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Problema di sicurezza, ma il Comune sembra non voglia decidere: quello che non avete letto da nessuna parte!

La Sicurezza ha ora un posto rilevante sui giornali. La pagina FB San Donà+Sicura sta spopolando. Sono migliaia le persone che leggono i post. Sono decine le persone che mandano segnalazioni, sono decine le persone che commentano. Ma ci sono anche persone che criticano e fanno proposte e suggeriscono soluzioni ai vari problemi della sicurezza.

Il video che abbiamo messo online dei ladri in azione a San Donà quando hanno svaligiato una casa è stato messo su YouTube con migliaia di visioni e poi è stato messo online su vari giornali del Veneto e non solo. Lo si è visto su alcune televisioni regionali sia collegate a PiaveTV ma anche indipendenti.

Tutto questo ha smosso anche la Amministrazione che ora si è vista fare dei comunicati, ricevere dei cittadini, dare delle risposte.

Ma..

Ma.. risultati fino adesso sono pochi

Oggi è apparso un articolo sul Gazzettino9che sostanzialmente riportava l’azione di alcune signore di San Donà verso la Amministrazione.

Queste donne erano state dal Vicesindaco Leo Oliviero  nell’ottobre 2013  facendo presente alcune problematiche e proponendo delle soluzioni.

Non avendo visto nessuna soluzione ai problemi che avevano posto sono tornati lunedì scorso dal Vicesindaco per sapere come mai nulla era stato fatto. Hanno riportato , come si legge sull’articolo, le problematiche già portate in ottobre  e in modo particolare hanno sollevato il problema dei vigili. Vigili che non si vedono, vigili che non sono armati e che sono impotenti. Hanno poi fatto presente  che il Nuovo Comandante Vanin potrebbe essere poco presente a San Donà , dovendo lavorare molto d’estate a Jesolo. Le donne hanno poi chiesto più attenzione e sicurezza nei parchi .

Il Vicesindaco  Leo Oliviero ha promesso, ha spiegato ma non ha convinto le donne.

La Lucia Camatta aveva scritto sula pagina di San Donà+Sicura alcuni commenti e poi mi ha mandato tutte la sua relazione su come si è svolto l’inconto di ottobre con il vicesindaco e poi le conclusioni e il commento.

Noi pubblichiamo integralmente questi documenti per poter dare modo a tutti i cittadini di sapere come sono andate esattamente le cose.

Noi ci limitiamo a riportare i documenti ricevuti e mettiamo solo alcuni commenti personali

 

Dapprima riportiamo il resoconto di perché la Lucia Camatta e le altre signore sono andata dalla Amministrazione ne mese di ottobre e ci cosa hanno parlato, che problemi hanno esposto

 

1) Primo documento di Lucia Camatta

Dopo gli ultimi episodi di violenza usati contro un diversamente abile, dipendente Asl, e una  ragazza fatta oggetto di violenza dietro il supermercato Eurospin, ho raccolto i malumori, in rete, di alcune amiche le quali mi hanno chiesto di prendere un appuntamento con l’Assessore Leo,per parlare della sicurezza di San Donà.

Detto fatto: 14 ottobre alle 1030

Ho chiesto al dr.Leo cosa sta facendo l’amministrazione per salvaguardare tale diritto dei cittadini.

L’assessore, con il Sindaco sono stati ricevuti un paio di settimane fa dal Prefetto, presente il Questore, la Provincia, le Forze dell’Ordine (di ciò, se non ricordo male, è stato dato spazio anche sulla stampa).

La richiesta della ns. amministrazione è stata quella di avere almeno una pattuglia per sorvegliare il territorio. La risposta non è stata delle più esaustive in quanto, essendo state rilevate n. 50 denunce in meno nel periodo 1 gennaio/31 luglio 2012, rispetto l’anno precedente, non viene ravvisata tale urgenza.

Sta di fatto che l’urgenza a San Donà c’è: ne è consapevole anche l’assessore c he ci informa che entro il 31 dicembre pv, attraverso una delibera, verranno armati i vigili di San Donà, nel rispetto di quanto promesso in campagna elettorale. Anche il Sindaco è d’accordo(forse un po’ meno certi consiglieri dello zoccolo duro). Se ciò non avvenisse, lascio questa poltrona, ha detto.

A gennaio pv verrà convocata la conferenza dei sindaci(programma strade sicure) I vigili, ad esempio, di Eraclea, a rotazione, controlleranno il territorio 24 su 24.

Potrebbero esser utilizzati anche i vigili di Jesolo che durante la stagione invernale risultano in esubero.

C’è stato un incontro col sindaco di Portogruaro: i soldati, circa 800, che stazionano nella caserma, potrebbero esser di supporto alle forze dell’ordine.

Abbiamo, inoltre, fatto notare, l’aumento di gente che bighellona per San Donà: di che cosa vivono? Hanno i documenti in regola? Basta andare in via vizzotto Bar Quintavalle…Dr. Leo ci conferma che i vigili urbani possono chiedere i documenti: allora che lo facciano!

Idem per parchi, mercato, o dietro il duomo dove sistematicamente ci sono due persone. Uno è fisso alla colonnina dei tikets parcheggio in Piazza Rizzo

Vicolo Nuovo: verrà installata a breve telecamera potente 24 su 24.

Abbiamo proposto di utilizzare i vigili d’argento per certi servizi di sorveglianza. Mi è sembrato disposto.

Sale gioco: non possono impedire l’apertura ma ci ha assicurato il controllo.

Spaccio dietro il Caffè Letterario: si sono già attivati e continua il controllo: dopo l’ultima retata (stampa di sabato 12 ottobre) chissà che ci sia un lungo periodo di tregua.

In conclusione

Si sa che l’Amminitrazione può fare fino a un certo punto, però, abbiamo ribadito, che si devono far portavoce presso le compenti istituzioni. Di questo sono consapevoli.

Ci siamo lasciati dicendo che li terremo monitotrizzati.

 

Dopo questo incontro vi sono stati diversi episodi  che hanno sollevato clamore. Il ragazzo Alem Saidy che è stato brutalmente pestato con fratture e intervento chirurgico in Ospedale, i furti e rapine che sono state continue e il furto nella casa del Dr Madeyski aveva destato clamore. Successivamente all’inizio dell’anno e vi è stato il Convegno sulla Sicurezza  che ha smosso la opinione. Durante il Convegno è stato reso noto il video dei ladri in azione  e successivamente il video è stato messo online e quindi pubblicato su vari giornali e trasmesso su varie televisioni regionali.

Ma tutto è rimasto invariato.

La sicurezza in Città e frazioni non è cambiata.

Il Ponte ha organizzato grazie alla collaborazione di Nicola Manente e Jesolo+Sicura la pagina su FB ” San Donà+Sicura” che in otto giorni è esplosa come persone che partecipano e fanno segnalazioni.

Bene la Lucia Camatta è tornato dopo questi mesi , lunedì scorso a parlare con il Vicesindaco Leo Oliviero per evidenziare i problemi e chiedere cosa è stato fatto.

 

Riportiamo qui il secondo documento della Lucia Camatta

2) Secondo documento di Lucia Camatta su quanto chiesto a Leo Oliviero il 4 aprile.

Sintesi dell’incontro avuto col dr. Leo in data 7 aprile 2014 ore 11.30

 

Abbiamo chiesto all’Amministrazione conto di quanto attuato da ottobre (il 19 avevamo avuto il primo incontro) ad oggi in materia di sicurezza:

Pochissimo praticamente zero!

E’ stata installata telecamera operativa h 24 in Vicolo Nuovo che non ha dato(parole di Leo) dei buoni risultati. In effetti i primi tempi è servita ora, probabilmente i malavitosi operano di nascosto la telecamera.

Vigili armati, altro nodo cruciale: si va per le lunghe. Si sta riorganizzando la polizia a mezzo di un unico distretto con i comuni del litorale e quelli dell’entroterra. Cavallino non necessita di vigili armati, Eraclea non ora, Noventa si, subito la convenzione per armamento entro estate.

Abbiamo chiesto se  un unico comando di polizia urbana penalizzi san donà favorendo per ovvii motivi jesolo (affluenza estiva): Il dr. Leo garantisce di no: il comando sarà si a jesolo ma il comune capofila sarà San Donà che organizzerà i servizi sul territorio. Praticamente comando unico su due sedi.

In una prima fase i ns.vigili rimarranno a San Donà. Una seconda fase prevede la loro mobilità (superata anche le difficoltà burocratiche per tali spostamenti).

E’ intenzione di questa amministrazione di insistere col Prefetto,attraverso una mozione , per il potenziamento di polizia/carabinieri. Se la maggioranza fosse reticente vedrà un accordo per tale mozione con la minoranza.

Parchi pubblici: c’è la volontà di impiegare “vigili/guardiani” per la sorveglianza. Mah!

Slot machine: c’è il libero mercato: verranno posizionati cartelli all’interno dei locali tipo “il gioco crea dipendenza ecc..” (vedi pacchetti di sigarette) altro non si può fare .

Stazionamento, tipo bar da Quintavalle, di persone h 24 che non fanno nulla: manderà vigili in borghese (una volta attuata la riforma del comando unico vigili) Altro mah!

Conclusioni: La burocrazia, i c.d. tavoli di lavoro la fanno da padrona: intanto noi rimaniamo in balia di chi vive di furti, di accattonaggio. Non siamo più padroni dei nostri parchi/golena; neanche di andar a far la spesa al Centro Piave perché rischi di trovarti l’auto sfregiata . ( Dice il dr.Leo che c’è una squadra di extra comunitari che arriva da Padova, di mattina, per posizionarsi al centro commerciale!)

Ci ha invitato a segnalare qualsiasi atto, situazione strana di cui fossiamo a conoscenza, attraverso segnalazione scritta ed ovviamente firmata. E ,questo atteggiamento dovremo averlo tutti noi cittadini: più denunciamo più c’è la possibilità che qualcosa cambi.

La difficoltà oggettiva c’è.  Riscontriamo però che questa Amministrazione è lenta, soprattutto non prende decisioni.

 

E adesso riportiamo l’ultimo documento della Lucia Camatta

3) Documento di Lucia Camatta con il suo commento su come la Amministrazione si sia mossa in questi mesi e cioè da ottobre ad aprile

 

Dopo il colloquio avuto in data 14 ottobre 2013 col Vice Sindaco di San Donà di Piave, dr. Leo, mi sembra che nulla sia cambiato per  quel che riguarda la sicurezza della nostra città. Anzi, continui, sono gli episodi di delinquenza che si perpetuano nel nostro paese.

Lo scenario  è tale e quale quello di ottobre: forse tendente al peggio.

Controlli, dal nostro osservatorio: zero.

Le nostre strade, i nostri bar pullulano di gente che bivacca.

Avevamo fatto presente al vice sindaco la situazione del bar Quintavalle (uno dei tanti): io passo in modo abituale davanti e questi giovani uomini stranieri stazionano praticamente lì. Ci chiediamo e chiediamo alle forze dell’ordine dove e di che vivono, hanno un lavoro che permetta loro di pagarsi un’abitazione, di fumare, di avere l’auto?

I vigili urbani chiedono loro le generalità e i permessi di soggiorno ecc?

Quando ci rechiamo al Centro Commerciale non vogliamo più esser tediate da queste persone che, se non gli dai qualcosa, rischi di trovarti l’auto strisciata. Vogliamo, ogni tanto fare una retata? E poi, la roba che vendono che provenienza ha?

Anziché mandare due vigili al mercato a misurare gli spazi, uno potrebbe esser utilizzato per altri controlli.

Anche la situazione dei parchi pubblici continua ad esser precaria.

Per la vigilanza dei parchi, avevamo proposto i vigili d’argento(in buone condizioni fisiche e dotati di cellulare). Anche questa proposta non ha avuto seguito..

Vicolo Nuovo? Telecamere funzionano?

Che cosa se ne è fatto dell’armamento della polizia locale? Quanti ancora tavoli di lavoro dobbiamo attendere prima di vederli girare armati per la nostra intristita San Donà ?  Il termine era 31.12.2013!

Ora che i due comandi della Polizia Urbana (Jesolo-San Donà) verranno unificati, questo “matrimonio”  gioverà più a noi o a Jesolo?  Ho la sensazione che durante il periodo estivo, per ovvii motivi, passeremo in secondo ordine e questo sarebbe grave. Non dimentichiamo che durante il mese di agosto di intensificano i furti nella abitazioni.

La gente sandonatese, in questo senso, non è né informata  né tutelata a sufficienza dall’amministrazione. Ne prova il fatto che, proprio in questi giorni, è sorta un’iniziativa de “Il Ponte” (che non è collegato alla politica) per migliorare la sicurezza globale(ladri, rapine, abusivi..ecc).

Slot machine: l’amministrazione ha preso qualche provvedimento?

 

Bene non mi restano commenti da fare. Abbiamo riportato  tutto

Possiamo solo fare alcune precisazioni

A) Il problema dei parchi e del ritrovamento di siringhe è un problema attuale che non ha visto soluzioni. Noi de ” Il Ponte” e “San Donà +Sicura” riporteranno le segnalazioni e le foto di questi fatti. Speriamo che serva !

B) Il problema degli abusivi e dei mendicanti violenti è stato segnalato piu volte ma non si fa nulla. Non sarebbe difficile fare visite periodiche a ore non fisse,; chiedere i documenti. Fermare e sequestrare la merce, dare multe

c)La sicurezza delle strade , dei marciapiedi e delle piste ciclopedonali è rimasto fermo. Non si è fatto nulla. Nemmeno uno specchio dove è necessario onde evitare incidenti è stato messo E sì che è stato fatto presente al Sindaco e all’Assessore competente !

d) Educazione stradale ? Nemmeno per sogno

 

Per ultimo vi riporto i consigli dati da una signora che non vuole essere razzista ma che vuole mostrare come il dare la monetina del carrello non è dare la elemosina ma fare un qualcosa non legale

 

SEI MOTIVI PER NON LASCIARE PIU’ LA MONETINA DEL CARRELLO

Premessa d’obbligo : nulla di tutto ciò che segue è a sfondo razzista.

A chi di voi non è capitato di sentirsi richiedere il carrello all’uscita del supermercato? Oramai è impossibile scampare al nero o al rumeno di turno che ti punta all’ingresso e ti insegue all’uscita. Le tecniche che utilizzano sono le più svariate, l’obiettivo sempre lo stesso : la monetina che hai messo nel carrello. Buon per loro, sono tanti coloro che cedono e credono di aver fatto una buona azione. Altri si arrendono per disperazione e donano un euro oggi per essere lasciati in pace successivamente …perché ogni supermercato ha il suo “acchiappacarrello” di turno e ti saluta all’arrivo come un amico di vecchia data. Oggi voglio darvi SEI BUONI MOTIVI per non lasciare più nemmeno un centesimo ed allo stesso tempo, oltre a non sentirvi a disagio per aver rifiutato, riuscirete a giudicare i fatti con occhio diverso.

PRIMO MOTIVO : Il tizio che vi chiede la monetina guadagna una media di 45 euro al giorno. A fine mese intasca circa 1200 euro puliti ed esentasse. Dunque un vero e proprio lavoro nero …che all’italiano non è permesso. E vi assicuro che gli “incassi” sono maggiori.

SECONDO MOTIVO : Nonostante la crisi di oggi è molto semplice e remunerativo lavorare come “acchiappacarrelli” ma l’italiano, anche volendo, non potrebbe farlo per due semplici ragioni : la prima è che il ”mercato del carrello” è oramai un vero e proprio racket gestito da gruppi di extracomunitari organizzati (che creano notevoli problemi anche agli esercenti), la seconda è che l’italiano che lavora in nero rischia di essere colpito dallo stesso Stato che non fa nulla per arginare questo fenomeno.

TERZO MOTIVO : Il ricavato di questa attività illegale è in buona percentuale inviato all’estero. Semplice fare due conti per capire quanto denaro fugge dall’economia italiana, tutto denaro che altrimenti sarebbe stato reinvestito nel mercato nostrano. Provate a fare un calcolo e vedrete che la cifra mensile sarà nell’ordine di milioni di euro.

QUARTO MOTIVO : Abbiamo visto come questa attività possa considerarsi un vero e proprio lavoro… nero. Tutti coloro che sono preposti a far rispettare le regole e le leggi lo sanno ma non fanno nulla.e probabilmente è lo stesso Stato che li mette nelle condizioni di non per poter operare. Dunque possiamo stabilire che abbiamo a che fare con una vera e propria evasione fiscale legalizzata.

QUINTO MOTIVO : Probabilmente coloro ai quali date la monetina già usufruiscono di una diaria giornaliera per l’accoglienza degli immigrati che voi già state pagando con le vostre tasse.

SESTO MOTIVO : Se lasciate la monetina diventate complici di uno Stato che non ha più la capacità di tutelare te che sei un cittadino onesto. Gli stessi motivi qui elencati sono validi per tutte le forme di “falsa elemosina” o di “tentata vendita” che oramai ci circondano.

Se siete tra i fortunati che hanno la possibilità di donare un euro (o qualcosa più) fate donazioni a favore di enti riconosciuti che operano in Italia ed all’estero, e tramite loro aiuterete davvero i malati, i bambini, le popolazioni colpite da disastri ambientali e tutti coloro che sono in difficoltà senza distinzione di razza o religione. Solo in questo modo potrete pensare di aver fatto davvero una buona azione.