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Medici, sindaci, e carte di credito…

marino

Un altro articolo che forse non è un racconto, non è un ” ricordo” ma forse è una considerazione sull’argomento del giorno
Dimissioni o non dimissioni ?
Si dimesso ma… i ragionamenti sono belli !

Ecco il ragionamento del nostro F. Fontana

Medici, sindaci, e carte di credito…

Chi ha letto il mio libro lo sa già, per gli altri (che spero magari vengano spronati a leggerlo…) dico che Martin Hoeckstra è il personaggio forse più tragico e divertente allo stesso tempo del romanzo.
E’ un borgomastro, ovviamente di pura fantasia, che nella Germania Est, alcuni anni prima che cadessero il Muro e il comunismo, regge il piccolo villaggio montano di Winkel (Cantuccio), situato, nella mia immaginazione, tra le gole meno dolci e più selvagge dei Monti Metalliferi.
E’, fatalità quasi incredibile, un medico (giuro, non ho doti di preveggenza :-) ) e la sua caratteristica principale è quella di accentrare tutto nelle sue mani. Povero cristo, non tanto (o non solo) per manie di grandezza, quanto perchè il paesino è talmente piccolo da non annoverare nessuno, oltre a lui, disposto a fare il vicesindaco, il capo delle guardie, il farmacista, il giudice conciliatore, etc… (fortuna che ha trovato un candidato disposto a fare da unico consigliere comunale: sua moglie, la saggia Katharina!).
E’ senza dubbio una macchietta, preda di isterismi (mitiche le denunce e controdenunce che si scambia col proprio vice, ovvero con se stesso), di schizofrenia, e anche di arroganza, se vogliamo; oltre a una innegabile inclinazione verso un blando, simpatico ma comunque pericoloso totalitarismo!
Però, a suo indubbio onore, bisogna riconoscergli una virtù: non ha mai posseduto alcuna carta di credito per effettuare cene e spese di rappresentanza, non ha mai usato un solo quattrino che non fosse SUO per effettuare le SUE spese e per dare lustro al SUO incarico: perfino nelle occasioni conviviali i rinfreschi venivano preparati dalla saggia e paziente moglie, con le sue manine e con i propri ingredienti, non acquistati in pasticceria con i denari del Municipio, ovvero della cittadinanza, ovvero della “splendida comunità socialista dei contadini e degli operai di Winkel”!
Facendo un salto di qualche decennio e di alcune migliaia di chilometri oggi sentiamo che c’è gente che, dopo aver speso (in cene? in viaggi? in altro? Boh… non mi interessa neppure saperlo, non mi sono informato su questi dettagli dato che li giudico superflui) migliaia di Euro con la carta di credito “istituzionale” (le aboliremo prima o poi queste robacce???????) ora, siccome qualcuno ha fatto le pulci, ha deciso di “rimborsare” quelle spese di tasca propria. Magari presumendo di fare la figura dell’onesto senza macchia e senza difetto.
Ma scherziamo??? Io non so se chi fa queste cose sia onesto o no, non sono un giudice e non abito neppure dentro alla coscienza di nessun sindaco e di nessun medico, quindi non emetto opinioni di alcun tipo, però apparirebbe chiaro anche a un bambino che se io, nell’esercizio di una funzione pubblica, effettuo una spesa con soldi non miei e poi, per mettere a tacere alcuni “rumors”, li RIMBORSO, vuole dire o che sono un benefattore o che quei soldi non dovevo usarli in quel modo. Sbaglio??? Siccome io ai benefattori non ci credo… uno più uno fa due!
E poi, al di là della scarsissima opportunità del gesto (infatti io, se so di avere ragione, i soldi NON li rimborso! E spiego anche il perchè: non difendendomi, ma attaccando!!!), se nessuno avesse fatto le pulci, quei soldi sarebbero stati ugualmente rimborsati oppure sarebbero passati, come si suol dire, in cavalleria?
Insomma, parlando di medici e di sindaci, la mia conclusione è questa: meglio leggersi “La percezione delle Pleiadi” e farsi 4 risate su Martin Hoeckstra piuttosto che leggere i giornali di questi giorni e versare 4.000 lacrime di delusione, di disperazione e soprattutto di rabbia per come è ridotta l’etica politica in questa nostra amata Italia!!!!!
Un abbraccio, amici!