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Il movimento di opinione "il ponte" si prefigge di raccogliere le opinioni del cittadino, filtrandole ed elaborandole per capire cos'è importante e più utile per la gente.

Dando spazio a tutte le proposte mantenendo sempre la persona e le persone al primo posto.

Si intendono sviluppare i collegamenti con le associazioni di volontariato, con le istituzioni, con le associazioni di categoria, e dei media per elaborare nel miglior modo ciò che viene esposto dal cittadino. Non limitandoci alla critica in quanto tale, ma impegnandoci a costituire e a a tradurre in realtà le idee.

Al movimento di opinione "il ponte" puo' associarsi chiunque desideri lavorare per migliorare la nostra città: renderla più vivibile e sana; ogni persona indipendentemente dalla colorazione politica e dall'iscrizione a un partito, purchè il suo pensiero sia guidato da sani principi.
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Tag Archive for mancanza di sicurezza

Le notizie sui giornali ma la verità è diversa ! La Sicurezza è dei Citattadini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questi sono gli articolo apparsi sulle testate del nostro territorio

Ma sarà vero ?

E’ stato veramente il Comune che ha avuto l’idea di aderire al Protocollo Regionale ” Mille Occhi sulla Città” ?

Chi ha la memoria buona ricorderà quanto noi di San Donà+Sicura abbiamo sostenuto e proposti al Comune

Dopo IL Convegno sulla Sicurezza  noi siamo andati avanti e non vedendo risposte nell’Amministrazione abbiamo pensato come fare approvare la sinergia tra Guardie Giurate e Polizia Locale o Forze dell’Ordine

Ne è la prova un articolo provocatorio a firma di Fabrizio Cibin sul Gazzettino

 

E allora spieghiamo bene come sono andate le cose perché a leggere i giornali sembrerebbe che il Comune di sua iniziativa abbia proposto e aderito al Protocollo ” Mille Occhi sulla città” in cui Crede molto il Sindaco Andfrea Cereser !

 

San Donà+Sicura ora sta spopolando. Fino a ieri San Donà era una città in cui i cittadini non avevano speranza ma solo rassegnazione.

Questo per diversi problemi ma in modo particolare per la sicurezza.

Poi le cose sono cambiate

Tutto è iniziato con il Convegno sulla Sicurezza al Forte 48 organizzato da ” Il Ponte”  venerdì 7 marzo.

Subito a conclusione di tale convegno in cui presentai il video dei ladri che svaligiarono casa mia  scrissi su questo sito

”  l’idea di fare questo convegno è nata quando proprio il giorno in cui organizzammo il convegno sulla Sanità i ladri mi svaligiarono la casa. Ma poi si decise di farlo a marzo perchè fui colpito dal clamore dei cittadini intorno al caso di Alem Saidy, il ragazzo picchiato un mese fa.

Quando pubblicai l’articolo sulla sicurezza e sul pestaggio del ragazzo afgano su questo sito avemmo migliaia di lettori, anche 7000 in un giorno. Questo era un segnale che la gente aveva paura e che la microcriminalità era imperante anche a Sa Donà.

D’altra parte nessun segnale veniva dalla Amministrazione.

Quante volte abbiamo parlato elle piste ciclopedonali ? Quante volte il Consigliere Fingolo delal Lista Civica Noi per San Donà ha chiesto un cosiglio straordinario sulla sicurezza  o quante volte ha portato alla attenzione del consiglio con interrogazioni e con mozione sulla pericolosità delle pieste ciclopedonali ?

Dalla Amministrazione non è arrivato nessun passo

Io sono amico di Leo Oliviero. E’ un medico e lo sento spesso. Da un punto politico ci sentiamo. Non come esponente partitico ma politico.  Sulla sicurezza la pensa come me . Ma deve stare al governo e nemmeno lui che ha sempre tuonato nella passata amministrazione su come far funzionare  la legge ha fatto qualcosa

Non è lui l’Assessore alla Sicurezza ?

Non era lui a dovere intervenire ?

Non era lui dovere  fare un convegno pubblico  per dire cosa era bene fare e sentire i problemi e vedere assieme alle forze dell’ordine e assieme ai magistrati cosa si poteva fare  e cosa consigliare ai cittadini ?

Quante volte ho detto anche a Leo Oliviero che non costava tanto mettere uno specchio  all’angolo dell’Ospedale nella curva della Pista Ciclopedonale vicino al laboratorio analisi  dove sempre avvengano piccoli incidenti ?

Fatto qualche cosa ?

E allora se i politici non fanno nulla noi abbiamo cercato di fare qualcosa. ”

Ci siamo incontrati con Jesolo+Sicura nella persona di Nicola Manente e abbiamo trovato un accordo per una sinergia.  abbiamo aperto  una pagina simile alla loro con il Nome di San Donà+Sicura su FB

Il prossimo comandante della Polizia Municipale che dovrebbe unire Jesolo e San Donà si è detto disponibile a lavorare come a Jesolo controllando e mettendosi a disposizione in maniera pratica con tutti quelli che vogliono vivere in serenità e con il sorriso.

Bisognava vedere però se  la amministrazione ci dava  una mano

Bisogna capire che i cittadini si trovano in stato di necessità e devono anche capire che devono aiutare anche loro. E’ come per la Sanità. I tagli ci sono e sono importanti. E allora noi vediamo in aiuto cercando di facilitare il cittadino con prezzi possibili. Noi della Casa di Cura lo abbiamo già fatto con accordi con la Confesercenti e presto con la Confcommercio .

Lo stesso sarà con la Sicuerezza. I cittadino devono capire che lo Stato non ha soldi per tutto e un aiuto lo deve dare anche lui.

Eravamo stati contattati al Convegno dai Rangers, uno dei gruppo di sicurezza privati più grandi in Italia.

Abbiamo deciso di vedere se riuscivamo a fare sinergia non solo con I Rangers ma con tutte le forze delle pattuglie che girano di notte per la città e le frazioni

Io credo che alla fine tutto questo lavoro se trova la collaborazione dei cittadini e delle associazioni di categoria porterà i suoi frutti

E dopo aver fondato la pagina di San Donà+Sicura

Ci siamo riuniti nella pagina . Ci siamo dati 8 amministratori ed abbiamo cercato di vedere di trovare la adesione dei cittadini, la loro collaborazione e vedere come fare partecipare la Amministrazione.

Il 2 aprile abbiamo fondato la pagina intereattiva e già il giorno 8 aprile scrivevamo

Poi abbiamo smosso le acque e anche la Amministrazione se ne è accorta

In un articolo del Gazzettino di quel giorno  il Vicesindaco in sostanza dice quello che noi dicevamo da più di un mese ” Bisogna che i cittadini collaborino con le forse dell’ordine segnalando ogni problema di pericolo, ogni violenza, ogni abusivo eccc con segnalazioni in modo da ridurre questi fenomeni . E si riferiva ai mendicanti pericolosi o in ogni ai mendicanti che molestano.

Sostanzialmente quello che noi stiamo facendo e quello che i cittadini hanno cominciato a fare in questi giorni.

La collaborazione è iniziata e aumenterà

Se ne è accorta anche la Amministrazione che si deve porre uno stop ai pericoli, agli abusivi  ai mendicanti che opprimono gli anziani e i deboli e le donne con bambini

Ma la Amministrazione se ne accorgeva ma in pratica non si faceva nulla. Nemmeno uno specchio come promesso.

Presentammo la pagina alla televisione

E il successo aumentava

ma la Amministrazione taceva

Allora il giorno 5 maggio chiedemmo un appuntamento al Vicesindaco Leo Oliviero per portare le nostre proposte : Gentilmente venimmo ricevuti il giorno successivo martedì  6 maggio alle ore 13. Eravamo in 5 persone  e decise a dare le nostre richieste ed ad ottenere risposte

Fummo ascoltati e ci furono promesse.

Portammo a Leo Oliviero copia del Protocollo ” Mille Occhi sulla Città” che lui e la Amministrazione non conoscevano.  Un dirigente dei Rangers spiego il protocollo e il progetto che intendevamo portare avanti. Ci promise che lo avrebbe caldeggiato in Giunta. Ci promise che si poteva fare  e aderire e doveva verificare non conoscendo il Progetto.  Ci promise che il giorno successivo alle ore 14 ci saremmo trovati con il Vicecomandante Finotto e lui stesso all’Ospedale per vedere come mettere il tanto atteso specchio all’angolo. E così fu e ci venne detto che lo specchi ci sarebbe stato.

Venen deciso che ogni compagnia di guardie giurate private avrebbe partecipato ad un bando in cui le guardie giurate avrebbero fatto la guardia ai siti comunali a costo zero e che i cittadini avrebbero deciso o meno se aderire ad un servizio privato che sarebbe stato in collaborazione con le forze dell’ordine

Il lunedì successivo sentimmo Leo e ci disse che la giunta faceva difficoltà ad recepire il progetto. Noi eravamo decisi e decidemmo di fare una conferenza stampa per  esporre i progetti che avevamo chiesto alla Ammnistrazione.

Dopo poche ore il Vicesindaco ci telefonò dicendo che la Giunta aveva approvato e che il progetto andava avanti in tutto. Chiese di non dare la notizia alla stampa perchè era meglio darla assieme in una conferenza stampa in modo che la Amministrazione ne venisse furori bene come se il progetto fosse stato fatto assieme.

Noi accettammo  e non venen detto nulla alla stampa salvo notizie fra le righe sulla pagina in FB.

E poi è arrivato dato un comunicato stampa in cui si dice che la Amministrazione ha deciso, che la Amministrazione fa , che tutti assieme in giunta hanno deciso e che la Amministrazione continua a lavorare per la sicurezza dei cittadini, che il Sindaco Andrea Cereser crede molto in questo Protocollo  ecc…

E allora abbiamo voluto raccontare la verità la verità

SE non ci fossimo stati noi di San Donà+Sicura niente sarebbe stato fatto anche perché la Amministrazione per loro am missione non conosceva nemmeno il Protocollo !

Alla fine è stato un loro autogol  in quanto la gente ha capito che siamo stati noi a fare la proposta e ad avere la idea del progetto e questo fatto ha dato una grossa visibilità alla pagina di San Donà+Sicura ed ora siamo più forti.

Possiamo dire che ora nulla si fa se i cittadini e noi non siamo ascoltati !

E prossimamente ci saranno altre  novità. Andremo oltre sia nelle competenze delal collaborazione tra guardie giurate e Forze dell’Ordine e oltre nei limiti dei comuni attuali

Ne vedremo delle belle !

 

Vittoria: San Donà+Sicura propone e l’Amministrazione delibera !

San Donà+Sicura sta spopolando. Fino a ieri San Donà era una città in cui i cittadini non avevano speranza ma solo rassegnazione.

Questo per diversi problemi ma in modo particolare per la sicurezza.

Poi le cose sono cambiate

Tutto è iniziato con il Convegno sulla Sicurezza al Forte 48 organizzato da ” Il Ponte”  venerdì 7 marzo.

Subito a conclusione di tale convegno in cui presentai il video dei ladri che svaligiarono casa mia  scrissi su questo sito

”  l’idea di fare questo convegno è nata quando proprio il giorno in cui organizzammo il convegno sulla Sanità i ladri mi svaligiarono la casa. Ma poi si decise di farlo a marzo perchè fui colpito dal clamore dei cittadini intorno al caso di Alem Saidy, il ragazzo picchiato un mese fa.

Quando pubblicai l’articolo sulla sicurezza e sul pestaggio del ragazzo afgano su questo sito avemmo migliaia di lettori, anche 7000 in un giorno. Questo era un segnale che la gente aveva paura e che la microcriminalità era imperante anche a Sa Donà.

D’altra parte nessun segnale veniva dalla Amministrazione.

Quante volte abbiamo parlato elle piste ciclopedonali ? Quante volte il Consigliere Fingolo delal Lista Civica Noi per San Donà ha chiesto un cosiglio straordinario sulla sicurezza  o quante volte ha portato alla attenzione del consiglio con interrogazioni e con mozione sulla pericolosità delle pieste ciclopedonali ?

Dalla Amministrazione non è arrivato nessun passo

Io sono amico di Leo Oliviero. E’ un medico e lo sento spesso. Da un punto politico ci sentiamo. Non come esponente partitico ma politico.  Sulla sicurezza la pensa come me . Ma deve stare al governo e nemmeno lui che ha sempre tuonato nella passata amministrazione su come far funzionare  la legge ha fatto qualcosa

Non è lui l’Assessore alla Sicurezza ?

Non era lui a dovere intervenire ?

Non era lui dovere  fare un convegno pubblico  per dire cosa era bene fare e sentire i problemi e vedere assieme alle forze dell’ordine e assieme ai magistrati cosa si poteva fare  e cosa consigliare ai cittadini ?

Quante volte ho detto anche a Leo Oliviero che non costava tanto mettere uno specchio  all’angolo dell’Ospedale nella curva della Pista Ciclopedonale vicino al laboratorio analisi  dove sempre avvengano piccoli incidenti ?

Fatto qualche cosa ?

E allora se i politici non fanno nulla noi abbiamo cercato di fare qualcosa. ”

 

 

 

Ma tutto rimase lettera morta
E allora avanti  !
E noi non ci siamo fermati ..e cosa abbiamo fatto ‘

E allora proviamo a fare qualcosa noi , Nel nostro piccolo e con le poche risorse ma con l’aiuto spero di molti

Ci siamo incontrati con Jesolo+Sicura nella persona di Nicola Manente e abbiamo trovato un accordo per una sinergia.  abbiamo aperto  una pagina simile alla loro con il Nome di San Donà+Sicura su FB

Il prossimo comandante della Polizia Municipale che dovrebbe unire Jesolo e San Donà si è detto disponibile a lavorare come a Jesolo controllando e mettendosi a disposizione in maniera pratica con tutti quelli che vogliono vivere in serenità e con il sorriso.

Bisognava vedere però se  la amministrazione ci dava  una mano

Bisogna capire che i cittadini si trovano in stato di necessità e devono anche capire che devono aiutare anche loro. E’ come per la Sanità. I tagli ci sono e sono importanti. E allora noi vediamo in aiuto cercando di facilitare il cittadino con prezzi possibili. Noi della Casa di Cura lo abbiamo già fatto con accordi con la Confesercenti e presto con la Confcommercio .

Lo stesso sarà con la Sicuerezza. I cittadino devono capire che lo Stato non ha soldi per tutto e un aiuto lo deve dare anche lui.

Eravamo stati contattati al Convegno dai Rangers, uno dei gruppo di sicurezza privati più grandi in Italia.

Abbiamo deciso di vedere se riuscivamo a fare sinergia non solo con I Rangers ma con tutte le forze delle pattuglie che girano di notte per la città e le frazioni

Io credo che alla fine tutto questo lavoro se trova la collaborazione dei cittadini e delle associazioni di categoria porterà i suoi frutti

E dopo aver fondato la pagina di San Donà+Sicura

Ci siamo riuniti nella pagina . Ci siamo dati 8 amministratori ed abbiamo cercato di vedere di trovare la adesione dei cittadini, la loro collaborazione e vedere come fare partecipare la Amministrazione.

Il 2 aprile abbiamo fondato la pagina intereattiva e già il giorno 8 aprile scrivevamo

 

“Siamo passati nelle ultime 24 ore da 170 ” mi piace” a 240 ” mi piace” e la lettura dei post che era ieri sera di 150 lettori per articolo, a questa ora di oggi siamo arrivati a 570 lettori di qualche articolo e certamente ora della fine giornata arriviamo a 600 visoni.

Si vede che la gente ha capito che bisogna informarsi e bisogna collaborare

Abbiamo smosso le acque e anche la Amministrazione se ne è accorta

In un articolo del Gazzettino di quel giorno  il Vicesindaco in sostanza dice quello che noi dicevamo da più di un mese ” Bisogna che i cittadini collaborino con le forse dell’ordine segnalando ogni problema di pericolo, ogni violenza, ogni abusivo eccc con segnalazioni in modo da ridurre questi fenomeni . E si riferiva ai mendicanti pericolosi o in ogni ai mendicanti che molestano.

Sostanzialmente quello che noi stiamo facendo e quello che i cittadini hanno cominciato a fare in questi giorni.

La collaborazione è iniziata e aumenterà

Se ne è accorta anche la Amministrazione che si deve porre uno stop ai pericoli, agli abusivi  ai mendicanti che opprimono gli anziani e i deboli e le donne con bambini

Ma la Amministrazione se ne accorgeva ma in pratica non si faceva nulla. Nemmeno uno specchio come promesso.

Presentammo la pagina alla teelvisione

E il successo aumentava

ma la Amministrazione taceva

Allora il giorno 5 maggio chiedemmo un appuntamento al Vicesindaco Leo Oliviero per portare le nostre proposte : Gentilmente venimmo ricevuti il giorno successivo martedì  6 maggio alle ore 13. Eravamo in 5 persone  e decise a dare le nostre richieste ed ad ottenere risposte

Fummo ascoltati e ci furono promesse.

Portammo a Leo Oliviero copia del Protocollo ” Mille Occhi sulla Città” che lui e la Amministrazione non conoscevano.  Un dirigente dei Rangers spiego il protocollo e il progetto che intendevamo portare avanti. Ci promise che lo avrebbe caldeggiato in Giunta. Ci promise che si poteva fare  e aderire e doveva verificare non conoscendo il Progetto.  Ci promise che il giorno successivo alle ore 14 ci saremmo trovati con il Vicecomandante Finotto e lui stesso all’Ospedale per vedere come mettere il tanto atteso specchio all’angolo. E così fu e ci venne detto che lo specchi ci sarebbe stato.

Venen deciso che ogni compagnia di guardie giurate private avrebbe partecipato ad un bando in cui le guardie giurate avrebbero fatto la guardia ai siti comunali a costo zero e che i cittadini avrebbero deciso o meno se aderire ad un servizio privato che sarebbe stato in collaborazione con le forze dell’ordine

Il lunedì successivo sentimmo Leo e ci disse che la giunta faceva difficoltà ad recepire il progetto. Noi eravamo decisi e decidemmo di fare una conferenza stampa per  esporre i progetti che avevamo chiesto alla Ammnistrazione.

Dopo poche ore il Vicesindaco ci telefonò dicendo che la Giunta aveva approvato e che il progetto andava avanti in tutto. Chiese di non dare la notizia alla stampa perchè era meglio darla assieme in una conferenza stampa in modo che la Amministrazione ne venisse furori bene come se il progetto fosse stato fatto assieme.

Noi accettammo  e non venen detto nulla alla stampa salvo notizie fra le righe sulla pagina in FB.

E oggi mi viene dato un comunicato stampa in cui si dice che la Amministrazione ha deciso, che la Amministrazione fa , che tutti assieme in giunta hanno deciso e che la Amministrazione continua a lavorare per la sicurezza dei cittadini.

E allora abbiamo voluto pubblicare il comunicato stampa e dire la verità

SE non ci fossimo stati noi di San Donà+Sicura niente sarebbe stato fatto anche perché la Amministrazione per loro am missione non conosceva nemmeno il Protocollo !

Alla fine è stato un loro autogol  in quanto la gente ha capito che siamo stati noi a fare la proposta e ad avere la idea del progetto e questo fatto ha dato una grossa visibilità alla pagina di San Donà+Sicura ed ora siamo più forti.

Possiamo dire che ora nulla si fa se i cittadini e noi non siamo ascoltati !

 

 

 

Il Video dei ladri e la Pagina San Donà +Sicura: e ora vediamo le forze dell’Ordine !

 

 

 

 

 

 

 

 

Due mesi fa abbiamo fatto un Convegno sulla Sicurezza. Bene. Ne hanno parlato in molti.

In quel convegno abbiamo dato un esempio di collaborazione tra i cittadini e i cittadini e tra i cittadini e le forze dell’ordine, tra i cittadini e la Amministrazione . In quel convegno infatti abbiamo reso pubblico il video die ladri in azione mentre entravano nella abitazione.

Non lo abbiamo certo fatto per prendere i ladri,; non lo abbiamo fatto certamente per recuperare la refurtiva.

Lo abbiamo per dare un esempio di coraggio, per dare un esempio che tutti devono collaborare. Lo abbiamo fatto per dare voce  a chi sostiene che i cittadini devono difendersi spesso da soli e che devono trovare tra di loro la forza di reagire e pensare a come difendersi nel caso che le istituzioni siano latitanti.

Avete letto ieri come la signora Lucia Camatta con altre 7 donne sia stata dal Vicesindaco in ottobre esponendo i problemi circa la sicurezza ed aveva avuto promesse ( ricordate che entro il 31 dicembre i vigili sarebbero stati armati). Avete letto come il 4 aprile la Lucia Camatta era stata ricevuta ancora dal Vicesindaco e aveva constatato che nulla era stato fatto.

Intanto il 2 aprile noi del ” Il Ponte” abbiamo fondato la pagina ” San Donà+Sicura”

La pagina è stato un successo. I giornali se ne sono accorti come la stampa ma anche la televisione.

Il Gazzettino in primis e poi altri giornali e la televisione e non sola nostra PiaveTV ma anche altre hanno trasmesso e messo online il video dei ladri in azione. E molti , moltissimi lo hanno visto

E i cittadini hanno cominciato a capire che devono aiutarsi tra loro e molti si son fatti vivi sulla pagina web dando consigli e segnalando problemi. E’ stato un successo. Il vero successo è stata la collaborazione della gente

La stessa Amministrazione se ne occupata dicendo che avrebbe fatto qualcosa …e forse lo farà

Intanto il video ha dato i primi risultati concreti

Un cittadino mi ha telefonato dicendo che aveva riconosciuto uno dei due ladri ripresi dal filmato.

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Ma non solo il cittadino di cui non faccio il nome si è recato ai Carabinieri per dire quello che sa. E cioè che il presunto ladro  è un albanese che frequenta determinati posti , come Via del Campanile e un bar del centro, quello in Via Eraclea, ha spiegato bene chi sono e dove hanno la residenza e dove hanno la domiciliazione. Tali soggetti sono già noti alle forze dell’ordine  per latri fatti.

Ora i Carabinieri sanno chi sono, in quanto sono schedati, hanno il filmato che io ho dato loro il giorno stesso del furto. Ora i carabinieri dovranno fare i confronti e vedere se sono loro . Certamente il problema risolve forse poco. I ladri potranno essere identificati, magari presi, magari ci sarà la denuncia, ma come abbiamo appreso durante il Convegno sulla Sicurezza dal Procuratore Delpino , dopo poche ore saranno liberi come sempre e potranno fare quello che vorranno.

Vediamo cosa succedde

Certamente un fatto importante è successo !

Un cittadino si è mosso ed ha avuto corraggio. Un cittadino ha collaborato, un cittadino aiuta un altro cittadino ma un cittadino aiuta gli altri: e questo è un dato positivo

Siamo sulla strada buona. Ora la parola ai Carabinieri, alla Amministrazione , all’Ass. alla sicurezza che poi è anche Vicesindaco Leo Oliviero.

Noi andremmo avanti !

 

 

 

Problema di sicurezza, ma il Comune sembra non voglia decidere: quello che non avete letto da nessuna parte!

La Sicurezza ha ora un posto rilevante sui giornali. La pagina FB San Donà+Sicura sta spopolando. Sono migliaia le persone che leggono i post. Sono decine le persone che mandano segnalazioni, sono decine le persone che commentano. Ma ci sono anche persone che criticano e fanno proposte e suggeriscono soluzioni ai vari problemi della sicurezza.

Il video che abbiamo messo online dei ladri in azione a San Donà quando hanno svaligiato una casa è stato messo su YouTube con migliaia di visioni e poi è stato messo online su vari giornali del Veneto e non solo. Lo si è visto su alcune televisioni regionali sia collegate a PiaveTV ma anche indipendenti.

Tutto questo ha smosso anche la Amministrazione che ora si è vista fare dei comunicati, ricevere dei cittadini, dare delle risposte.

Ma..

Ma.. risultati fino adesso sono pochi

Oggi è apparso un articolo sul Gazzettino9che sostanzialmente riportava l’azione di alcune signore di San Donà verso la Amministrazione.

Queste donne erano state dal Vicesindaco Leo Oliviero  nell’ottobre 2013  facendo presente alcune problematiche e proponendo delle soluzioni.

Non avendo visto nessuna soluzione ai problemi che avevano posto sono tornati lunedì scorso dal Vicesindaco per sapere come mai nulla era stato fatto. Hanno riportato , come si legge sull’articolo, le problematiche già portate in ottobre  e in modo particolare hanno sollevato il problema dei vigili. Vigili che non si vedono, vigili che non sono armati e che sono impotenti. Hanno poi fatto presente  che il Nuovo Comandante Vanin potrebbe essere poco presente a San Donà , dovendo lavorare molto d’estate a Jesolo. Le donne hanno poi chiesto più attenzione e sicurezza nei parchi .

Il Vicesindaco  Leo Oliviero ha promesso, ha spiegato ma non ha convinto le donne.

La Lucia Camatta aveva scritto sula pagina di San Donà+Sicura alcuni commenti e poi mi ha mandato tutte la sua relazione su come si è svolto l’inconto di ottobre con il vicesindaco e poi le conclusioni e il commento.

Noi pubblichiamo integralmente questi documenti per poter dare modo a tutti i cittadini di sapere come sono andate esattamente le cose.

Noi ci limitiamo a riportare i documenti ricevuti e mettiamo solo alcuni commenti personali

 

Dapprima riportiamo il resoconto di perché la Lucia Camatta e le altre signore sono andata dalla Amministrazione ne mese di ottobre e ci cosa hanno parlato, che problemi hanno esposto

 

1) Primo documento di Lucia Camatta

Dopo gli ultimi episodi di violenza usati contro un diversamente abile, dipendente Asl, e una  ragazza fatta oggetto di violenza dietro il supermercato Eurospin, ho raccolto i malumori, in rete, di alcune amiche le quali mi hanno chiesto di prendere un appuntamento con l’Assessore Leo,per parlare della sicurezza di San Donà.

Detto fatto: 14 ottobre alle 1030

Ho chiesto al dr.Leo cosa sta facendo l’amministrazione per salvaguardare tale diritto dei cittadini.

L’assessore, con il Sindaco sono stati ricevuti un paio di settimane fa dal Prefetto, presente il Questore, la Provincia, le Forze dell’Ordine (di ciò, se non ricordo male, è stato dato spazio anche sulla stampa).

La richiesta della ns. amministrazione è stata quella di avere almeno una pattuglia per sorvegliare il territorio. La risposta non è stata delle più esaustive in quanto, essendo state rilevate n. 50 denunce in meno nel periodo 1 gennaio/31 luglio 2012, rispetto l’anno precedente, non viene ravvisata tale urgenza.

Sta di fatto che l’urgenza a San Donà c’è: ne è consapevole anche l’assessore c he ci informa che entro il 31 dicembre pv, attraverso una delibera, verranno armati i vigili di San Donà, nel rispetto di quanto promesso in campagna elettorale. Anche il Sindaco è d’accordo(forse un po’ meno certi consiglieri dello zoccolo duro). Se ciò non avvenisse, lascio questa poltrona, ha detto.

A gennaio pv verrà convocata la conferenza dei sindaci(programma strade sicure) I vigili, ad esempio, di Eraclea, a rotazione, controlleranno il territorio 24 su 24.

Potrebbero esser utilizzati anche i vigili di Jesolo che durante la stagione invernale risultano in esubero.

C’è stato un incontro col sindaco di Portogruaro: i soldati, circa 800, che stazionano nella caserma, potrebbero esser di supporto alle forze dell’ordine.

Abbiamo, inoltre, fatto notare, l’aumento di gente che bighellona per San Donà: di che cosa vivono? Hanno i documenti in regola? Basta andare in via vizzotto Bar Quintavalle…Dr. Leo ci conferma che i vigili urbani possono chiedere i documenti: allora che lo facciano!

Idem per parchi, mercato, o dietro il duomo dove sistematicamente ci sono due persone. Uno è fisso alla colonnina dei tikets parcheggio in Piazza Rizzo

Vicolo Nuovo: verrà installata a breve telecamera potente 24 su 24.

Abbiamo proposto di utilizzare i vigili d’argento per certi servizi di sorveglianza. Mi è sembrato disposto.

Sale gioco: non possono impedire l’apertura ma ci ha assicurato il controllo.

Spaccio dietro il Caffè Letterario: si sono già attivati e continua il controllo: dopo l’ultima retata (stampa di sabato 12 ottobre) chissà che ci sia un lungo periodo di tregua.

In conclusione

Si sa che l’Amminitrazione può fare fino a un certo punto, però, abbiamo ribadito, che si devono far portavoce presso le compenti istituzioni. Di questo sono consapevoli.

Ci siamo lasciati dicendo che li terremo monitotrizzati.

 

Dopo questo incontro vi sono stati diversi episodi  che hanno sollevato clamore. Il ragazzo Alem Saidy che è stato brutalmente pestato con fratture e intervento chirurgico in Ospedale, i furti e rapine che sono state continue e il furto nella casa del Dr Madeyski aveva destato clamore. Successivamente all’inizio dell’anno e vi è stato il Convegno sulla Sicurezza  che ha smosso la opinione. Durante il Convegno è stato reso noto il video dei ladri in azione  e successivamente il video è stato messo online e quindi pubblicato su vari giornali e trasmesso su varie televisioni regionali.

Ma tutto è rimasto invariato.

La sicurezza in Città e frazioni non è cambiata.

Il Ponte ha organizzato grazie alla collaborazione di Nicola Manente e Jesolo+Sicura la pagina su FB ” San Donà+Sicura” che in otto giorni è esplosa come persone che partecipano e fanno segnalazioni.

Bene la Lucia Camatta è tornato dopo questi mesi , lunedì scorso a parlare con il Vicesindaco Leo Oliviero per evidenziare i problemi e chiedere cosa è stato fatto.

 

Riportiamo qui il secondo documento della Lucia Camatta

2) Secondo documento di Lucia Camatta su quanto chiesto a Leo Oliviero il 4 aprile.

Sintesi dell’incontro avuto col dr. Leo in data 7 aprile 2014 ore 11.30

 

Abbiamo chiesto all’Amministrazione conto di quanto attuato da ottobre (il 19 avevamo avuto il primo incontro) ad oggi in materia di sicurezza:

Pochissimo praticamente zero!

E’ stata installata telecamera operativa h 24 in Vicolo Nuovo che non ha dato(parole di Leo) dei buoni risultati. In effetti i primi tempi è servita ora, probabilmente i malavitosi operano di nascosto la telecamera.

Vigili armati, altro nodo cruciale: si va per le lunghe. Si sta riorganizzando la polizia a mezzo di un unico distretto con i comuni del litorale e quelli dell’entroterra. Cavallino non necessita di vigili armati, Eraclea non ora, Noventa si, subito la convenzione per armamento entro estate.

Abbiamo chiesto se  un unico comando di polizia urbana penalizzi san donà favorendo per ovvii motivi jesolo (affluenza estiva): Il dr. Leo garantisce di no: il comando sarà si a jesolo ma il comune capofila sarà San Donà che organizzerà i servizi sul territorio. Praticamente comando unico su due sedi.

In una prima fase i ns.vigili rimarranno a San Donà. Una seconda fase prevede la loro mobilità (superata anche le difficoltà burocratiche per tali spostamenti).

E’ intenzione di questa amministrazione di insistere col Prefetto,attraverso una mozione , per il potenziamento di polizia/carabinieri. Se la maggioranza fosse reticente vedrà un accordo per tale mozione con la minoranza.

Parchi pubblici: c’è la volontà di impiegare “vigili/guardiani” per la sorveglianza. Mah!

Slot machine: c’è il libero mercato: verranno posizionati cartelli all’interno dei locali tipo “il gioco crea dipendenza ecc..” (vedi pacchetti di sigarette) altro non si può fare .

Stazionamento, tipo bar da Quintavalle, di persone h 24 che non fanno nulla: manderà vigili in borghese (una volta attuata la riforma del comando unico vigili) Altro mah!

Conclusioni: La burocrazia, i c.d. tavoli di lavoro la fanno da padrona: intanto noi rimaniamo in balia di chi vive di furti, di accattonaggio. Non siamo più padroni dei nostri parchi/golena; neanche di andar a far la spesa al Centro Piave perché rischi di trovarti l’auto sfregiata . ( Dice il dr.Leo che c’è una squadra di extra comunitari che arriva da Padova, di mattina, per posizionarsi al centro commerciale!)

Ci ha invitato a segnalare qualsiasi atto, situazione strana di cui fossiamo a conoscenza, attraverso segnalazione scritta ed ovviamente firmata. E ,questo atteggiamento dovremo averlo tutti noi cittadini: più denunciamo più c’è la possibilità che qualcosa cambi.

La difficoltà oggettiva c’è.  Riscontriamo però che questa Amministrazione è lenta, soprattutto non prende decisioni.

 

E adesso riportiamo l’ultimo documento della Lucia Camatta

3) Documento di Lucia Camatta con il suo commento su come la Amministrazione si sia mossa in questi mesi e cioè da ottobre ad aprile

 

Dopo il colloquio avuto in data 14 ottobre 2013 col Vice Sindaco di San Donà di Piave, dr. Leo, mi sembra che nulla sia cambiato per  quel che riguarda la sicurezza della nostra città. Anzi, continui, sono gli episodi di delinquenza che si perpetuano nel nostro paese.

Lo scenario  è tale e quale quello di ottobre: forse tendente al peggio.

Controlli, dal nostro osservatorio: zero.

Le nostre strade, i nostri bar pullulano di gente che bivacca.

Avevamo fatto presente al vice sindaco la situazione del bar Quintavalle (uno dei tanti): io passo in modo abituale davanti e questi giovani uomini stranieri stazionano praticamente lì. Ci chiediamo e chiediamo alle forze dell’ordine dove e di che vivono, hanno un lavoro che permetta loro di pagarsi un’abitazione, di fumare, di avere l’auto?

I vigili urbani chiedono loro le generalità e i permessi di soggiorno ecc?

Quando ci rechiamo al Centro Commerciale non vogliamo più esser tediate da queste persone che, se non gli dai qualcosa, rischi di trovarti l’auto strisciata. Vogliamo, ogni tanto fare una retata? E poi, la roba che vendono che provenienza ha?

Anziché mandare due vigili al mercato a misurare gli spazi, uno potrebbe esser utilizzato per altri controlli.

Anche la situazione dei parchi pubblici continua ad esser precaria.

Per la vigilanza dei parchi, avevamo proposto i vigili d’argento(in buone condizioni fisiche e dotati di cellulare). Anche questa proposta non ha avuto seguito..

Vicolo Nuovo? Telecamere funzionano?

Che cosa se ne è fatto dell’armamento della polizia locale? Quanti ancora tavoli di lavoro dobbiamo attendere prima di vederli girare armati per la nostra intristita San Donà ?  Il termine era 31.12.2013!

Ora che i due comandi della Polizia Urbana (Jesolo-San Donà) verranno unificati, questo “matrimonio”  gioverà più a noi o a Jesolo?  Ho la sensazione che durante il periodo estivo, per ovvii motivi, passeremo in secondo ordine e questo sarebbe grave. Non dimentichiamo che durante il mese di agosto di intensificano i furti nella abitazioni.

La gente sandonatese, in questo senso, non è né informata  né tutelata a sufficienza dall’amministrazione. Ne prova il fatto che, proprio in questi giorni, è sorta un’iniziativa de “Il Ponte” (che non è collegato alla politica) per migliorare la sicurezza globale(ladri, rapine, abusivi..ecc).

Slot machine: l’amministrazione ha preso qualche provvedimento?

 

Bene non mi restano commenti da fare. Abbiamo riportato  tutto

Possiamo solo fare alcune precisazioni

A) Il problema dei parchi e del ritrovamento di siringhe è un problema attuale che non ha visto soluzioni. Noi de ” Il Ponte” e “San Donà +Sicura” riporteranno le segnalazioni e le foto di questi fatti. Speriamo che serva !

B) Il problema degli abusivi e dei mendicanti violenti è stato segnalato piu volte ma non si fa nulla. Non sarebbe difficile fare visite periodiche a ore non fisse,; chiedere i documenti. Fermare e sequestrare la merce, dare multe

c)La sicurezza delle strade , dei marciapiedi e delle piste ciclopedonali è rimasto fermo. Non si è fatto nulla. Nemmeno uno specchio dove è necessario onde evitare incidenti è stato messo E sì che è stato fatto presente al Sindaco e all’Assessore competente !

d) Educazione stradale ? Nemmeno per sogno

 

Per ultimo vi riporto i consigli dati da una signora che non vuole essere razzista ma che vuole mostrare come il dare la monetina del carrello non è dare la elemosina ma fare un qualcosa non legale

 

SEI MOTIVI PER NON LASCIARE PIU’ LA MONETINA DEL CARRELLO

Premessa d’obbligo : nulla di tutto ciò che segue è a sfondo razzista.

A chi di voi non è capitato di sentirsi richiedere il carrello all’uscita del supermercato? Oramai è impossibile scampare al nero o al rumeno di turno che ti punta all’ingresso e ti insegue all’uscita. Le tecniche che utilizzano sono le più svariate, l’obiettivo sempre lo stesso : la monetina che hai messo nel carrello. Buon per loro, sono tanti coloro che cedono e credono di aver fatto una buona azione. Altri si arrendono per disperazione e donano un euro oggi per essere lasciati in pace successivamente …perché ogni supermercato ha il suo “acchiappacarrello” di turno e ti saluta all’arrivo come un amico di vecchia data. Oggi voglio darvi SEI BUONI MOTIVI per non lasciare più nemmeno un centesimo ed allo stesso tempo, oltre a non sentirvi a disagio per aver rifiutato, riuscirete a giudicare i fatti con occhio diverso.

PRIMO MOTIVO : Il tizio che vi chiede la monetina guadagna una media di 45 euro al giorno. A fine mese intasca circa 1200 euro puliti ed esentasse. Dunque un vero e proprio lavoro nero …che all’italiano non è permesso. E vi assicuro che gli “incassi” sono maggiori.

SECONDO MOTIVO : Nonostante la crisi di oggi è molto semplice e remunerativo lavorare come “acchiappacarrelli” ma l’italiano, anche volendo, non potrebbe farlo per due semplici ragioni : la prima è che il ”mercato del carrello” è oramai un vero e proprio racket gestito da gruppi di extracomunitari organizzati (che creano notevoli problemi anche agli esercenti), la seconda è che l’italiano che lavora in nero rischia di essere colpito dallo stesso Stato che non fa nulla per arginare questo fenomeno.

TERZO MOTIVO : Il ricavato di questa attività illegale è in buona percentuale inviato all’estero. Semplice fare due conti per capire quanto denaro fugge dall’economia italiana, tutto denaro che altrimenti sarebbe stato reinvestito nel mercato nostrano. Provate a fare un calcolo e vedrete che la cifra mensile sarà nell’ordine di milioni di euro.

QUARTO MOTIVO : Abbiamo visto come questa attività possa considerarsi un vero e proprio lavoro… nero. Tutti coloro che sono preposti a far rispettare le regole e le leggi lo sanno ma non fanno nulla.e probabilmente è lo stesso Stato che li mette nelle condizioni di non per poter operare. Dunque possiamo stabilire che abbiamo a che fare con una vera e propria evasione fiscale legalizzata.

QUINTO MOTIVO : Probabilmente coloro ai quali date la monetina già usufruiscono di una diaria giornaliera per l’accoglienza degli immigrati che voi già state pagando con le vostre tasse.

SESTO MOTIVO : Se lasciate la monetina diventate complici di uno Stato che non ha più la capacità di tutelare te che sei un cittadino onesto. Gli stessi motivi qui elencati sono validi per tutte le forme di “falsa elemosina” o di “tentata vendita” che oramai ci circondano.

Se siete tra i fortunati che hanno la possibilità di donare un euro (o qualcosa più) fate donazioni a favore di enti riconosciuti che operano in Italia ed all’estero, e tramite loro aiuterete davvero i malati, i bambini, le popolazioni colpite da disastri ambientali e tutti coloro che sono in difficoltà senza distinzione di razza o religione. Solo in questo modo potrete pensare di aver fatto davvero una buona azione.

 

 

 

Abbiamo smosso qualche cosa. Anche il Vicesindaco Leo Oliviero dice: Cittadini aiutate la Città

 

Abbiamo smosso qualche cosa. Noi del ” Il Ponte” siamo andati a testa bassa nel nostro progetto che pensa alla sicurezza della Città e non solo. Noi pensiamo alal sicurezza della Città ma anche di tutte le frazioni e forse anche dei comuni vicini. Noi pensaimo alal sicurezza dei cittadini.

Sembrava che ci fosse stata una polemica con l’Amministrazione, con il Vicesindaco  in quanto non avevamo invitato come relatori il Sindaco o gli Assessori al Convegno sulla Sicurezza di un mese fa. Ma noi del Il Ponte non siamo legati a nessun carro partitico ma badiamo alla politica in quanto tal ( cioè alla poles, alla gente , ai cittadini)

E siamo andati avanti. Dopo il Convegno siamo andati avanti sulla pagina di FN ” Il Ponte” e abbiamo ricevuto più di 1300 adesioni

Al convegno abbiamo conosciuto e preso contatti con Nicola Manente di Jesolo+Sicura e di Claudio Vanin, prossimo Comandate unico di Jesolo e San Donà. Si sono dimostrati disponibili ad una piena collaborazione.

Abbiamo sul loro esempio e con la loro collaborazione creato la pagina di San Donà +Sicura che metteva sul piano superiore il cittadino che ha voglia di collaborare con gli altri e con la istituzione ( Amministrazione e le varie forze dell’ordine)

La pagina di Sa Donà + Sicura sta funzionando egregiamente. La gente mette il ” mi piace” , gradisce la pagina , legge tutti i posti sempre di piu.

Se ieri vi è stato un netto aumento dopo l’articolo sul Gazzettino e la messa on line del video del furto, oggi è proseguita la corsa a mettere il ” mi piace” e a postare segnalazioni. I posto sono sempre più letti.

Siamo passati nelle ultime 24 ore da 170 ” mi piace” a 240 ” mi piace” e la lettura dei post che era ieri sera di 150 lettori per articolo, a questa ora di oggi siamo arrivati a 570 lettori di qualche articolo e certamente ora della fine giornata arriviamo a 600 visoni.

Si vede che la gente ha capito che bisogna informarsi e bisogna collaborare

Abbiamo smosso le acque e anche la Amministrazione se ne è accorta

Potete vedere allora l’articolo del Gazzettino che ho messo all’inizio dell’articolo

In questo articolo il Vicesindaco in sostanza dice quello che noi diciamo da più di un mese ” Bisogna che i cittadini collaborino con le forse dell’ordine segnalando ogni problema di pericolo, ogni violenza, ogni abusivo eccc con segnalazioni in modo da ridurre questi fenomeni . E si riferiva ai mendicanti pericolosi o in ogni ai mendicanti che molestano.

Sostanzialmente quello che noi stiamo facendo e quello che i cittadini hanno cominciato a fare in questi giorni.

La collaborazione è iniziata e aumenterà

Se ne è accorta anche la Amministrazione che si deve porre uno stop ai pericoli, agli abusivi  ai mendicanti che opprimono gli anziani e i deboli e le donne con bambini

Il dare poi la monetina e il carrello per tenere la moneta è una prassi illegale e vi riporto qui sotto le motivazioni che ho trovato presso Linda Taylor e lo riporto integralmente perchè deve fare riflettere

SEI MOTIVI PER NON LASCIARE PIU’ LA MONETINA DEL CARRELLO

Premessa d’obbligo : nulla di tutto ciò che segue è a sfondo razzista.

A chi di voi non è capitato di sentirsi richiedere il carrello all’uscita del supermercato? Oramai è impossibile scampare al nero o al rumeno di turno che ti punta all’ingresso e ti insegue all’uscita. Le tecniche che utilizzano sono le più svariate, l’obiettivo sempre lo stesso : la monetina che hai messo nel carrello. Buon per loro, sono tanti coloro che cedono e credono di aver fatto una buona azione. Altri si arrendono per disperazione e donano un euro oggi per essere lasciati in pace successivamente …perché ogni supermercato ha il suo “acchiappacarrello” di turno e ti saluta all’arrivo come un amico di vecchia data. Oggi voglio darvi SEI BUONI MOTIVI per non lasciare più nemmeno un centesimo ed allo stesso tempo, oltre a non sentirvi a disagio per aver rifiutato, riuscirete a giudicare i fatti con occhio diverso.

PRIMO MOTIVO : Il tizio che vi chiede la monetina guadagna una media di 45 euro al giorno. A fine mese intasca circa 1200 euro puliti ed esentasse. Dunque un vero e proprio lavoro nero …che all’italiano non è permesso. E vi assicuro che gli “incassi” sono maggiori.

SECONDO MOTIVO : Nonostante la crisi di oggi è molto semplice e remunerativo lavorare come “acchiappacarrelli” ma l’italiano, anche volendo, non potrebbe farlo per due semplici ragioni : la prima è che il ”mercato del carrello” è oramai un vero e proprio racket gestito da gruppi di extracomunitari organizzati (che creano notevoli problemi anche agli esercenti), la seconda è che l’italiano che lavora in nero rischia di essere colpito dallo stesso Stato che non fa nulla per arginare questo fenomeno.

TERZO MOTIVO : Il ricavato di questa attività illegale è in buona percentuale inviato all’estero. Semplice fare due conti per capire quanto denaro fugge dall’economia italiana, tutto denaro che altrimenti sarebbe stato reinvestito nel mercato nostrano. Provate a fare un calcolo e vedrete che la cifra mensile sarà nell’ordine di milioni di euro.

QUARTO MOTIVO : Abbiamo visto come questa attività possa considerarsi un vero e proprio lavoro… nero. Tutti coloro che sono preposti a far rispettare le regole e le leggi lo sanno ma non fanno nulla.e probabilmente è lo stesso Stato che li mette nelle condizioni di non per poter operare. Dunque possiamo stabilire che abbiamo a che fare con una vera e propria evasione fiscale legalizzata.

QUINTO MOTIVO : Probabilmente coloro ai quali date la monetina già usufruiscono di una diaria giornaliera per l’accoglienza degli immigrati che voi già state pagando con le vostre tasse.

SESTO MOTIVO : Se lasciate la monetina diventate complici di uno Stato che non ha più la capacità di tutelare te che sei un cittadino onesto. Gli stessi motivi qui elencati sono validi per tutte le forme di “falsa elemosina” o di “tentata vendita” che oramai ci circondano.

Se siete tra i fortunati che hanno la possibilità di donare un euro (o qualcosa più) fate donazioni a favore di enti riconosciuti che operano in Italia ed all’estero, e tramite loro aiuterete davvero i malati, i bambini, le popolazioni colpite da disastri ambientali e tutti coloro che sono in difficoltà senza distinzione di razza o religione. Solo in questo modo potrete pensare di aver fatto davvero una buona azione.”

Dove non siamo d’accordo con il Vicesindaco Leo Oliviero è dove afferma che la colpa è del fatto che i vigili sono solo 27 e sono pochi per pattugliare tutti i possibili luoghi dove tale fenomeno di abusivismo avviene.

Certamente i vigili sono sempre pochi, e più sono e meglio è  ma il problema nasce che i vigili non li vediamo mai in giro.

Se togliamo i vigili che stanno al comando di polizia e fanno i loro turni di servizio  e se vediamo quanto rimangano e anche loro fanno il loro turno di servizio allora ci accorgiamo quale sia il motivo che non se ne vedono girare per i vari posti.

Io credo che basterebbe che una pattuglia girasse 24 ore a giorno notte puntando ogni qualche giorno ai posti maggiormente frequentati e pericolosi. Se agiscono e si fanno vedere e chiedono i documenti e mettono le multe e portano le persone non regolari al comando e lo fanno in maniera sistematica si vedrà allora una diminuzione degli abusivi

Ma io non vedo quasi mai nessuno. Alla mattina e al pomeriggio quando vado e torno dal lavoro in bicicletta non vedo mai nessun vigile che ferma i ragazzi che in maniera maleducata e incivile e pericolosa disturbano il passaggio  di bicicletta e pedoni.

Perchè?

Se un vigile ogni giorno per una settimana stesse nei vali in presso di qualsiasi scuola e fermasse i ragazzi che disturbano il traffico e si fanno dare le generalità e vanno a parlare con i genitori , si vedrà nel giuro di un mese come la situazione possa cambiare. Ma non si vede nessuno

Riporto a tal proposito una segnalazione di oggi di una signora del posto ” Vorrei segnalare la difficile viabilità che avviene in Via Sabbioni il mattino intorno le ore 7,45 – 8,00 in corrispondenza dell’arrivo dei treni con studenti che si avviano verso gli istituti superiori.
Questi camminano appaiati nel senso di marcia dei veicoli, non curanti anche del passaggio del bus che a volte deve rimanere dietro di loro per non scontrarsi con i mezzi che sopraggiungono dal lato opposto.
Oltre a rendere impossibile il cammino per coloro che nel verso giusto vanno a prendere il treno”

Ecco di cosa si lamentano i cittadini. Ma i vigili saranno pochi ma nessuno si vede in giro.

Avete visto un vigile a San Donà multare una persona che che guida parlando con il cellulare e magari nello stesso momento con l’atra mano sta fumandoi una sigaretta ?

Io no, mai !

Ecco in casa Leo Oliviero sbaglia o meglio ecco cosa non fa: deve fare sì che la polizia urbano si muova e esca dagli uffici e giri e agisca. Solo così i cittadini si sentiranno sicuri

Questo è quello che i cittadini chiedono continuamente

 

 

 

 

 

 

 

 

Mendicanti che molestano e infastidiscono ma spesso violenti

Questa pagina postata su San Donà+Sicura ha avuto nel giro di 24 ore più di 500 visitatori che hanno dato su FB o per mail i loro commenti

Una signora scrive:o ogni volta segnalo all’ufficio informazioni della SME pare che abbiano un guardiano che li “fa calmare” perché davvero sono sempre più aggressivi anche verbalmente.

Ma il commento che più colpisce è: ma comunque le forse dell’ordine non ci sono mai.

E’ anche vero che diverse persone mi hanno scritto o detto che a volte arrivano i vigili ma non succede nulla. I mendicanti scappano all’interno della SMe o del Centro Commerciale e tutto si ferma . Poi i vigili vanno via e tutto torna come prima.

Nello spazio davanti alla SME e fuori dal parcheggio del Centro Commerciale stazionano decine di mendicanti , se possiamo chiamarli così. Ma non solo al Centro Commerciale . Lo stesso fenomeno anche se ridotto ma solo per problemi di spazi lo troviamo all’ingresso del cimitero, al di fuori dei supermercati tipo LIDT o Winner o Eurospin ma anche fuori al parcheggio dell’Ospedale di San Donà e a quello di Portogruaro.

Episodi di mendicanti molesti, insistenti specie con le donne con bambini o con anziani sono normali.

Le violenze sono rare

Mesi fa aveva fatto notizia la vigilessa picchiata nel parcheggio dell’Ospedale di Portogruaro ma poi finì tutto li.

D’algtra parte rimane il fatto che molti mi hanno segnalato specie a voce: ma poi se li prendono e li identificano o li portano in caserma , poi vengono messi in libertà subito. La denunzia non ha seguito.

L’episodio che il Gazzettino ha segnalato va bene ma poi …..

E’ vero anche che il Centro Commerciale le ha provate tutte: dal non mettere le mote per avere i carrelli, al gettone da comperare, dalla guardie di sorveglianza , ma nulla è valso

Fino a che la polizia locale non faccia una opera sistematica d presenza e di controllo credo che il problema non si risolverà

Giorni fa ho provato ad intervistare un mendicante che vedo sistematicamente fuori dalla chiesa di San PIOX, dal supermercato LIDT, dal supermercato EUROSPIN e fuori dall’Ospedale di San Donà. Lo conosco bene in quanto lo vedo sempre ora in un posto ora in un altro. E a volte in un posto e a volte vi è una donna e spesso sono assieme.

La tattica è sempre la stessa. Fuori dalla chiesa alla uscita della S. Messa chiedono qualcosa per mangiare e lamentandosi che hanno fame. Lo stesso fuori dall’Ospedale. Mentre all’eterno dei Supermercati chiedono di la moneta che era stata messa nel carrello. Sono sia lui che la donna insistenti anche se all’inizio cercano di aiutare le persone anziane a portare il carrello e a depositare le borsette in macchina. Ma diventano poi molesti anche se questi sono pacifici se non le viene dato nulla. Ma è difficile per una persona anziana o per una donna con dei bambini riportare il carrelli indietro e riprendere la monetina.

E’ vero che sono un euro o due euro e si possono dare ma non tutti possono e poi ognuno può dare un obolo a chi vuole ma non piace darlo a chi lo chiede e quasi lo pretendente

Dicevo che ho intervistato questo mendicante, ovvero ho cercato di intervistarlo. Non era una intervista ; era un tentativo di capire perché fa sistematicamente questo lavoro

Ero furoi dall’Europsin e non vi era gente per cui lui non era occupato al momento con nessuno

Gli ho chiesto da dove venisse ma non mi ha risposto. Gli ho detto che lo vedo nei vari posti e che tutti i giorni è in giro a chiedere il soldo . Mi ha risposto che non era vero ma gli ho citato tutti i posti  dove si trova ogni giorno. Gli ho detto che se era lui era sua moglie. Mi ha risposto che tutti gli dicono così ma non è sua moglie ma una donna che non conosce. Ma vanno poi via alla sera assieme e quindi sicuramente almeno si conoscono.

Ho cercato di chiedergli ancora da dove venisse  e dove abitava ma infastidito è andato verso il muretto. Poi è giunta una signora con due bambini e lui la ha seguita e ho visto che la aiutata a mettere le borsette dal carrello all’interno della macchina e poi la signora gli ha lasciato il carrello che lui ha riportato al supermercato intascando la monetina.,

Con la signora è stato gentile ma come poteva la signora con due bambini andare a riportare il carrello indietro e riavere la moneta ? Era impossibile con i bambini e quindi è stata costretta ad una elemosina magari non voluta

Questi mendicanti in genere sono dell’Est ma ve ne sono molti di colore specie al Centro Commerciale che cercano di vendere oggettivi inutile ma che possono stimolare e farsi dare qualcosa . Il fatto che poi possano essere mossi da qualcuno che sta più in alto come nel caso delle prostitute che sono sfruttate e poco rimane in tasca loro è un altro problema.

Io spero tanto che la Amministrazione Comunale e che i Vigili o Polizia locale possano e debbano fare qualcosa per la sicurezza di tutti

 

 

 

 

La sicurezza a San Donà di Piave: oggi ne è fatto le spese Alem Saidy un ragazzino cresciuto nell’Afghanistan

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ennesimo di caos, di mancanza di sicurezza per i cittadini a San Donà di Piave

Oggi non parliamo dei furti nelle abitazioni che continuano come se nulla fosse. D’altra parte i carabinieri , mi hanno detto, si sentono impotenti in quanto se vengono presi , dopo una notte, tornano subito in libertà.

Attualmente non abbiamo certezza di nulla

Oggi voglio segnalare un caso pecrhè colpisce tutti noi. Non perchè è una persona che ha sofferto in passato, non perchè si tratta di un uomo o di un giovane e non della donna di turno, ma perchè dimostra come la sicurezza è sempre meno

Si tratta di una aggressione ad un ragazzo di cui metterò una breve storia e che ho conosciuto di persona ed ho potuto valutare la sua bontà e il suo stile di vita. Non si tratta di un regolamento di conti come qualcuno può immaginare leggendo i giornali. Non si tratta di contrasti fra clandestini . No qui si tratta di una aggressione come succedono spesso in Italia ma oggi è successo a San Donà

Breve storia di Alem

Alem Saidy è un ragazzino cresciuto nell’Afghanistan devastato da più trent’anni di guerre. L’ambiente tragico in cui vive lo trascina, già nell’età scolare, ad apprendere da un lato l’uso del kalashnikov e dall’altro il mestiere di falegname. Viene a conoscere il potere devastante delle mine durante i giochi infantili. Affronta il distacco dai famigliari con l’espatrio a Teheran, a dodici anni, e a Dubai, a quindici, per lavorare ed aiutare i genitori profughi a Peshawar, in Pakistan. Si dedica con entusiasmo all’infantile gioco degli aquiloni e ai passatempi dei grandi (lotte di animali) o degli sport nazionali (buzkashi o il volo delle colombe). Come gli suggerisce il carattere, assiste vecchi e malati bisognosi. Dalla convinzione di normalità della sua vita in Afghanistan passa gradualmente alla presa di coscienza della tragicità e crudeltà degli avvenimenti che caratterizzano il suo Paese. Il grande desiderio di libertà e pace lo trascina in balia di vari ‘mercanti d’uomini’, con peripezie da film di avventure attraverso monti desolati, mari pericolosi, prigionie ed evasioni. E alla fine, dopo un viaggio sconvolgente in un carro-frigo colmo di arance, trova la libertà e la pace.

Alem, ora diciottenne, dice «… il mio viaggio è stato indispensabile per condurmi fortunatamente fino alla vita».

Il su viaggio è stato raccontato in un libro che consiglio a tutti e recensito da giornali e Famiglia Cristiana

Lui è stato adottato da una famiglia dedita al volontariato e che tutti conoscono e stimano ma della quale non faccio il nome per non coinvolgerla

A San Donà è stato attivo con la San Vincenzo, nell’assistenza ai poveri, agli anziani della Casa di Riposo e nel volontariato ospedaliero. Ha frequentato l’Oratorio Don Bosco, amato e stimato da tutti.

Alem l’anno scorso lavorava alla 3B e per aver difeso degli operai di colore dagli abusi e prepotenze di un albanese è stato licenziato!Ha lavorato con rara capacità per quattro anni in un’industria del trevigiano ed attualmente lavora in uno scatolificio, con piena soddisfazione dei suoi datori di lavoro.

Cosa è sucesso ad Alem ?

Disavventura di ieri pomeriggio, sabato 25 c.m.

Era da solo sul marciapiede all’altezza del bar ‘Al teatro’ (Via Ancillotto) e si stava dirigendo verso la Chiesa.

Si è sentito battere sulla spalla, si è girato per vedere chi fosse ed è stato immediatamente colpito al volto e in testa da violenti pugni, tirati con l’utilizzo di un tirapugni di ferro.

Attorniato da tre (quattro?) persone, forse kosovare, si è divincolato e, benché ferito e sanguinante, ha tentato di rincorrere l’aggressore che si dirigeva verso l’edicola del piazzale delle corriere, senza capire da che parte poi si sia diretto. Si è sentito svenire ed ha chiamato i Carabinieri e qualcuno ha chiamato l’ambulanza, che lo ha portato al Pronto Soccorso prima dell’arrivo della volante.

Ha subito la frattura del setto nasale, un frattura allo zigomo ed una lesione all’occhio destro, la rottura di un dente. Operato in serata  con esito positivo è ora ricoverato in Ospedale.

Ora sorride ancora come ha imparato a sorridere vivendo nella nostra San Donà in mezzo a persone amiche e in una famiglia che lo vive come un figlio

Noi gli facciamo gli auguri e speriamo che a San Donà si possa vivere sereni e tranquilli con quella sicurezza che manca dalla microcriminalità, dagli abusivi, dai ladri piccoli e grandi, dalla sicurezza dal camminare per le strade o per le piste ciclopedonali.