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Opinioni sull’Ospedale Unico gentilmente tratte da PIAVE TV…la nostra Televisione

 

 

Per dimostrare quanto l’interesse sull’Ospedale Unico sia in aumento vi propongo alcune notizie che la redazione di Piave TV di cui sono direttore scientifico ha riportato in queste prime settimane di gennaio. Sono solo alcune e tralascio quelle che sono apparse sui giuornali come sul Gazzettino e la Nuova Venezia.

Noi siano apartitici e non parteggiamo per nessuna forza politica e quindi non abbiamo interessi e non abbiamo nemmeno il fine dei giornali di pubblicare notizie che attirino la gente e poi…dico e non dicono..

Noi abbiamo le nostre idee indipendenti ma sono idee motivate dal fatto che il sottoscritto è medico e da 43 anni lavora come medico chirurgo e come medico lavora nel nostro territorio da 34 anni e si è sempre occupato degli aspetti socio sanitari a vantaggio solo della popolazione . Sono passato dalla Sanità Pubblica alla quella Privata ma come tutti sanno lavoro come lavoravo nel pubblico. Nessuno troverà appartamenti di qua o di la o conti in banche fuori di San Donà. Il mio lavoro è sempre stato di medico che pensa di fare quello che mi è stato insegnato da mio padre ( medico di campagna) ma che tutt’ora è amato e ricordato per il suo impegno.

Riporto qui quindi alcune notizie riportate dalle NEWS di Piave TV e lascia a voi i commenti

 

1) Una nuova proposta da parte dell’assessore Luigi Trevisiol per quel che riguarda la creazione dell’ospedale unico che mette ancora tutti in disaccordo.

L’assessore propone sì una nuova struttura, localizzata però a Caposile, in cui fondere insieme l’ospedale di San Donà e Jesolo, lasciando così a Portogruaro il proprio ospedale per evitare l’esodo dei pazienti verso il vicino Friuli.

 

COMMENTO: credo che l’Ass Trevisiol non abbia capito che non ci sarebbero risparmi e non si punterebbe alla eccellenza e sostanzialmente tutto rimarrebbe eguale perchè Jesolo ha bisogno particolari e devono essere soddisfatti in sede; mentre per gli altri bisogni si può benissimo andare a San Donà o a Portogruaro o in un Ospedale Unico.

La fuga verso il Friuli poi lo abbiamo già spiegato si attua solo con dei reparti in cui vi sia l’eccellenza almeno per alcune specialità; non è la posizione ma l’eccellenza o il buon o ottimo funzionamento dei reparti con i loro medici e i loro  infermieri

 

2)  La questione dell’ospedale unico è oramai un tema che fa discutere in molti, dagli addetti del mestiere, ai sindaci, alla Regione.

L’ultimo ad essersi espresso è l’assessore noventano Loris Merli, ex presidente della conferenza dei sindaci sulla sanità.

Dopo tutti i pareri positivi, l’assessore si chiede il perché di tutte queste polemiche. La Regione ha infatti espresso l’intenzione di fornire le risorse, il direttore generale dell’Asl Bramezza e la conferenza dei sindaci sono favorevoli, i medici e il personale sostengono l’iniziativa.

Secondo Merli il Veneto Orientale non può permettersi di lasciarsi sfuggire una simile opportunità che fornirebbe una maggiore qualità all’assistenza sanitaria.

Inoltre, sostiene, ai sindaci spetta il solo compito di informare la cittadinanza sui vantaggi che deriveranno da un unico polo ospedaliero.

 

COMMENTO: il Dr Merli ha cambiato idea nei tempi e va bene ma deve spiegare come dare la miglior assistenza ai cittadini. La miglior assistenza non è in rapporto all’Ospedale Unico ma ad un Ospedale o a Ospedali che funzionano bene e che abbiamo dei poli di eccellenza. Questo è il problema. Con Il DR Merli sono sempre stato d’accordo e mi ricordo bene che lui era con me come Presidente della conferenza dei Sindaci  quando piu di 10 anni fa presentammo a 9 Consiglieri Regionali i miei progetti che lui appoggiava ma la politica non era pronta ad accettarli perché non si era accorta che i soldi stavano finendo

 

4) Un confronto per far chiarezza sull’ospedale unico di Portogruaro. I capigruppo consiliari del comune portogruarese chiede un confronto pubblico con il governatore Zaia per illustrare nei dettagli, di fronte ai cittadini, cosa si intende fare dei due poli ospedalieri di Portogruaro e San Donà.

Le schede attuali non favoriscono la creazione di un polo unico, che pregiudicherebbe la qualità dei servizi erogati. I due ospedali sono infatti costruiti su modelli di specializzazione ben distinti dal modello di polo unico che vorrebbe la Regione. Attuare un polo ospedaliero comune significherebbe abbassare gli standard qualitativi delle prestazioni mediche, e non porterebbe alcun miglioramento.

Unitamente a quest’invito, resta invece confermato il “patto sull’ospedale di Portogruaro”, un modello più efficace (secondo i capigruppo) di integrazione tra i poli ospedalieri.

 

COMMENTO: questo ragionamento mi pare molto contorto e ho fatica a capirlo e quindi anche a giudicarlo o a criticarlo. Lascio a tutti giudicare e criticare o essere d’accordo

 

5) Non sembra placarsi il dibattito politico sull’ospedale unico che vede contrapporsi da mesi sostenitori e non.
Il nuovo piano socio sanitario della regione del Veneto prevede un ospedale ogni 200 mila abitanti, quindi su questa base parte la proposta di un nuovo ospedale unico che andrà ad accorpare quelli di San Donà, Jesolo e Portogruaro.

Il primo a dichiararsi contrario è stato proprio il sindaco di Portogruaro, Bertoncello, che non curante delle accuse di campanilismo fatte da molti, continua a puntare i piedi e a dire no.

Ma la scena polica si è riscaldata in seguito alle ultime dichiarazioni fatte dal vicesindaco di San Donà Oliviero Leo, il quale si dichiara favorevole alla costruzione del nuovo nosocomio e invita il sindaco Andrea Cereser a prendere posizione. Pronta la risposta del Sindaco di San Donà di Piave che prende le distanze dalle dichiarazioni del suo vice pur condividendone le preoccupazioni, e rilancia, invece, concertazione e dialogo su un argomento così importante

 

COMMENTO: siamo abituati a scaramucce politiche o partitiche. Invece di fare politica si fa partitica e si gioca per i propri interessi e si bada a fare cose che portino voti alla prossime elezioni e poco ai vantaggio veri ci cittadini.

Ho riportato solo alcuni passi di articoli di questi giorni . Vediamo in un incontro che come Piave TV organizzeremo se riusciamo a sviscerare i problemi che i cittadini e gli operatori sanitari ci chiedono e come gli amministratori tecnici o politici sapranno rispondere