Consigliamo:
MP system s.r.l.    LaSalute.info

Anche a San Donà un servizio di Geriatria

Nella Casa di Cura Rizzola si aprono spazi per la Geriatria. Esiste un Reparto di Geriatria che lavora in rapporto o collaborazione con la ASL che invia tramte il Pronto Soccorso pazienti che abbiamo bisogno di ricovero

Al primo piano esiste il Reparto di Lungodegenza e Riabilitazione . In tale Reparto lavora il DR Francescon, specialista in Geriatria e che si occupa da anni di Osteoporosi . Ha pubblicato numerosi lavori su varie riviste scientifiche e tenute relazioni in vari congressi

Da qualche mese ha iniziato a eseguire esami per la osteoporosi e in modo particolare la densimetria ossea , dando anche un servizio di consulenza e di visite.

Dal primo gennaio aprirà anche un servizio ambulatoriale di visite di geriatria e , per favore le popolazione , anziana, queste visite saranno a tariffa agevolata.

Pubblichiamo qui uno scritto sui problemi legati al paziente geriatrico che potrà essere utile  a tutti

 

Il Paziente Geriatrico

A cura di : Dott.Alessandro Francescon, Specialista in Geriatria e Gerontologia

Casa di Cura Sileno e Anna Rizzola, San Donà di Piave (Ve)

Nel 1999, Hazzard, Autorevole Geriatra  Americano, alla domanda “chi è il tipico paziente geriatrico” rispondeva: <Pensa al più anziano, al più malato, al più complicato ed al più fragile dei tuoi pazienti…affetto di solito da malattie multiple, portatore di deficit funzionali. I suoi problemi di salute sono cronici, solo in parte reversibili…>.

L’anziano fragile è frequentemente disabile e spesso presenta  problematiche di tipo socio economico come solitudine e povertà. Generalmente le sue patologie, interagendo tra di loro, si presentano in maniera atipica, rendendo difficile una diagnosi precisa; frequenti risultano pure le complicanze a cui va soggetto come malnutrizione, disidratazione, confusione mentale, reazioni da farmaci, infezioni; a volte le complicanze sono anche chirurgiche. Tali situazioni portano spesso alla perdità dell’autosufficienza con conseguente  istituzionalizzazione e, talora, può intervenire anche il decesso.

L’invecchiamento della popolazione, caratterizzato in particolare dall’aumento degli  ultraottantenni (grandi vecchi) comporta un aumento significativo di soggetti  affetti dalla cosidetta sindrome clinica da fragilità. La conoscenza scientifica geriatrica ha sviluppato, nell’ultimo ventennio, una particolare modalità di approccio all’anziano fragile rappresentata dalla  valutazione multidimensionale geriatrica e da un modello di assistenza continuativa che consente il proseguimento delle cure dall’Ospedale al Territorio.Tali modalità di intervento  si sono dimostrate in grado di ridurre il numero dei ricoveri nei reparti di degenza Ospedaliera con conseguente riduzione dei costi sanitari, miglioramento della qualità della vita dei pazienti e sollievo per i familiari.

L’Unità di Valutazione Geriatrica (UVG) ha il compito di elaborare un piano di assistenza personalizzato, di individuare  le strutture e i servizi  più adeguati per il singolo paziente (Assistenza Domiciliare Integrata, Residenza Sanitaria Assistita, Medico di Medicina Generale, Ospedale per Acuti, Lungodegenza Geriatrica Riabilitativa, Day Hospital, Centro Diurno, Servizi Sociali, etc), di verificare periodicamente l’efficacia degli interventi  e se necessario di modificarli. Tutti i servizi e le strutture della rete devono essere in collegamento. Il modello della continuità assistenziale  proposto per l’anziano fragile può fornire risposte continue, globali e modificabili nel tempo. Qualitativamente adeguato ai bisogni, si è dimostrato economicamente vantaggioso in quanto riduce il ricorso all’ospedalizzazione del paziente, a volte impropria, e può risolvere il problema delle dimissioni difficili e dei ricoveri ripetuti con conseguente riduzione dei costi dell’assistenza ospedaliera, che più di ogni altra voce incide sulla spesa sanitaria.

Le conoscenze Scientifiche Geriatriche sull’anziano fragile  hanno consentito di sperimentare idonei  modelli di cura grazie anche alla specifica formazione Gerontologico Geriatrica degli operatori dell’Unità Valutativa Geriatrica.

Sempre sull’anziano fragile Hazzard più di recente ha scritto “… un uomo, o più spesso una donna, che vive sul  filo del rasoio, in bilico tra il mantenimento della propria indipendenza e il rischio di una tragica cascata di eventi patologici, disabilità e complicanze, che troppo spesso si dimostrano irreversibili, rappresentando i più complessi problemi che i medici e tutte le figure professionali sanitarie si trovano a dover affrontare…”