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Iniziativa importante dell’AVO a favore degli ammalati ricoverati nell’Ospedale di San Donà di Piave

Apprendiamo con piacere una iniziativa partita in questi giorni organizzata e ideata dall’AVo di Jesolo.

Riportiamo l’articolo apparso sul Gazzettino e scritto dal giornalista di San Donà di Piave David De Bortoli.

Il DE Bortoli è molto sensibile alle iniziative sociali e si occupa anche lui di volontariato attivo da tempo

SAN DONÀ – Una raccolta di fondi per acquistare 25 televisori destinati ai malati dell’ospedale di San Donà.

È la nuova iniziativa dell’AVO, Associazione dei Volontari Ospedalieri, una trentina di persone che da quattro anni si occupano di fornire un sostegno psicologico ai malati ospitati nei reparti di medicina, day hospital oncologico e pronto soccorso.

La presidente del gruppo Franca Santin ha preso carta e penna indicando in una lettera destinata alla cittadinanza le finalità dell’iniziativa L’AVO già lo scorso anno si è fatta promotrice di un’analoga iniziativa per l’ospedale di Jesolo dove opera altri 35 volontari, acquistando 13 televisori a parete per gli ammalati di lunga degenza

La somma complessiva da raccogliere destinata a San Donà è di circa 7mila euro, una targa sarà esposta fuori del reparto di medicina in ricordo dei donatori. Per aderire al progetto si possono contattare i numeri: 347.5459251, oppure lunedì e giovedì dalle 16 alle 18 allo 0421.388672. (D.DeB. )

 

L’anno scorso l’iniziativa è stata molto apprezzata e credo che la stessa ripetuta nell’Ospedale di San Donà sia ancora più importante specialmente essendo diretta al day hospital di Oncologia 8 i malati spesso vedono passare il tempo che sembra non passare mai )

Noi siamo felici che come sempre nella nostra zona il volontariato sia sempre al primo posto nella vita di tutti. Poche zona hanno un volontariato così attivo e vario.

Siamo un pò meno felici che per dare un sorriso a tanti malati si debba ricorrere al volontariato quando per cifre o somme modeste le istituzioni potrebbero intervenire personalmente  come principio di aiuto agli ammalati che hanno bisogno di ore serene e non solo di terapia mediche