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Botta e Risposta sul Museo della Bonifica !

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COMITATO VOLONTARIO SPONTANEO “DIFENDERE IL MUSEO DELLA BONIFICA PER DIFENDERE LA NOSTRA IDENTITA’” Comunicato stampa 23 marzo 2015.

Cominciamo con l’articolo che ha scatenato alcuni commenti

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E’ apparso stamattina sulla testata IL GAZZETTINO un articolo che esprime la volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di San Dona’ di Piave di proseguire nell’intento di spostare di sede il museo in centro

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. Sulle motivazioni addotte ci esprimiamo qui di seguito.
Attendevamo da tempo che l’amministrazione comunale si esprimesse su questo delicato tema. La risposta che ora viene data è alquanto insignificante, priva di qualsiasi dettaglio o approfondimento. Sono pochi i visitatori ? Quanto si dichiara da parte dell’assessorato è l’ammissione di un’autoaccusa per quello che l’assessorato non ha fatto. Un museo nel centro cittadino o in una raggiungibilissima zona del centro urbano come quella della collocazione attuale, non cambia nulla rispetto all’incremento delle visite bisognava solo promuoverlo ! E come ? Portando attività, portando mostre, interagendo con le strutture turistiche, diffondendo l’immagine del museo, facendo attività assidua di valorizzazione attraverso mostre manifestazioni ed altro. Non lo si è fatto !
I cittadini, già numerosissimi, contattati in questo periodo dal Comitato per il Museo, sono dalla nostra parte e di questo l’amministrazione nelle parole dell’ass. Polita sembra non tenerne alcun conto. Tutti ci hanno espresso la loro decisa contrarietà allo spostamento del museo, non solo per i costi che la città dovrà sostenere ma soprattutto per i vasti contenuti e gli ampi orizzonti culturali che il museo nelle sede attuale ora offre: nessuno si oppone a migliorare e ad aggiornare, ad arricchirne la capacità attrattiva delle vaste collezioni è doveroso farlo. Un museo non è un luogo statico è, invece, un centro culturale dinamico, può e deve avere un aggiornamento e un adeguamento dell’esistente alle nuove tecniche museografiche e un’applicazione degli aspetti museologici improntati verso un nuovo ruolo del museo nel contesto culturale attuale. Deve poter ampliare le proprie collezioni dove si intende collocarle in un edificio già piccolo che non ha nemmeno spazi per i magazzini o si vuole smembrare facendogli perdere l’unità sua caratteristica peculiare e fondamentale? Nessuno, poi, vuol difendere l’affermazione “noi vogliamo mantenere il museo attuale perché si è fatto sempre così” anzi noi siamo convinti che nulla è immutabile nei contenuti e nelle espressioni culturali ma ciò che la storia ci ha lasciato dev’essere mantenuto e valorizzato sempre di più e meglio. Non si è mai visto, però, che per aggiornare e rendere più moderni i contenuti culturali e didattici di un museo si debba cambiare la sede. La nostra è una sede ideale, autorevole, accessibile, architettonicamente prestigiosa, immersa nel verde come quella che ora ospita il nostro museo del territorio. Ragioniamo piuttosto su gestione e consumi. Risparmiare non è impossibile e con costi ragionevoli. Poi di che polo di musei si discute?
Riteniamo che per attivare un polo cittadino non serva assolutamente cambiare una delle sedi, anzi farlo, nel caso di San Donà comporterebbe un danno economico certo alla collettività, una riduzione di spazi, una perdita di contenuti. Assolutamente contraddittoria l’affermazione riportata dal giornale nella quale l’assessore parla “…non escludendo gli spazi in funzione di una visione più ampia della città”. Ma di cosa stiamo parlando allora ? Un museo come quello che esiste a San Donà può diventare un luogo di incontro privilegiato tra culture in un’ottica non di multiculturalità ma di interculturalità che presuppone la propensione ad individuare e accettare dei valori positivi comuni, soprattutto in un momento difficile come questo ove assistiamo ad atti gravissimi, frutto della coltivazione di valori negativi come odio e violenza, lo si può e deve fare iniziando dalle fondamentali attività didattiche, proprio nei nostri luoghi di cultura come nel museo. Come comitato andremo certamente avanti con la nostra azione perché i cittadini ci esprimono, giorno dopo giorno, il loro dissenso verso questa annunciata iniziativa.

IL COMITATO

Noi riportiamo e diamo spazio a tutti ma i commenti dei cittadini che si sentono pensano che il Museo stia bene dove attualmente si trova.
Sempre più numerose le persone che si iscrivono al comitato.