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Convegno sul Melanoma a Caorle: dati e commenti

La sera del 23 novembre si è tenuta a Caorle nella sala consiliare un incontro con la popolazione sul tema. ” Prevenzione del melanoma”.

Il 5 novembre del 2011 era iniziata una campagna di sensibilizzazione e diagnosi precoce del melanoma che si sarebbe svolta nell’arco di un anno in tutta la nostra ASL N.10

Tale campagna era stata promosso dai Clubs Service  della nostra zona : Rotary Di San Donà, Rotary di POrtoggruaro, Lions di San Donà , Soroptimist di San Donà-Portogruaro e Rotaract. Il Lions di Jesolo pur non partecipando alla campagna ha aiutato attivamente la sensibilizzazione nelle piazze di Jesolo. Il Rotary di Jesolo che nell’anno 2011-2012 era presieduto dal Dr Astolfo non ha voluto partecipare.

La campagna era stata finanziata dalla Veneto Banca, Dall’Aqua Nova, dalla MPSystem, dalla Salusjuice e dal Ponte , oltre naturalmente dai Clubs partecipanti. Vi è stato anche l’aiuto prezioso della stamperia Passart di Sartorello che come negli anni passati ha sempre sostenuto le nostre iniziative.

La serata aveva due fini:

1) Scendere nella piazza di Caorle che rappresenta assieme alla zona del Comune di San Stino un punto del nostro territorio ove si rinvengono persone con melanomi in una proporzione molto maggiore alle altre zone del Veneto ma anche di tutto il territorio italiano. Basta pensare che se la nostra ASL ha una incidenza di melanomi doppia della media nazionale , la zona di Caorle e San Stino ha una incidenza tripla di quella del territorio italiano . Era quindi giusto scendere tra la gente di Caorle e San Stino per sensibilizzare proprio loro  che sono a maggior rischio e spiegare cosa devono fare, a cosa devono stare attenti, come controllarsi eccc.. per cercare di fare una prevenzione primaria ( evitare la malattia ) se possibile o, se non possibile, fare una prevenzione secondaria ( diagnosi precoce)

2) Era passato un anno ed era giusto dare i numeri. Dare i risultati che possono in un certo senso rappresentare il risultato  anche dal lavoro svolto dai Club che hanno lanciato la iniziativa.

La serata è stata certamente bella. Caorle di notte è splendida e le strade deserte  e illuminate da luci artistiche davano un aspetto da sogno alla Piazza del Vescovado, di fronte al Duomo dove nell’Aula consiliare si teneva l’incontro.

La sala era piena con gente in piedi in fondo alla sala. Nemmeno la nebbia che era scesa intorno a Caorle e non solo aveva impedito alla gente di arrivare ad ascolare la conferenza. Una signora di una certa età era arrivata in bicletta da una frazione di Corle distante qualche chilometro.

Erano naturalmente presenti i Presidenti dei Clubs partecipanti alla inziativa: il Dr Dal Corso attuale Presidente del Rotary di San Donà assieme al Presidente del Rotary dell’anno Precedente, Il Presidente del Roatry di Portogruaro Dr Favot, Il Presidente del Lions Rag Trevisiol e per il Sorpotimist la Professoressa Zago

Un momento commovente molto sentito dai presenti è stato quando prima di iniziare  gli interventi  la gente si è alzata in piedi per un minuto di silenzio in memoria del Dr Briani, il medico di Anatomia Patologica, che recentemente ci aveva lasciato improvvisamente senza neppure salutarci . Il Dr Briani aveva lavorato alla iniziativa e la sua perdita è stata molto sentita da tutti noi.

Per fare un omaggio al Dr Briani e in suo ricordo troverete qui sotto la fotografia del Dr Briani tratta dal Calendario dei Medici al quale aveva partecipato nel 2005

 

Successivamente sono iniziati gli interventi programmati

Il Dr Luca Antelmo assessore alla Cultura di Caorle ha portato i saluti della Amministrazione e ha fatto delle considerazioni sulla incidenza dei melanomi nella zona augurando che in un futuro si possa capire la motivazione o meglio le cause di questa incidenza.

Successivamente il Dr Lino Baso , in rappresentanza dei Medici di Medicina Generale di Caorle e San Stino, ha spiegato come il medico è al centro delle vita del cittadino per quanto riguarda i problemi legati a varie malattie e nel caso specifico al problema del melanoma.. Non è giusto intasare gli ambulatori degli specialisti, dermatologi o chirurghi e creare così liste di attesa che fanno più danno di bene alla popolazione. Il cittadino deve ,seguendo i consigli dati dalla campagna, rivolgersi al proprio medico di famiglia e sarà lui a valutare la necessità o meno di una visita specialistica o di accertamenti specifici. E’ il medico di famiglia che ha in mano la persona e la sua famiglia. Sarà lui a fere le considerazioni e a valutare il rischi di possibili lesioni che possono portare al melanoma o a ritenere che la lesione sia già un possbile melanoma.

Dopo il Medico di famiglia ha preso la parola il Dr Zago, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Venezia e che ha la Farmacia proprio in una delle zone critiche e cioè a San Giorgio. Il Dr Zago ha messo in evidenza che se il Medico di famiglia fa diagnosi ed ha in mano la salute del cittadino, è al Farmacista che si rivolge la maggioranza della popolazione.  Il Farmacista è sostanzialmente un amico, è più facilmente alla portata del paziente. Non deve fare file in ambulatorio e in Farmacia ogni persona va spesso per tanti motivi. Quindi ha spiegato il motivo per il quale lui ha aderito in maniera entusiastica alla Campagna di Prevenzione del Melanona. Proprio perché sapeva l’utilità e il compito dei Farmacisti  verso la popolazione nell’aiutare in maniera pratica e concreta con consigli a stare attenti ai segni di allarme e a consigliare di recarsi dal medico quando e solo quando ce ne fosse necessità. Ha brevemente passato in rassegna quali sono i particolari sui quali deve fermarsi la attenzione di ognuno di noi e ha posto in evidenza anche lui la incidenza alta dei melanomi nella nostra zona riferendo notizie di un congresso europeo al quale aveva partecipato.

Ho spiegato come l’Ordine dei Farmacisti ha partecipato attivamente distribuendo a tutte le Farmacie i depliants e spiegando alla gente che si recava in Farmacia il problema da dando consigli.

Ha chiuso la serata la relazione del Dr Madeyski , Chirugo ma che era presente anche come Past President del Rotary proprio nell’anno della campagna del melanoma.

La relazione non è stata una relazione scientifica ma ha dato spunti di riflessione sociosaniataria

1) si sono dati i dati della incidenza di melanoma in Italia e nella nostra zona e i dati relativi all’ultimo anno  dopo la campagna di Prevenzione in questione.

I dati in Italia parlano di 23 casi all’anno ( dati del 2009 ) su una popolazione di 100.00

Nella nostra ASL la popolazione è di 204.000 persone per cui ci aspettiamo una incidenza di melanomi di 46 casi all’anno

Nella nostra ASL i dati del 2010 mostrano 108 casi e quindi quasi il doppio di quelli del territorio nazionale. Naturalmente si tratta di una media tra i vari comuni.

Nel 2011 i casi segnalati dalla anatomia patologica ( e naturalmente si riferiscono solo ai casi diagnosticati nella nostra Anatomia Patologica e quindi non comprendono i pazienti che si sono recati fuori territorio come a Padova e Aviano) sono saliti a 122  e quindi con un aumento del 15% circa . Tale aumento potrebbe essere spiegato con l’aumento dio melanomi che si riscontra annualmente in tutto il mondo per cause atmosferiche ed esposizione  a raggi ultravioletti maggiore di anno in anno. Ma potrebbe esserci anche l’aumento di diagnosi dovute alla partenza della campagna di prevenzione che all’inizio è stata massiva  e capillare con l’aiuto di tutti clubs nei vari comuni

Nel 2012 i vasi rivenuti nella nostra ASL sono stati 140. Il numero è dato dai casi rinvenuti fin o al 20 novembre aggiungendo la frazione corrispondente al media mensile. Quindi vi è stato un aumento del 20% che rappresenta un dato importante nel capire la Campagna di sensibilizzazione. Certamente il melanoma è in aumento in tutto il mondo ma un aumento del 20% non è spiegato solo da tale incremento mondiale e italiano.

Ma il dato migliore ci viene dati dai melanomi iniziali rappresentati da melanomi in situ, melanomi con displasia melanocitaria severa o mediosevera, che probabilmente o possibilmente con alta percentuale sarebbe diventati melanomi maligni nel giro di un periodo imprecisato. Questi casi sono stati fino al 20 novembre 151 casi. E questo è sicuramente dovuto ad una diagnosi precoce. La prevenzione secondaria è quella attuata secondariamente alla nascita del melanoma o di un suo precursore. In questo caso l’obiettivo è stato raggiunto.

2) Il Dr Madeyski ha poi mostrato tramite alcune immagini i melanomi e i nevi che avevano segnali di pericolo e che si stavano tramutando probabilmente in melanomi o che si sono rivelati poi all’esame dei veri melanomi.  Alcune diapositive hanno mostrato i segnali di pericolo mettendo l’accento sui rischi di vari soggetti. Ha fatto un breve escurso sulle possibili terapia e sull’iter diagnostico e terapeutico. Ma ha mostrato con dati sul decorso della malattia e sulla mortalità la pericolosità del melanona evidenziando che la loro prognosi è molto severa e certamente peggiore di altri tumori come quqllo della mammella e del polmone    se non preso in fase iniziale. Ecco perchè la prevenzione primaria e secondaria sono fondamentali.

3) vi è stato anche un momento caratterizzato da un dato polemico  ma che più che polemico vuole essere uno stimolo alle istituzioni per una maggiore attenzione alla salute del cittadino  meno burocrazia e più cuore . Anche se la crisi in tutti i settori e anche nella sanità con il loro taglio sulle spese crea problemi importanti

I clubs con la loro campagna di sensibilizzazione sono andati oltre e avevano regalato all’Ospedale di Portogruaro un videodermatoscopio completo di ogni componente per fare una diagnosi accurata e fare una mappatura utile  soggetti a rischio. Tale donazione era stata a Portogruaro in quanto Portogruaro era l’unico centro della nostra ASL senza videodermatoscopio in ambiente pubblico. A San Donà ve ne è uno in Casa di Cura Rizzola. A Jesolo ve ne è uno che era stato regalato anch’esso da quasi 6 anni ma era sempre rimasto imballato e mai usato. A Portogruaro mancava.

Orbene nonostante i solleciti abbiamo potuto appurare che a distanza di un anno nulla è cambiato in pratica.

La Casa di Cura Rizzola ha ed usa un videodermatoscopio moderno e fa nel caso necessiti la mappatura

L’Ospedale di Jesolo ha il videodertmatoscpio completo di tutti gli accessori e , sembra , perfettamente funzionante. Ma rimane sempre imballato o chiuso in qualche stanza e mai usato

L’Ospedale di Portogruaro e il suo territorio non ha nessun videodermatoscopio . Il videodermatoscopio regalato a Portogruaro, dopo mesi , è stato trasferito all’ambulatorio del distretto a Musile di Piave . In tale ambulatorio giace in pace e non è mai stato usato.

Il Dr Stocco ci aveva assicurato che tali dispositivi medici sarebbero stati  utilizzati e nell’ultimo colloquio avuto in settembre aveva preso l’impegno di metterli in funzione.

Il fatto che non siano utilizzati lo sappiamo da pazienti che sono stati visitati dalle dermatologhe a Jesolo e a Musile e che hanno riferito il loro non uso. Ma lo sappiamo anche dalle due dermatologhe che hanno confermato di non avere mai usati dai dispositivi adducendo motivazioni diverse.

La gente presente ha proposto che i politici locali e i sindaci intervengano e l’Assessore Luca Antelmo si è impegnato a portare il problema alla Conferenza dei Sindaci.

Ci auguriamo e tutti si augurano che si presti una maggiore attenzione a questo problema

La serata si è conclusa con domande dal pubblico che molto attento non ha lasciato la sala se non alla fine della riunione soddisfatta di un qualcosa che viene fatto per la popolazione tutta

Soto riportiamo la locandina della serata