagni in questi difficili momenti di crisi economica. Il ricavato della serata con offerte libere dei partecipanti sarà interamente devoluto a questa rilevante iniziativa. A tale scopo sono stati presi contatti con i plessi scolastici del nostro territorio.

Lo spettacolo è stato preceduto da un intervento del Presidente del Rotary Club di San Donà di Piave Dino Casagrande che ha spiegato le motivazioni di questo duplice service, in primo luogo alla cittadinanza, contribuendo all’offerta culturale, dall’altro rendendo un servizio alle scuole per favorire la partecipazione alle attività didattiche da parte degli alunni meno fortunati. Il Presidente ringrazia tutte le persone presenti e tutti i club-service che hanno contribuito alla riuscita della serata e in particolare Giovanna D’Anna Presidente Rotaract, Evelina Caltabiano, Presidente Soroptimist e Katiuscia Specchio Presidente Fidapa, oltre a tutti coloro che hanno contribuito alla pubblicizzazione dell’evento (il sito “il Ponte” di Paolo Madeyski). Al suo intervento ha fatto seguito una breve, toccante, recita sintesi di un anno scolastico in una scuola sandonatese (Mussetta), con il testo ricavato dalle note dell’insegnante riportate in un registro di classe del 1931-32, con parole che dimostrano una grande sensibilità non solo di una insegnante ma di una brava mamma. Il concerto è stato tenuto dall’ensemble composta da 10 musicisti vincitori di importanti premi in concorsi nazionali e internazionali e che si sono esibiti in importanti festivals. Molti componenti del gruppo hanno già collaborato con importanti orchestre italiane (Fenice di Venezia, Verdi di Trieste, Regio di Parma, Solisti Veneti, etc). L’intento della ” Sinfonietta Movie Ensembe” è quello di rendere omaggio alla grande musica da film proposta con arrangiamenti originali ed accattivanti, evocativi dell’atmosfera particolare creata nelle celebri pellicole (a titolo esemplificativo dell’assai più ricco programma ricordo Nino Rota con Amarcod e il Gattopardo, Ennio Moricone con Mission e Nuovo Cinema Paradiso etc ) . I brani presentati hanno messo in luce le grandi capacità degli orchestrali con virtuosismi e melodie così come la fusione dei diversi timbri caratteristici di ogni strumento (violino, viola, violoncello, contrabasso, tromba, trombone, sax, percussioni e pianoforte ). Il numeroso pubblico ha mostrato grande apprezzamento per l’esibizione.
Il ricavato della serata di 1800 € circa è stato interamente distribuito alle scuole del territorio tenendo conto delle esigenze evidenziate dalle amministrazioni scolastiche.

Saulo Balduit : un Talento a casa nostra !

Nel mese di Dicembre abbiamo organizzato un pomeriggio di festa natalizia alla Casa di Riposo di Eraclea . Abbiamo portato un sorriso e fatto rivivere momenti felici a tanti ospiti anziani.

Vi erano autorità e vari personaggi che hanno cercato di animare la festa

Vi è stata la ripresa televisiva riassuntiva dell’evento e il video è andato su youtube

Abbiamo avuto tante richieste di informazione su un cantante che affettivamente aveva impressionato tutti. Ha cantato canzoni natalizie ma anche romanze  e canzoni del repertorio di Bocelli e canzoni romantiche che andavano bene specie per gli ospiti ricoverati.. Ci hanno scritto e hanno chiesto informazioni.

Io non ho avuto difficoltà a richiedere al cantante un curriculum del cantante in quanto è figlio di un infermiere che era caposala nella casa di Cura Rizzola e tutt’ora continua a lavorare da noi  come colonna portante della struttura.

Qui troverete un breve curriculum e il suo percorso informativo

Ho trovato anche due clips in cui Saluo Balduit canta in maniera che non ha nulla da invidiare ai vari Bocelli o Claudio Villa che si trovano in Youtube ripresi in un recente concerto a Roma in onore della prossima canonizzazione di Giovanni Paolo II

 

 

 

Curriculum di   Saulo Balduit

Data di nascita: 3 giugno 1976

Luogo di nascita: San Donà di Piave (VE)

Residenza: Jesolo (VE), via E. il Navigatore n.3

Cell. 3384575033

Mail: saulo76@libero.it

PERCORSO DI FORMAZIONE MUSICALE:

 

-       dal 1987 al 1993: studi di pianoforte, teoria e solfeggio in una scuola di musica privata, diretta prima dal M° P. Bonadio e poi dal M° A.Visentin;

-       nel 1995: conseguita licenza di “teoria, solfeggio e dettato musicale” presso il Conservatorio “C. Pollini” di Padova;

-       estate 1995 ed estate 1996: esperienze di pianobar in locali del litorale;

-       dal settembre 1996 al settembre 1999: esperienza continuativa di tastiesta e 2° cantante in orchestra ballo liscio e revival;

-       estate 1999: sostenuto esame di iscrizione alla SIAE, ottenendo la qualifica di Autore e Compositore;

-       dal luglio 1999: composizione di pezzi inediti (testo e musica);

-       inizio 2000: realizzazione di un CD con brani inediti di mia composizione (autore e compositore);

-       da gennaio 2000 a maggio 2001: lezioni private di musica jazz e latino americana;

-       da gennaio a maggio 2001: corso privato di canto moderno;

-       da ottobre 2003 al 2005: lezioni private di canto lirico;

-       dicembre 2006: audizione finale (primi 60 su 1200) per il cast dell’opera popolare “Giulietta e Romeo” di R. Cocciante;

-       dall’estate 2000  a tutt’oggi svolgo attività di cantante-musicista nei locali del litorale, matrimoni, feste private, ecc.

-       dal 2010 insegnante qualificato presso Yamaha per i corsi di acustic guitar e vocal.

-       dal 2003 ad oggi: collaborazioni con il M° Pietro Bonadio in qualità di cantante per la registrazione e l’esecuzione dal vivo a Milano e a Roma di brani inediti, sia moderni che lirici (romanze, brani d’opera).

 

 

 

 

 

La Giornata a Ca Bodi dell’epifania 2014. Presepio vivente e non solo…

 

 

Con un leggero ritardo pubblico le fotografie della stupenda giornata dell’Epifania  in cui si sono rivissute le tradizioni a Cavallino Treporti e precisamente a Cà Bodi.  Artiano Bodi fa rivivere le tradizioni  tradizioni locali e con lo spirito natalizio ma artigianale che da sempre lo distingue.

Ricordiamo che il Cav. Artiano Bodi è il Presidente della Associazione Culturale ” Usi e Costumi Cavallino- Treporti”.

La Asssociazione che vive grazie alla collaborazione di tante persone guidate dall’instancabile Artiano e in primis la sua famiglia , si propone di mantenere vivi i riti delle Tradizioni Popolari in Cavallino-Treporti  e nelle isole della Laguna Veneta. Da anni tiene vive le tradizioni in varie occasioni e a Natale si ripresenta con i concorsi e con Il Grande Presepio Vivente che da 17 anni tiene banco nella zona ma non solo. E quest’anno era il 18 ettisimo anno del Presepe Vivente

Credo che sia l’unico vivente in Italia ideato e portato avanti da un privato.

Il Presepio vivente è di anno in anno cresciuto ed ha resistito a tutto. Mentre altri Presepi viventi nascono e muoiono nel corso degli anni, Il Presepio Vivente in Cà Bodi torna ogni anno e non sarebbe un Natale senza questo Presepio.

Anche quest0′anno vi è stata la fila per interpretare Gesù Bambino , La Madonna e San Giuseppe come tutti gli altri personaggi. Le figure sono state scelte ma come sempre rimangono un segreto fino alla sacra rappresentazione. Come novità vi è stato anche il Bue vivente che non era semplice trovare

E naturalmente vi sono stati i tre concorsi che si svolgono in questo periodo e che vedono le premiazioni  dopo lo svolgimento del Presepe  e dopo aver ascoltato le struggenti canzoni cantate dal Coro  Chiara Stella

I concorsi sono portati avanti da anni e  sono stati come sempre

1) I Concorsi dei ” Pavineri “, riservati alle famiglie

2) I concorsi delle Pinse

Questi concorsi sono presenti da 22 anni e sono una tradizione che sono sempre più rappresentati e vissuti da tutte le famiglie

3) Il Concorso dei Presepi allestiti dalle famiglie che quest’anno è giusto alla tredicesima  edizione.

 

Mai tanta gente anche perchè dopo tanta pioggia la giornata è stata stupenda con un bel tramonto e poi le stelle. Si sono vissuti    riti che appassionano gli abitanti di Cavallino-Treporti, che in essi ritrovano l’identità dei padri, mediante la conoscenza e l’osservanza dei rituali antichi. Il merito va anche e soprattutto alla locale associazione “Usi e Costumi”, presieduta da Artiano Bodi, cavaliere della Repubblica, che porta avanti il progetto con convinzione e abnegazione, apportando sempre dei correttivi, spesso suggeriti dalla facoltà di scienze umanistiche dell’Università di Trieste. Progetto che è poi condiviso e sostenuto da uno stuolo di associati e collaboratori, che, fra l’altro, si trasformano in attori e figuranti nella rappresentazione della Natività.

All’iniziativa, anche quest’anno hanno dato il patrocinio e il supporto: il Comune e l’azienda di Promozione Turistica di Cavallino-Treporti, la Regione Veneto e la Provincia di Venezia; la Coldiretti e la Cia, la Cooperativa agricola di Saccagnana, i Centri Turistici Union Lido, e Marina di Venezia, Pesca Azzurra di Roberto Savian, Marina Fiorita e Cooperativa Litoranea di Stefano Costantini, Cantina sociale di Jesolo e il Gazzettino.

La rappresentazione è stata magnifica e commovente e anche il saluto  del Parroco è stata un tocco di classe che ha dato il giusto spirito religioso alla rappresentazione

Riporto qui le fotografie che ho scattato rese difficile dalla presenza di tanta gente e dalla illuminazione che voleva dare la giusta luce al Presepe ma che ostacolava le foto. Per tale motivo alcune sono mosse e con scarsa luce

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Approvata la nuova direttiva che impone immagini shock ma reali sui pacchetti di sigarette

Il Parlamento europeo ha deciso di  approvare a larghissima maggioranza il testo della nuova direttiva tabacco dando mandato al consiglio europeo di iniziare le trattative con i singoli stati per uniformare la legislatura in merito secondo la direttiva.

Le nuove norme europee sul fumo prevedono la presenza di immagini shock oltre a diverse  avvertenze per la salute sui pacchetti di sigarette. Si parla di immagini shock ma io ritengo che si tratti solo di immagini veritiere. Non sono immagini disegnate ma sono fotografie che fotografano la realtà e vogliono avvertire il consumatore dei danni e dei pericoli ai quali va incontro.

Le normativa dicono come devono essere le immagini e che gli avvisi dovranno coprire il 65% del pacchetto e dovranno essere situati nella parte alta, sopra il logo della marca. In sostanza che vede il pacchetto dovrà vedere subito la immagine forte e poi potrà leggere la marca alla quale lui era affezionato.

Vi saranno quindi  immagini forti come polmoni anneriti o tumori alla bocca come già avviene in Australia. E sembra da dati statistici diffusi che tale norma in Australia abbia ottenuto risultati incoraggianti.

Nella stessa direttiva l’Ue ha deciso di  vietare le confezioni con meno di 20 sigarette e di abolire l’aroma al mentolo, anche se in quest’ultimo caso le aziende produttrici avranno a disposizione otto anni di tempo. Bisogna anche dire che sono in Italia e forse in qualche altro paese europeo si possono vendere confezioni con 1o sigarette.

Sono state approvate anche nuove regole sulle sigarette elettroniche  e nel  testo approvato dal Parlamento europeo prevede con  la  Commissione Ue non intende  riconoscere la sigaretta elettronica come un farmaco. Per tale motivo viene  stabilito che le e-cig non sono considerate farmaco e quindi non saranno vendute solo in farmacia, mentre è confermato il divieto di vendita ai minori e il divieto di pubblicità. La sigaretta elettronica potrà essere venduta come gli altri prodotti della filiera del tabacco ma subirà gli stessi divieti e dovrà avere avvertenze per la salute. Lo scopo finale dichiarato infatti è quello di combattere il fumo in generale e in particolare. Naturalmente non si potrà fumare le sigarette elettroniche nei luoghi pubblici, e in mnodo particolare nelle scuole e negli ospedali.

Non sappiamo che queste nuovo normative sulla sigaretta elettronica sia state apportata su pressione delle multinazionali del tabacco ma certamente nel complesso si fa un passo avanti.

Quante volte assistiamo a persone che fumano in presenza di bambini., Vediamo spesso mamme che fumano ed hanno in braccio i bambini di pochi mesi. Tutti sanno che la legge lo vieta a difesa dei bambini, ma non abbiamo mai visto e dico mai visto un vigile fermare una donna che fuma assieme al suo bambino.

Avete mai visto i responsabili dei luoghi pubblici dire qualche cosa a persone che fiumano nei giardini nelle scuole o degli ospedali. Dicono forse qualche cosa ai pazienti che fumano sulla terrazza dell’ospedale o nei bagni ?

Il problema in Italia è quello che nessuno fa rispettare le leggi salvo quelle che fanno comodo. La giustizia in Italia è una casta e difficilmente si potrà fare qualche cosa: basterebbe che ci fosse più civiltà, più educazione. più rispetto per gli altri

 

Per concludere l’articolo riposto sotto i commenti tratti da un forum all’annuncio della introduzione della normativa europea sulle immagini sui pacchetti di sigaretta

Li riporto integralmente ma senza mettere nessuno riferimento a chi li ha scritto rispettando la privacy . Sappiate però che sono veri e sono quindi espressione di molte persone…infatti ne riporto solo alcuni

1) Da ex fumatore (sono sanissimo) , dopo quasi 20 anni di sigarette ho smesso scommettendo che non avrei mai smesso!!!!!
Le sigarette ,come la benzina e l’alcool, sono per lo stato un’introito da milioni di euro…Al fumatore non interessa se aumentano o fanno male!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Commento: rappresentano un grosso introito ma lo stato spende di più di quello che incassa per curare i danni dal tabacco

 

2)I fumatori lo sanno benissimo cosa rischiano. Che senso ha dunque mettere foto raccapriccianti? Se davvero volessero combattere le sigarette le dovrebbero toglierle dal mercato

Commento: Giusto!! Ma nessuno tiene conto che la libertà di uno finisce dopo inizia la libertà di un altro. Ogni persona in genere pensa a sè e al proprio piacere.

 

3) a questo punto si dovrebbe mettere anche queste immagini sul vino, liquori, e AUTO…che provocano piu morti del tabacco

 Commento: vi è una bella differenza. Si dovrebbe avvertire i consumatori di usare macchina, alcool in giusta misura e con prudenza e rispettando le leggi. IN ogni caso il fumo causa danni e spesa pubblica di gran lunga superiore ai morti in auto o all’alcool
4) C’è bisogno delle foto raccapriccianti per far capire alla gente che le sigarette portano al tumore. Se la gente è cretina nessuno può farci niente. ABOLIAMO LE SIGARETTE. TOGLIAMOLE DAL MERCATO
Commento: pienamente d’accordo ma bisogna farlo educando
5) Penso che se qualcuno vuole uccidersi nella maniera a lui più congeniale sia opportuno lasciarlo fare; anche questa è libertà.

Commmento: sono d’accordo sula liberta di morire e di stare male ma dovrebbe pagare le conseguenze di tasca loro
6) Non penso che le immagini siano dei deterrenti, anzi buttando il pacchetto vuoto potrebbero venire in mano a dei bambini provocando seri problemi psicologici. Lo dice un non fumatore
Commmento. Io mi occupo di prevenzione nelle scuole elementari da anni e mai e dico mai un bambino ha avuto problemi per aver visto tali immagini che mostro con delle diapositive. Anzi si ha un effetto buono che il bambino porta a casa
7)Si Si SI, fate solo bene! Ma per far smettere di fumare bisognerebbe alzare il prezzo di un pacchetto di sigarette a 100€ (così troviamo anche i soldi per la cassa integrazione, imu, iva ect..). E’ una vergogna vivere in mezzo a ciminiere ambulanti:o vai in apnea o ti giochi l’esistenza
Commento: sono pienamente d’accordo. Chi ha il vizio paghi. Ma certamente una tassa alta su tabacco, alcool e giochi porterebbe più soldi dell’IVA e dell’IMU. Chi può compri pure le sigarette ma paghi per quelli che non devono pagare l’IMU o l’IVA che ricade su tutti noi !

La Prevenzione del Piede diabetico a cura dell’Associazione Diabetici Basso Piave

 L’ASSOCIAZIONE DIABETICI BASSO PIAVE HA PRESENTATO L’ATTIVITÀ PER LA PREVENZIONE DEL  “ PIEDE DIABETICO “

Interessante iniziativa dell’Associazione dei Diabetici del Basso Piave ch si svolgerà nei giorni di Venerdi, sabato e Domenica della terza settimana di settembre

 

Nell’area della ULLS 10 Veneto Orientale nel solo reparto di diabetologia dell’ospedale di San Donà di Piave le medicazioni al piede diabetico sono aumentate in modo esponenziale.

L’Associazione Volontari Diabetici Basso Piave ha promosso tre giornate dedicate alla prevenzione e alla cura del piede diabetico con l’obiettivo di insegnare come si prevengono le piaghe.  Inoltre sarà possibile far visitare gratuitamente i piedi ai diabetici e non, dell’ULSS 10 presso gli ambulatori della diabetologia dell’Ospedale Civile di San Donà di Piave ,da quattro podologi laureati .

Tali podologi si fermeranno per più giorni lasciando una documentazione e lasceranno ai pazienti indicazioni di prevenzione.

Le tre giornate prevedono una conferenza il 20 settembre alle ore 9.00 presso l’aula “Girardi” dell’Ospedale Civile, dove si darà indicazioni alla popolazione su come si cura il piede e prevenire le screpolature della pelle, calli, ecc e infine le piaghe, mentre venerdì pomeriggio, sabato 21 e domenica 22 settembre si svolgeranno le visite presso il reparto di diabetologia dell’0spedale di S.Donà di Piave per la prevenzione a tutti coloro che desiderano farsi controllare i piedi.

L’ULSS 10 in collaborazione con l’Associazione ha invitato i medici di famiglia a presenziare ad alcune visite.

Per prenotazioni telefonare  al Pres.  Giovanni Franchin 3394968104

La notizia è stata data da PIAVE TV , la televisione del Basso Piave
Noi crediamo che queste iniziative  sia molto utili e possono prevenire non solo le complicanze del piede diabetico ma possono in un certo modo prevenire il piede diabetico, insegnando alla gente come osservare e proteggere i propri piedi che sono così soggetti a traumi e a possibili infezioni proprio per la neuroagiopatia tipica dei diabetici

 

Il Punto sulla Sigaretta Elettronica. Fa male o fa bene ? Fa smettere di fumare ?

Oggi si parla molto di sigarette elettroniche.

Se ne parla molto

1)   perché è di moda

2)   perché rappresenta un business specie in periodo di crisi

3)   perché si può e si deve discutere se fanno bene o se fanno male

4)   perché le discussioni dette nascondono il problema e cioè se fanno smettere di fumare le sigarette tradizionali o meno o se ne fanno diminuire l’uso

 

Ho provato a leggere tutto quello che ho trovato sulle riviste e disponibile sul web e provo a dare il mio contributo personale sul vero problema che interessa la maggior parte delle persone che vogliono smettere di fumare

Sicuramente il pericolo principale e’ che le sigarette elettroniche non sono un monopolio di stato e non formano neanche parte delle grandi lobby del tabacco (soprattutto americane).

Al momento quindi lo stato non ci guadagna se la gente le fuma . Ma non si calcola mai la spesa che lo stato spende per il danno dal fumo di sigarette ( e dei suoi componenti )

Quello che tutti  dicono è che lo Stato ci perde se diminuiscono i fumatori. Non si dice mai che la spesa dello Stato per i danni diretti e indiretti dal fumo di tabacco superano quanto lo Stato incassa vendendo le sigarette stesse.

Io credo che questo giudizio dato dalle persone che fuggono dai dati reali sia pilotato dalle grandi lobby del tabacco che sono infiltrate un po’ dappertutto e che quindi hanno interesse a mantenere lo stato quo. Per loro è di gran lunga preferibile che la gente continui a fumare piuttosto di passare alla sigaretta elettronica. Io credo che se una delle grandi lobby del tabacco producesse delle sigarette elettroniche la situazione e giudizi potrebbero cambiare.

Detto questo dobbiamo anche considerare un fattore che però é ininfluente sul problema che noi ci poniamo e cioè se la sigaretta elettronica faccia bene o male al cittadino. Questo fattore è il fatto che  fumare la sigaretta elettronica è di moda e anzi possiamo dire che tra la fine dell’anno scorso e il principio di quest’anno è esplosa la moda della sigaretta elettronica. Voi vedete che i negozi che vendono solamente sigarette elettroniche e i loro componenti ricambi liquidi eccetera nascono quasi come funghi in tutte le città. La gente è attirata da questa novità e sperando di smettere di fumare senza fatica e quindi senza una vera volontà prova la sigaretta elettronica. Ma la prova senza sapere normalmente cosa prende che tipo di sigarette elettroniche esistono, che dosaggio di nicotina possono trovare., Che tipo di liquido e quindi di componenti possono utilizzare per riempire la sigaretta elettronica. La maggior parte vede questi negozi e quindi prova perché è un’emulazione dell’amico, del compagno che ha iniziato a fumare tale sigaretta elettronica e quindi è bello e ci si sente più importanti come quando si è iniziato fumare la sigaretta tradizionale; ci si sente più del gruppo a dire anche io ho iniziato a fumare la sigaretta elettronica. Questo problema se vogliamo dire di moda e non risponde alla domanda se fa bene o fa male salvo il fatto che proprio perché è di moda proprio perché la gente non sa cosa fuma può essere che la persona assuma o comperi una sigaretta elettronica non secondo leggi.

Il secondo punto anche questo è poco legato al fatto che a noi interessa e cioè se la sigaretta elettronica faccia bene o male più o meno rispetto alla sigaretta tradizionale. Parliamo del fatto che in questo momento la sigaretta elettronica rappresenta un business specie in un periodo di crisi e questo business dobbiamo considerare sotto due aspetti. Primo e fondamentalmente che è un business per chi apre un negozio dedicato solo a questo tipo di prodotto. Un po’ come negli anni 60 era di moda aprire il negozio in cui si trovava solo tabacco sia in Italia come all’estero e andava di moda entrare in una di questi locali e scegliere il tabacco scegliere la sigaretta o la pipa e  poter mostrare agli amici quello che si aveva che poteva essere diverso da quello che avevano gli altri amici le altre persone. Diventa un business di poter aprire un negozio che ha una potenzialità di vendita tenendo presente che vi è un momento di crisi che molti negozi chiudono e che molti negozi sono in difficoltà. Trovare qualcosa di nuovo da rendere o apparire attraente a tante persone rappresenta quindi un’uscita possibili dalla crisi ed ecco che diventa un motivo di lavoro fattibile e utile senza tanta fatica. Da punto di vista del soggetto che le acquista possiamo anche dire che anche questo sia un business nel senso che in Italia le sigarette costano poco rispetto agli altri paesi europei. Prezzi inferiori li troviamo solamente nei paesi dell’est anche nella comunità europea ma nei paesi intorno Svizzera Francia e Germania e non parliamo degli Stati del Nord Norvegia Finlandia Svezia in Inghilterra la sigaretta costa molto di più e il ricavato va utilizzato per i problemi sociali e per la sanità. In Italia le sigarette costano poco però un valore medio di un pacchetto si aggira sui 4,50 euro, il che rappresenta una spesa per tanti considerando che la media abbiamo visto anche in questi giorni è di circa 20 sigarette al giorno. Se un pacchetto da 20 viene fumato di media ci sono le persone che fumano saltuariamente e che fumano 5 o 6 sigarette al giorno ma  ci sono persone che fumano 40 sigarette al giorno. Nel complesso fra tutti i fumatori la media si aggira su un pacchetto da 20 sigarette al giorno quindi a fine mese il soggetto che fuma mediamente spende circa € 150 al mese. Ecco che se questo soggetto che si trova in difficoltà più o meno evidente da un punto di vista economico per la crisi riesce a fumare di meno quindi a consumare di meno e spendere di meno oppure a sostituire con una sigaretta elettronica che dopo la spesa iniziale ha un costo di mantenimento di molto minore ecco che diventa se vogliamo dire un business in tempo di crisi anche per l’acquirente. Ma questo problema non risolve e non ci dà una risposta al fatto se la sigaretta elettronica fa più o meno bene di quella tradizionale.

Ora quello che noi deve interessare è se ci sono studi sicuri scientifici sulle persone e prima ancora direttamente sugli animali per capire se l’inalazione del vapore della  sigaretta elettronica faccia  poi male anche all’uomo.

Secondo se i danni che possono venire dall’inalazione del vapore della sigaretta elettronica siano maggiori di quelle della sigaretta tradizionale. E questo è importante in quanto a parità di danno se un danno e 10 è un danno 1 è chiaro che sarà preferibile un danno di 1 rispetto al danno di 10. Non si può come si legge su riviste da nomi anche importanti della  scienza dire che la sigaretta elettronica ha dei componenti che fanno male all’organismo se questi componenti sono in minima parte e se il danno è un 10º del danno che si ha fumando una sigaretta tradizionale. Credo che sia evidente che  fra un danno di 10  e uno di 100 sarà sempre meglio avere il danno di 10 rispetto a quello  di 100. Però questo di solito non viene messo in evidenza. A noi quindi interessa che i componenti non facciano male o se fanno male facciano male in proporzione di molto minore rispetto al danno del fumo della sigaretta tradizionale. Secondo a noi interessa che il fumare la sigaretta elettronica conduca in tempi più o meno brevi in relazione al soggetto a una diminuzione dell’uso del tabacco e successivamente all’uso anche della sigaretta elettronica in modo da poter arrivare ad una persona libera di non fumare e che effettivamente non fumi né quella tradizionale né quella elettronica. Quindi dobbiamo studiare e vedere che studi ci dicono in percentuale quante persone che hanno iniziato a fumare la sigaretta elettronica smette di fumare quella tradizionale e quante persone in un secondo momento smettono anche di fumare quella elettronica.

C’interessa poi vedere effettivamente quali sono i componenti che la persona assume fumando la sigaretta elettronica, quale di questi componenti siano effettivamente sempre presenti e quali componenti sono più o meno variabili a secondo la marca della sigaretta elettronica. Ci interessa però anche sapere se questi componenti sono descritti visibili alla persona che compra la sigaretta elettronica e poi naturalmente ci interessa sapere se vengono eseguiti controlli per verificare se le sigarette hanno effettivamente il contenuto descritto sulla confezione.

Il professor Riccardo  Polosa  docente di Medicina Interna all’Università di Catania ed esperto internazionale per la terapia del tabagismo, ci parla di un lavoro che verrà pubblicato a fine giugno

«La sigaretta elettronica rappresenta un’alternativa sicura alle sigarette tradizionali. Si è dimostrata molto utile anche per i fumatori che non hanno intenzione di abbandonare il vizio. Col suo studio Sono stati reclutati fumatori accaniti che non avevano alcuna intenzione di smettere di fumare. A un anno dall’inizio dello studio, l’8,7 per cento ha abbandonato le sigarette tradizionali. Di questi, il 75 per cento ha addirittura abbandonato anche la sigaretta elettronica»

Noi vediamo spesso negozi improvvisati senza le autorizzazioni prescritte che vengono prodotti provenienti dalla Cina o altri paesi che non hanno le nostre regole e che quindi vendono sigarette elettroniche non conforme a quanto dichiarato e ai principi che devono rispettare. Si discute infatti di vendere le sigarette elettroniche solamente in farmacia in modo che sia il farmacista a consigliare con conoscenza al soggetto la sigaretta elettronica più utile alle sue esigenze, con la dose di nicotina presente e graduale diminuzione secondo il soggetto e che non abbia all’interno contenuti tossici o almeno che ne abbia in dose minima. È infatti più facile che i controlli avvengano in una farmacia  dato che i NAS normalmente controllano molto più frequentemente le farmacie e gli ospedali e le strutture sanitarie di altri venditori. Io credo che dare il permesso di vendere le sigarette elettroniche solo alle farmacie non sia però corretto in un libero mercato ma si possono vendere anche in altre strutture magari create per l’occasione e da una marca di sigarette elettroniche ma questo negozio deve rispettare tutte le regole relative alla sigaretta che vendono e cioè sapere indicare esattamente il contenuto di nicotina e di legno e di ogni altro componente della sigaretta elettronica che vendono.

Avere una marchiatura c’è avere una registrazione dal ministero della salute in modo che il soggetto sappia cosa compera e che gli venga anche consigliato con competenza quale sigaretta elettronica sia più utile per lui che vuole sostituire quella tradizionale o vuole eliminare quella tradizionale.

E veniamo adesso agli studi che dovrebbero dirci quali sono i componenti o gli elementi che la persona assume aspirando il fumo della sigaretta elettronica e quali di questi componenti sono dannosi alla salute . Dobbiamo però premettere che poiché la sigaretta elettronica è in commercio da poco tempo gli studi scientifici sono recenti e noi sappiamo che la validità di uno studio scientifico e dato da una validazione nel tempo e alcuni effetti collaterali e alcuni danni all’organismo possono essere messi in evidenza a distanza di 3/5/10 anni e noi non siamo ancora in grado di avere studi a distanza di tale quantità di anni. .

La risposta per questo motivo non è chiara. In tutto il mondo, insieme alle vendite di sigarette elettroniche, sta aumentando negli ultimi mesi anche il numero di studi e pubblicazioni che cercano dare una risposta ai quesiti  dell’utilizzo del nuovo strumento sull’uomo. Ma i rapporti degli esperti (sui quali aleggia pure il sospetto di complicità con aziende farmaceutiche) forniscono responsi assai discordanti

 

Uno degli studi a questo proposito  è stato promosso dal  Office francais de prevention du tabagisme ed è stato guidato dalla dottoressa Elizabeth Tamang, ricercatrice vicina alla Pfizer, la più grande società del mondo operante nel settore della ricerca, della produzione e della commercializzazione di farmaci. Tale studio porta elementi che minimizzano gli effetti  della sigaretta elettronica e gli esperti  hanno dichiarato che non erano legati a nessuna industria farmaceutica per non avere conflitti di interesse. Bisogna però dire che ho il riferimento alla collaborazione con la Pfizer, nota produttrice farmaceutica non era stato menzionato.

Vero problema nasce anche dal fatto  che gli effetti sulla salute sono in tutti paesi poco studiati e non esiste  nessuna relazione che  offra risposte sulle conseguenze della nuova tecnologia nel lungo periodo come dicevamo nella premessa. Uno studio del 2011 pubblicato su una rivista di politica sanitaria affermava che le sigarette elettroniche comportano pochi o nessun rischio per la salute . Ma tutti li studi si concentrano prevalentemente sugli effetti sulla salute a breve e medio termine. Nessuna relazione offre risposte sulle conseguenze della nuova  tecnologica nel lungo periodo. Nel 2011, ad esempio, uno studio pubblicato su una rivista di politica sanitaria pubblica assicurava che le sigarette elettroniche comportano pochi o nessun rischio per la salute.

Ma un lavoro pubblicato negli Stati Uniti nel 2009 dalla Food and Drug Administration, invece, metteva in guardia dalla presenza di composti tossici. Vi sono poi altri esperti che affermano che vi possa essere una possibile riduzione della penetrazione di aria nei polmoni. Altri ancora hanno sottolineano i rischi per il cuore.

È interessante o curioso o forse utile sapere che in diversi paesi come la Turchia Brasile e l’Argentina Singapore è stato posto per legge uno stop alla vendita delle sigarette elettroniche. Questo però è un dato importante  anche da un punto di vista sociale in quanto questi paesi l’uso delle sigarette è molto diffuso e in aumento quindi potrebbe aver vinto la lobby del tabacco cercando di mettere uno stop alla vendita delle sigarette elettroniche proprio per paura che questi possono fare diminuire la vendita delle sigarette.

 

In Francia la relazione dell’ Office francais de prevention du tabagisme considera le sigarette elettroniche meno dannose delle tradizionali ma  era stata anticipata da uno studio dell’agenzia nazionale per la sicurezza dei farmaci che consigliava di non utilizzare lo strumento elettronico. Poche sono le certezze che si possono evidenziare da questi lavori citati o da altri in quanto solo di lavori parziali a breve e medio termine. Certamente non abbiamo certezze da vendere. L’Organizzazione mondiale della Sanità nel 2008 ha dichiarato che la sigaretta elettronica non può essere affatto considerata come una terapia per aiutare i fumatori a smettere.

Si parla molto nella inalazione di glicole propilenico, ma gli studi hanno dimostrato la non tossicità sui topi da laboratorio. In futuro sapremo di più dei possibili danni nell’organismo umano.

Noi dobbiamo cercare di tenere presente quindi le sostanze messe e contenute nelle  sigarette elettroniche anche se tale sostanze fanno meno male di quelle tradizionali e se possiamo o dobbiamo dire se sono degli strumenti che aiutano le persone affette da uso di tabacco a diminuirne l’uso o ad abbandonarlo del  tutto

Purtroppo come ho detto in premessa gli studi sono pochi  (più o meno 200) e essendo a breve termine non possono dare con sicurezza certezza

I ricercatori al momento si sono limitati ad analizzare cosa succede ai polmoni dei fumatori attraverso l’uso del nuovo apparecchio. Ma i ricercatori al momento non possono dire eventuali danni nel futuro  e non abbiamo dei dati statistici significativi sulla diminuzione dell’uso del tabacco tradizionale.

Anche se statisticamente come ci ha detto il professor Riccardo Popolosa con il suo studio dopo un anno circa il 9% ha abbandonato la sigaretta tradizionale e di questi 87% ha poi abbandonato anche quella elettronica è chiaro che sono dati parziali che devono essere presi con le pinze. Però sono anche dati di uno studio serio scientifico universitario elaborati da  un professore di nome e di fama scientifica riconosciuta.

La Food and Drug administration Usa, l’ente che sovrintende la diffusione di alimenti e medicinali nel Paese, ha analizzato nel 2009 i componenti presenti nelle cartucce delle sigarette elettroniche rivelando la presenza di nitrosammine, elementi cancerogeni già inclusi nelle sigarette “tradizionali”, anche se in una concentrazione minore.

Si deve riprendere in mano quello che ho detto all’inizio e cioè che ci sono componenti tossici presenti sia una che nell’altro tipo di sigaretta ma si deve anche dire che se le sigarette elettroniche presentano sostanze tossiche a concentrazione di gran lunga minore rispetto le sigarette tradizionali è chiaro che se uno deve scegliere deve scegliere quelle a contenuto di molto minore.

La Fda ha poi scoperto che nelle cartucce è presente il Glicol dietilenico, un elemente antigelo presente anche nell’olio dei freni. Parliamo di un composto classificato come veleno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ed un’assunzione cospicua potrebbe causare problemi ai reni, disfunzioni nervose e problemi respiratori.

Anche di questo componente noi sappiamo che è un componente tossico però è anche vero che è presente in quantità minima e non  è stato dimostrato alcun danno evidente . Certamente se ci fossero studi a lungo tempo forse potremo dimostrare dei problemi ai reni e delle disfunzioni nervose e dei problemi respiratori ma sicuramente per l’uso normale che vi viene fatto e per l’uso che in prospettiva ( come dimostrato dallo studio del prof Popolosa che dovrebbe portare alla cessazione anche dell’uso di quella elettronica) tali danni non si dovrebbero riscontrare

Nel marzo del 2013 i ricercatori dell’università della California ha studiato il contenuto anche i vapori presenti nelle sigarette elettroniche rivelando particelle di vapore, ferro, alluminio e silcati oltre a nanoparticelle di stagno, cromo e nichel. I ricercatori hanno scoperto che la concentrazione di questi elementi sono pari a quelle presenti nelle sigarette tradizionali e che quindi anche le “elettroniche” possono facilitare l’insorgenza di malattie.

Per quanto riguarda questi componenti dai ricercatori dell’Università di California dobbiamo ricordare quello che abbiamo sempre detto che nel  fumo di sigaretta tradizionale ci sono più di 20.000 componenti e  questi in maggioranza sono tossici. Il fatto che ve ne siano alcuni anche nella sigaretta elettronica è evidente poiché quando noi portiamo ad alta temperatura la il tabacco e la sua combustione si producono sostanze  che possono essere tossici. Si tratta naturalmente sempre di tenere presente la quantità della concentrazione di tali elementi in una sigaretta tradizionale e in una sigaretta elettronica e anche qui poiché il calore della combustione del tabacco è maggiore di quello  del liquido contenuto da sigarette elettronico, noi dobbiamo dire che se è vero che ci sono le componenti tossiche è anche vero che  queste sono in quantità minore. Naturalmente deve sempre essere presa in considerazione una sigaretta elettronica certificata sia marchiata CEE e che ci sia un controllo del ministero della sanità per poter dire che quella sigaretta elettronica ha una quantità minima di sostanze tossiche e queste sostanze tossiche devono essere dichiarate nella confezione. Sarà poi il farmacista o chi lo vende consigliare il paziente quale sigaretta usare e quante usarne di queste sigarette. E’ altresì chiaro che non può essere venduta liberamente ai minori . La sigaretta elettronica è nata per essere un mezzo per diminuire o smettere di fumare e come tale deve rimanere : Le statistiche stesse  dicono  che chi fuma la sigaretta elettronica abbandona spesso quella tradizione e spesso poi anche quella  elettronica . Le statistiche evidentemente non sono date da grandi numeri ma in ogni caso non devono essere invece prese come abitudine a rimpiazzare un tipo di sigaretta con la sigaretta elettronica e per continuare poi con questa.

Alcuni studiosi e psicologi hanno cercato di  dimostrare che le sigarette elettroniche potrebbero coinvolgere numerosi adolescenti perché la pubblicità che  sta prendendo piede  specie per l’utilizzo da parte di attori celebri o sportivi  e possono portare un senso di emulazione nello stesso modo in cui la sigaretta tradizionale è stata usata in passato dalla pubblicità di imitazione . Si teme che questa pubblicità di imitazione possa coinvolgere anche la sigaretta elettronica e che quindi da uso di un mezzo per diminuirlo smettere di fumare possa essere un incentivo una moda di utilizzare un altro metodo di fumare.

Molti sostengono che la sigaretta elettronica possa essere pericolosa  come quella convenzionale e che l’uso non controllato rischi di vanificare una ricerca di un sistema che dovrebbe essere usata in maniera corretta per abituarsi a non sentire la mancanza della sigaretta tradizionale

 

Al momento se dove tirare una conclusione consiglio

Accertare che la sigaretta elettronica sia marchiata CEE e autorizzata dal Ministero della Salute

Accertare che siano specificate i componenti che si rinvengono nel liquido di ricambio

Accertarsi che il farmacista o il venditore conosca quale sigaretta elettronica faccia per voi

Si consiglia di passare gradualmente dalla sigaretta tradizionale a quella elettronica e quando si è passati totalmente a quelle elettronica passare gradualmente ad una diminuzione anche di tale sigaretta.

Il nuovo Direttore Generale della ASL N 10 del Veneto Orientale

Riportiamo qui il Curriculum Vitae del Dr Carlo Bramezza.

E’ stato nominato Direttore Generale nella nostra ASL al posto di Dr Paol0 Stocco. Il DR Paolo Stocco aveva ritirato la sua candidatura. Per il Dr Carlo Branezza è il primo incarico come Direttore Generale.

Come il precedente viene dal sociale ed è stato Direttore di Case di Riposo.

A noi non interessa l’orientamento politico ma interessa il suo impegno nella nostra ASL che problemi ne ha tanti.

Auguriamo al Dr Bramezza i migliori auguri e speriamo che si possa trovare in un posto sereno e che nessuno remi contro in modo che la sua azione possa svolgersi serenamente a vantaggio della popolazione.

 

CURRICULUM VITAE

CARLO BRAMEZZA, nato a Treviso il 4 maggio 1967.

Laureato in Giurisprudenza, presso l’Università degli Studi di Bologna in data 16/12/1993, punteggio 100/110.

Iscritto all’Albo dei Procuratori Legali presso il Tribunale di Treviso.

Dopo la laurea collabora con lo Studio del Notaio Lorenzo Ferretto in Treviso dal 1994 al 1997, dove svolge la pratica notarile.

Dal 1° Aprile 1997 al 31 Marzo 2000 lavora presso g li Istituti Riuniti per l’Assistenza agli Anziani di Treviso (IS.R.A.A.) come responsabile del personale (categoria D3 CCNL Regioni- Enti Locali).

Il 1° Aprile 2000, passa alle dipendenze della Casa di riposo e Centro diurno “G. e P. Marani” di Villorba come Segretario Direttore con contratto dirigenziale a tempo indeterminato (CCNL Regioni-Enti Locali).

Dal novembre 2008 ricopre anche l’incarico di Segretario Direttore presso la Casa di Soggiorno F.lli E. e P. Mozzetti di Vazzola.

Ha ricoperto l’incarico di Segretario Direttore dell’IPAB “Istituti San Gregorio” di Valdobbiadene e di Direttore della Casa Albergo per anziani “A. Rusalen” di Meduna di Livenza.

Dal Maggio 2011 ricopre anche l’incarico di Segretario Direttore presso la Casa di Riposo “Aita” di Crespano del Grappa.