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Lettera aperta Al signor Sindaco di San Donà di Piave

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lettera aperta Al signor Sindaco di San Donà di Piave

Egregio Signor Sindaco scrivo non come Presidente del Movimento di Opinione Il Ponte, non come l’ideatore e amministratore della Pagina San Donà  Sicura nonché Coordinatore di tutta la Rete +  Sicura.

Le scrivo come cittadino di San Donà  di Piave.

Questa sera  quando mi sono recato alla Santa messa sono stato molestato pesantemente al’ingresso della Chiesa di San Pio X da uno soliti mendicanti molesti che lei conosce bene vivendo a San Donà e leggendo gli articoli e le denunce sui giornali. Sono stato molestato pesantemente perché non ho dato loro l’elemosina e non ho, secondo loro, augurato a loro una buona domenica.

Sono  soggetti ben noti alla polizia urbana e schedati dalla stessa, che si trovano ogni giorno fuori e dentro l’Ospedale di San Donà, fuori e dentro della Casa di Cura Rizzola, all’esterno del supermercato Lidl, del supermercato Dpiù , del supermercato Winner  e nei vari parcheggi di San dona di Piave. Queste persone molestano a volte pesantemente i cittadini non solo sollecitando l’elemosina ma a volte strattonandoli e offendendoli e creando paura con i loro atteggiamenti.

Queste persone come lei ben sa vivono in una casa disabitata vicino al cimitero, usufruendo dei servizi collegati all’abitazione. Fanno i loro bisogni nei bagni dell’Ospedale, della Casa di Cura, del Supermercato Lidl. Esistono documentazioni fotografiche e filmati del loro comportamento. Gli stessi soggetti  considerazioni questo un lavoro  ( come sentito personalmente alla mattina quando in gruppo si dividono i posti e gli orari ) . Non accettano alimenti ma vogliono soldi e come da documentazione spendono i loro soldi in smartphones, in sigarette in Ipads e in gratta e vinci ( oltre naturalmente ai loro fabbisogni normali).

Io oggi ho ricevuto l’attestazione di solidarietà dalle persone vicine ma certamente il diverbio e le offese non mi hanno permesso  di poter ascoltare tranquillamente la Santa Messa.

È mai possibile che i cittadini di San Donà non possono andare tranquillamente alla Santa Messa? andare tranquillamente a fare la spesa ad un supermercato ? andare tranquillamente all’Ospedale o in Casa di Cura senza essere continuamente vessati da richieste insistenti e da minacce a volte se non si cede all’elemosina?

Oggi ho parlato con un dirigente del supermercato Lidl che mi ha detto che avendo appreso di perdere clienti proprio per la presenza di questi mendicanti sono stati costretti ad assumere delle persone che allontanino questi mendicanti.

Le sembra giusto che un cittadino di questa città non possa vivere tranquillamente e debba difendersi da solo da questi individui?. Lei come Sindaco è responsabile della Salute dei suoi cittadini e per Salute si intende lo stato psicofisico del cittadino. Lei è anche responsabile della sicurezza dei cittadini e la sicurezza comprende lo stato che ogni cittadino ha di poter girare in sicurezza e in serenità per la propria città.

Chiedo e ce lo chiedono migliaia di cittadini quando si potrà ritornare ad avere una città nella quale  noi tutti possiamo uscire tranquillamente e passeggiare sia di giorno che di sera; quando potremmo andare nei luoghi di cura; quando potremo andare alla Santa Messa o quando potremo recarci nei supermercati a fare la spesa senza essere continuamente vessati da queste persone.

Le chiedo se la sua Amministrazione intende porre rimedio a questa situazione che rende poco vivibile la vita di noi cittadini. Questa lettera aperta viene messa sui Social Networks   e nel sito ”  Il Ponte”  in quanto la visibilità è alta e  in molti aspetteranno una Sua risposta per poter pensare ad un prossimo futuro più sereno e tranquillo

Ringraziandola dell’attenzione porgo distinti saluti

Madeyski Paolo