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Il movimento di opinione "il ponte" si prefigge di raccogliere le opinioni del cittadino, filtrandole ed elaborandole per capire cos'è importante e più utile per la gente.

Dando spazio a tutte le proposte mantenendo sempre la persona e le persone al primo posto.

Si intendono sviluppare i collegamenti con le associazioni di volontariato, con le istituzioni, con le associazioni di categoria, e dei media per elaborare nel miglior modo ciò che viene esposto dal cittadino. Non limitandoci alla critica in quanto tale, ma impegnandoci a costituire e a a tradurre in realtà le idee.

Al movimento di opinione "il ponte" puo' associarsi chiunque desideri lavorare per migliorare la nostra città: renderla più vivibile e sana; ogni persona indipendentemente dalla colorazione politica e dall'iscrizione a un partito, purchè il suo pensiero sia guidato da sani principi.
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Croce Bianca e AVIS : un volontariato con il cuore contro il Melanoma ad Annone Veneto !

Due mesi orsono il Dr Milano, Primario di Cardiologia dell’Ospedale di San Donà di Piave propose alal Croce Bianca di Annone Veneto di organizzare un incontro per sensibilizzare la gente del posto sul problema MELANOMA

La zona tra Annone Veneto e San Stino fino a Caorle e Torre di Mosto ha una percentuale di ammalati di melanoma di molto superiore alla media nazionale.

Il Dr Milani è molto attivo sul fronte del volontariato in modo particolare con ” Gli Amici del Cuore”  e ben conosceva la voglia  della Croce Bianca e dell’AVIS del posto del sensibilizzare la popolazione sulle principali patologie. Ogni anno infatti le due Associazioni di Volontariato organizzano conferenze e giornate di prestazioni gratuite.

Noi avevamo lanciato nel 2011 una campagna di sensibilizzazione per la diagnosi precoce del Melanoma su tutto il territorio della ASL N 10 ( Veneto Orientale). Tale campagna costruita con i Rotary Club i Lions Club e il Sorptimist hanno dati risultati ottimi e noi abbiamo proseguito in vari comuni sia del Veneto Orientale che in provincia di Venezia, Treviso e Padova.

Metto qui sotto il manifesto che invitava a tale Campagna di sensibilizzazione

 Il Dr Milani lanciò l’idea di un incontro ad Annone Veneto  e la Croce Bianca e l’AVIS furono entusiasti e concordarono una data per una conferenza ma andarono oltre. Non solo la conferenza ma anche una giornata dedicata , come loro usano, a visite gratuite su tale patologia

Preparano questo manifesto

L’AVIS la conoscono  tutti ma la Croce Bianca è meno diffusa e meno conosciuta per cui metto qui sono una spiegazione di chi sono e come operano

La Croce Bianca, Volontari del soccorso civile, Onlus di Annone Veneto, è un’Associazione di volontariato che persegue fini di solidarietà civile e sociale.

E’ apartitica, aconfessionale e senza scopi di lucro.

Regolata da un proprio Statuto registrato, è iscritta nell’Albo del Volontariato della Regione Veneto ed opera nei limiti della vigente normativa in materia: la Legge statale n° 266 del 1991, la Legge regionale n° 40 del 1993 ed il Decreto legge n°460 del 1997.

Promossa dall’AVIS e dall’AIDO, l’Associazione si è ufficialmente costituita in forma autonoma il 17 marzo 1995, ma la maggior parte dei suoi fondatori operava in paese già dal settembre del 1991 come espressione locale di un più ampio gruppo di volontari che tra il 1987 ed il 1989 aveva dato vita  ad un’ analoga associazione intercomunale con sede a Motta di Livenza.

Scopi specifici della Croce Bianca sono:

-il trasporto in ospedale o in altro centro sanitario di persone ammalate, infortunate o comunque bisognose del servizio per visite mediche, analisi cliniche , terapie e ricoveri;

-l’assistenza con i propri mezzi a manifestazioni sportive, folcloristiche, ricreative e sociali, su richiesta degli organizzatori.

Inoltre, compatibilmente con le proprie risorse, la disponibilità e le competenze dei Volontari, l’Associazione:

- collabora con Istituzioni pubbliche e private, il Servizio Sanitario Nazionale, la Protezione Civile ed altre Associazioni di volontariato ispirate alla civile ed umana solidarietà;

- promuove ed organizza corsi di informazione sanitaria e di addestramento per i propri soci e per i cittadini.

 

IL NOSTRO VOLONTARIATO

Possono essere soci della Croce Bianca i maggiorenni di entrambi i sessi che, mossi esclusivamente da spirito di solidarietà, condividono le finalità dell’Associazione, ne  accettano le regole statutarie e garantiscono la loro disponibilità per un servizio volontario e gratuito.

I soci in attività sono assicurati per malattia, infortunio e per la responsabilità civile verso terzi.

Attualmente i Volontari sono oltre una trentina e svolgono mansioni di autista  e/o accompagnatore.

Aiutano le persone trasportate ed eventualmente le assistono nei rapporti con i sanitari e nel disbrigo di pratiche varie (pagamento tickets, ritiro referti, prenotazione appuntamenti, ecc.) relazionando poi, se necessario, ai familiari o ai medici di base.

Anche il coordinamento dei servizi (raccolta delle prenotazioni ed organizzazione dei trasporti), il controllo e la manutenzione degli automezzi vengono assicurati da personale volontario che utilizza a tal scopo strutture finora messe a disposizione dall’Amministrazione comunale.

Dal 2003 la Croce Bianca collabora con l’AVIS che gestisce il Punto prelievi comunale (operativo tutti i lunedì mattina dalle 7.30 alle 8.30 presso la Sede di via Postumia 54)  provvedendo al ritiro presso il laboratorio ospedaliero di Portogruaro dei referti clinici che poi vengono distribuiti dalla Farmacia del Paese.

MEZZI UTILIZZATI E FINANZIAMENTI

La Croce Bianca può contare su quattro macchine di sua proprietà: una comoda autovettura corredata di carrozzina, tre autoveicoli attrezzati per il sollevamento ed il trasporto di disabili.

Dispone anche di un montascale elettrico per lo spostamento sui diversi piani di un fabbricato di persone in carrozzina

Finanziariamente l’Associazione si sostiene:

- con i contributi degli utenti che concorrono alla parziale copertura (70% circa) delle spese di gestione (carburante, assicurazione automezzi e volontari , tasse, riparazioni, ecc.);

- con periodici contributi erogati da Enti pubblici e da Associazioni private;

- con offerte spontanee di privati cittadini, spesso in memoria di familiari o amici defunti.

- con i proventi derivanti dalla scelta per la destinazione del cinque per mille dell’Irpef effettuata dai contribuenti all’atto della denuncia dei redditi in favore della Croce Bianca  (codice fiscale 92015980276).

 

Quello che mi ha colpito in questa Associazione e nell’AVIS è il cuore che loro mettono in quello che fanno. Credono in quello che fanno e lo fanno bene .

Mi è stato difficile incontrare nei vari comuni dove andiamo a fare conferenze delle Associazioni così unite in un volontariato vero e entusiasmante

 

E allora siamo partiti con la conferenza di mercoledì 4 giugno. La serata era organizzata e si è offerto strada facendo il regalo di Giuseppe Cosacco che presiede la DACOS Sistemi ma è anche membro de ” Il Ponte” . Cosacco aveva ideato da poco un canale che trasmette i grandi eventi in streaming ad alta definizione . E il regalo è stato: vengo io e trasmetto la conferenza in diretta. A che ci risulta è stata la prima volta che una conferenza sulla Prevenzione sia trasmessa in diretta. In questi giorni trasmette gli eventi con Del Piero a Jesolo come l’anno scorso in occasione del Mondiale di Calcio

 

E la popolazione ha reagito bene alla conferenza. La sala , come potete vedere dalle foto era piena e la gente è rimasta fino alla fine. Abbiamo fino poco prima della mezzanotte. E la gente ha partecipato attivamente con discussione e domande interessanti.

Ci siamo divertiti e divertendosi si impara e credo che la gente abbia imparato alcune cose. E lo posso dire perché molte persone sono poi venute alla fine a parlarci e a fare domande extra. Noi abbiamo lasciato la sala dopo mezzanotte , stanchi ma felici

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E poi la domenica !

Quando siamo arrivati alle 8.15 come da accordi in quanto la visite dovevano iniziare alle 8.30 abbiamo visto la fila della gente in fila all’ingresso e ve lo faremo vedere dalle foto

All’esterno due volontari raccoglievano i dati e preparavano un cartellino con tutte le notizie utili

E anche questo le potete vedere dalle foto.

Per scherzo avevamo scritto che avremmo visto tutte le persone anche se l’orario era dalle 8.30 alle 12,30, ma la verità era un’altra. Le gente continuava a venire per cui si è deciso di fermarsi a 100 persone ( poi sono state viste 104) persone

Diverse persone se ne sono andate via dopo le ore in fila e 35 persone sono state rinviate a data da destinarsi., E Tale data è poi stata fissata a domenica 29 giugno sarà una altra festa.

E adesso le foto di domenica scorsa.

Ma anche i dati hanno un senso e poi li daremo

 

 

 

 

 

 

 

Questa era la gente in attesa chi dentro e chi fuori. Avevamo preparato rinfresco con il Tè Verde !

 

 

 

 

 

 

 

Abbiamo visitato 104 persone e abbiamo trovato 37 casi di nevi pericolosi. Poche erano le persone con obiettività negativa . La maggior parte doveva fare controlli approfonditi e 37 dovevano avere un piccolo intervento che probabilmente sistemerà il tutto.

Poi ci sarà l’esame istologico che dirà la verità. E qaundo avremmo i risultati questi saranno pubblicati e resi disponibili alla ASL

E’ stata una faticata ma una domenica favolosa

E chiudiamo con altre due foto della giornata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un GRAZIE di CUORE ad Annone Veneto, alla Croce Bianca e all’AVIS che ha saputo fare qualcosa di buono per la gente con il sorriso sempre nei visi di tutto

Ci siamo divertiti ad aiutare la gente e speriamo che questa giornata sia servita veramente a mota gente

Annone Veneto: Continua la Sensibilizzazione e la Diagnosi Precoce del Melanoma !

Continua la Campagna di Sensibilizzazione e di Prevenzione e di Diagnosi Precoce del Melanoma.

Trattasi di uno dei tumori peggiori che noi possiamo incontrare

Tale tumore è in costante aumento, maggiormente di altri tumori forse più noti e di cui si parla maggiormente e dei quali si attua uno screening da parte della Regione tramite l’offerta della ASSL di Appartenenza.

Molti ricorderanno che nell’autunno del 2011 il Ponte su Proposta del Rotary Club di San Donà  e di Portogruaro, del Rotaract, del Lions di San Donà e del Soroptimist fece partire una campagna di sensibilizzazione verso tale neoplasia. La campagna fu imponente con tutti i mezzi ( dalla stampa, alla televisione, ai media, al web , a Face Book eccc)

 

Vediamone la locandina che divenne anche un depliants poi distribuito ai medici di base e alle farmacie

 

I risultati furono buoni, anzi direi ottimi

Nella Casa di Cura Rizzola a San Donà avevamo approntato un  tragitto  dedicato per diagnosi e terapia  del melanoma
Il paziente, sensibilizzato dalla campagna per il melanoma, viene visitato dal nostro dermatologo ( Dr Maturi) che esegue una mappatura dei nevi e con il video dermatoscopio osserva e studia il nevo sospetto.
Il nevo viene ingrandito e studiato nelle sua varie caratteristiche , compresa la vascolarizzazione.
Se il nevo è sospetto viene asportato dal dermatologo stesso o dal chirurgo , a secondo la posizione e la dimensione.
Il neve viene esaminato dall\’anatomopatologo.
Se il nevo risulta un nevo semplice o displasico e senza atipie , il paziente viene invitato a controllo fra tre mesi e poi ogni sei mesi per controllo e mappatura .
SE il nevo risulta un melanoma viene passato al Chirurgo ( Dr Madeyski e collaboratori ) che lo inquadra con gli accertamenti prescritti
Il nevo avrà delle caratteristiche segnalate nel referto dell\’anatomopatologo e in base a queste caratteristiche si decide la terapia successiva
Se il melanoma è allo stadio iniziale ( vedansi caratteristiche sulle diapositive pubblicate ) si decide solo per un allargamento della zona nella quale si era eseguita la asportazione del nevo.
Se il melanoma risulta in uno stadio avanzato secondo dei criteri fissati, si procede all’allargamento   ( radicalizzazione) e alla asportazione del linfonodo sentinella.
Se il linfonodo sentinella e la radicalizzazione non hanno altre cellule neoplastiche il paziente viene visitato dall’oncologo e successivamente dopo tre mesi dal dermatologo e dal chirurgo ogni 6 mesi.
Se il linfonodo sentinella presenta delle cellule neoplastiche allora si procede allo svuotamento completo della stazione linfonodale afferente a quel distretto  ascellare o inguine eccc.)
Verrà eseguita a secondo della situazione una scintigrafia ossea, una TAC ( torace, addome e cranio) o una PET TAC.
Il paziente viene poi inviato dall\’oncologo e successivamente farà i controlli dermatologici e chirurgici
Alla Casa di Cura Rizzola i pazienti accedono con impegnativa rossa ( a totale carico della sanità pubblica) o privatamente.
Possono venire inviati dal medico di base o presentarsi  spontaneamente se vogliono direttamente una visita del dermatologo o dal chirurgo
Ma tale comportamento venne seguito anche presso le altre strutture della ASL, anche se più volte facemmo presente che il videodermatoscopio donato all’Ospedale  di Portogruaro non venne mai tolto dall’imballaggio. Lo  stesso abbiamo fatto notare per il videodermatoscopio donato all’Ospedale di Jesolo.
Per tale motivo la Casa di Cura fu in un certo senso il capofila della Campagno per il Melanoma
La campagna continuò con varie conferenze e incontri con la popolazione del nostro territorio . Caorle, Portogruaro, Cortellazzo, Cavallino, Jesolo …ma anche a Noale, Treviso e comuni fuori dalla nostra ASL.
Ufficialmente si concluse dopo un anno a Caorle e potete vedere la locandina

ma la campagna continuò negli ambulatori e con conferenze nei vari paesi del territorio con risultati sempre migliori. Segno che la gente ci seguiva e si voleva bene. La pagina FB creata per tale problema era sempre vista e i post continuavano
E ora siamo stati chiamati ad un incontro ad Annone Veneto
L’idea era venuta al Dr Milani , primario della Cardiologia di San Donà che lo proposte alla Associazione di Volontariato Croce Bianca di Annone Veneto.
La Croce Bianca agisce da anni  sul territorio e spesso aiuta nella Prevenzione su varie patologie.
In poco tempo la Croce Bianca venne a Casa del Dr Madeyski  e propose la conferenza e poi dopo averne parlato e aver sentito che altre volte facevo visite gratuite per mettere il dito sulla Prevenzione, decidemmo cosa fare
Si decise per una conferenza che poi poteva sfociare in un dibattito e poi in una giornata di visita gratuite per sensibilizzare la gente a vedere e a farsi vedere sui nevi che potevano essere pericolosi.
Ed ecco come è nata la Campagna di Sensibilizzazione  verso il Melanoma a Annone Veneto
Poi una sera Giuseppe Cosacco che presiede la Dacos Sistemi mi propose di trasmettere con la nuova tecnologia che aveva ideato lui, la conferenza in diretta streaming . Una nuova tecnica che permette di vedere in diretta una riunione, una conferenza a tutti quelli collegati alla rete. Adesso che vi sono dei televisori con possibilità di collegamento internet, la diretta può essere vista anche sul televisore di casa.
Noi crediamo che  sia un passo avanti nella Prevenzione non solo dei melanomi in quanto la diffusione sul web e sulla televisione  di incontri sulla Prevenzione danno la possibilità a molti di vedere cose e incontri che altrimenti non sarebbe possibili.

Interessante serata sulla Prevenzione a Cortellazzo

Lunedì scorso 13 maggio alle ore 20.00 si è svolta una interessante serata sulla Prevenzione.

Organizzata dal Farmacista di Cortellazzo Giovanni Scarrone in collaborazione con ” Il Ponte” il Dr Madeyski ha parlato sul tema

” La Prevenzione e gli Stili di Vita: Vogliamoci bene..per morire c’è sempre tempo”

La gente di Cortellazzo non era abituata a questi incontri ma ha risposto in nmodo eccezzionale.

La sala era stata riempita e quello che è importante è l’interesse della gente

Il DR Madeyski Ha parlato per una ora sugli stili di vita in rapporto alla prevenzione sia primaria che secondaria ma dalle 21 alle 22.30 tuta la gente è rimasta ancora ferma a fare domande e stimolando quindi una discussione molto utile a tutti

Si è parlato di prevenzione non solo dei principali tumori ma di prevenzione verso tutte le patologia più frequenti.

Certamente si è parlato di tumori e alcune diapositive erano dedicate proprio a due tumori molto frequenti e che sono in aumto

Abbiamo parlato quindi di Tumore alla mammella e come si deve afre prevenzione e in modo particolare diagnosi precoce.

Altro tumore che poi è stato trattato è stato il melanoma e qui si è parlato di limitare le possibili cause ( esposizione al sole o ai raggi di lampade abbronzanti ) ma anche di diagnosi precoce facendo vedere alla gente i segni di sospetto di alcuni nevi che devono indurre la persona ad andare dal proprio medico di famiglia o dal dermatologo

La serata si è conclusa verso le 23 con un aperitivo e ci si è augurati di ripetere tali serate anche in futuro

 

 

Giornata importante questa sera a San Donà per la SALUTE e per TUTTI

Ricordatevi che questa sera alle ore 18.00 all’Hotel Forte 48 si terrà l’incontro tra i cittadini e due esponenti della Sanità e del Sociale della Regione.

Ma si parlerà di come deve essere la Sanità e Il Sociale nel nostro territorio e nel nostro Comune

Speriamo che la popolazione risponda e faccia vedere agli esponenti della Regione che tutti sono interessati ad una qualità di vita migliore

 

Continuano le giornate della Prevenzione: CORTELLAZZO

Continuano la giornate della Prevenzione. Dopo le conferenze a Cavallino- Ca Savio, Treviso, Padova, Caorle una altra giornata in cui si parlerà di prevenzione è quella programmata a Cortellazzo per Lunedì 13 maggio alle ore 20 al locale La Darsena.

Vogliamoci bene. per morire c’è sempre tempo.

In effetti dobbiamo volerci bene

Volersi bene significa volere il nostro bene, sia fisico che psichico.

Significa cercare di eitare le malattie. E non solo evitare i tumori ma tutte le malettie.

Si possono evitare tante malattie e molti tumori

Per evitare le malattie bisogna conoscere le cause e se conosciamo le cause le possiamo evitare e quindi evitare o limitare le malattie.

Noi sappiamo che per tumore si muore ancora molto ma si vive di più e più a lungo.

E’ vero che vi sono nuove medicine, è vero che la terapia chirurgica è migliorata ma la vera arma vincente è la Prevenzione

Prevenzione primaria e prevenzione secondaria.

La prevenzione primaria è data dalla conoscenza dei fattori che possono portare o favorire le malattie.

Certamente non tutte le malattie hanno fattori noti e scatenanti.

Ma diverse tumori e diverse malattie possono essere evitate se evitiamo certe cause

Per esempio se non si fuma 85% dei tumori polmonari  sarebbero evitato

Se invece non conosciamo le cause di un tumore o di una malattia allora possiamo fare la Prevenzione primaria , ovvero la dignosi precoce.

La diagnosi precoce non evita la malattia ma la limita e permette una guarigione nella maggioranza dei casi

La Conferenza o meglio l’incontro con la popolazione di Cortellazzo mira proprio a dare notizie utili sia per la prevenzione primaria che per la diagnosi precoce

E allora vogliamoci bene. per morire c’è sempre tempo !

 

 

Proteste per la Anatomia Patologica di San Donà di Piave

Noi del Ponte ci siamo occupati altre volte del Nostro Ospedale e ultimamente del Reparto di Anatomia Patologica.

Ora ce ne occupiamo in quanto la situazione non migliorata . Diciamo che tutto tace. Un pò come per il problema dei videodermatoscopi nel due Ospedali di Jesolo e Portogruaro.

Bene i videodertmatoscopi giaciono in pace e …anche la Anatomia Patologica possiamo dire che giace in pace nello stesso posto ritenuto non idoneo, con la stessa carenza di personale. Ma non possiamo dire che la situazione sia proprio statica ma..peggiora. Infatti mentre il tempo passa i tempi di attesa per un referto di allungano.

Nei giorni scorsi abbiamo parlato con il Tribunale dell’Ammalato  e precisamente con il sign Luigi Basso, Presidente di questo Organismo. Abbiamo avuto un colloquio in quanto al Tribunale dell’Ammalato cominciano ad arrivare le segnalazione di persone che ritengono che la attesa di un esame istologico riguardante una loro patologia sia troppo lungo.

Non siamo autorizzati a fare nomi ma ci sono persone che hanno aspettato  più di un mese per sapere la diagnosi della loro patologia.

Il tempo è relativo ma diventa importante la attesa se la diagnosi comporta una modifica della terapia chirurgica o medica.

Pensate ad una donna che subisce un intervento di asportazione di un nodo sospetto alla mammella e che aspetta un mese o più per sapere se tale nodo è un tumore benigno o maligno. Con la conseguenza che un eventuale intervento allargato e successivamente una terapia medica . Ecco in questo caso il tempo è importante. Probabilmente non ci saranno danni per un ritardo di diagnosi e di ultereiore terapia. Ma pensiamo alla donna che sta aspettando. Mettetevi nei suoi panni e vedrete come passerà questo mese e come la donna vivrà in questo tempo di attesa.

Lo stesso problema naturalmente esiste per un uomo che aspetta di sapere se il nevo asportato è un melanoma o meno e se i linfonodi asportati con il melanoma sono positivi o meno.

Con Il presidente del Tribunale dell’Ammalato abbiamo parlato e scorso in rassegna i possibili rimedi.

Purtroppo ci si scontra con la mancanza di fondi della Regione e con la burocrazia.

Vediamo la situazione

Esiste un servizio di Anatomia Patologica nell’Ospedale di San Donà di Piave

Noi sappiamo che l’anno scorso sono stati eseguiti 12 mila esami istologici e altrettanti esami citologici. Orbene più della metà proviene da San Donà  ( compresi quelli della Casa di Cura ) , 1000 vengono da Jesolo e 4000 da Portogruaro.

E’sempre stato un ottimo reparto , un reparto di eccelenza. Fin dai tempi del Prof Boccato, coadiuvato dal Dr Briani e dal Dr PASINI ( attualmente a Monastier).

Successivamente Il Reparto venne condotto dal Dr Sacchi, sempre coadiuvato sempre dal Dr Briani, dalla Dottssa Chiara e dalla Dottssa Cristina Antonini.

Tutto bene. Poi sono nate le polemiche circa il trasferimento del Reparto da Jesolo a Portogruaro.

Il futuro spostamento non è stato digerito dal Dr Sacchi e dal Dr Briani che hanno dato subito le dimissione dal servizio. Certamente erano prossimi ad andare in pensione: si trattava di mesi ma hanno anticipato il pensionamento.

La storia poi la conoscete. Il Dr Briani è deceduto dopo un secondo infarto. Il DR Sacchi è andato in pensione come da richiesta fatta nel mese di ottobre.

Nella Anatomia Patologica di San Donà di Piave sono rimaste quindi le due dottoresse e diciamo che sostanzialmente il reparto è stato dimezzato solo tenendo conto dei numeri degli operatori sanitari.  Ma dobbiamo tenere conto anche della esperienza del Dr Sacchi e del Dott Briani: l’esperienza, gli anni e il trascorso ospedaliero hanno il loro peso.

La dirigenza della ASL ha dato un incarico di consulenza con il Dott Murer, proveniente da ASL distante e con una grossa esperienza ma…per questione burocratiche tale consulenza deve ancora iniziare.

Il 16 gennaio è sgtato fatto un concorso per un posto di medico che va a coprire la mancanza del Dr Briani. Bene !. Ma…il medico è un giovane e valente medico ma all’inizio della carriera e con una esperienza limitata dagli anni.

A questo punto tutti possono capire perchè l’Anatomia Patologica ha dei ritardi nei referti.

I medici attuali non possono certamente sopperire alla mancanza dei due medici che hanno lasciato il reparto. La Dottoressa Chiara Antonella ha una ottima esperienza e lavora in maniera instancabile ma la mole di lavoro è molta.

Vediamo i numeri

Noi sappiamo che l’anno scorso sono stati eseguiti 12 mila esami istologici e altrettanti esami citologici. Orbene più della metà proviene da San Donà  ( compresi quelli della Casa di Cura ) , 1000 vengono da Jesolo e 4000 da Portogruaro.

In Totale sono passati nella Anatomia Patologica circa 24.000 esami

Come si può pensare che una tale mole di lavoro possa essere smaltita in tempi reali. Perche quello che la gente è il tempo reale. Tempo reale compatibile con i tempi tecnici di esecuzione di un esame.

E allora cosa proponiamo noi del ” Il Ponte” ?

Dare una testa al Reparto.  Una testa che diriga è indispensabile. Quindi dare le mansioni superiori alla Dottoressa Chiara Antonella  che ha i titoli e le capacità . Oltre a dirigere e programmare ufficialmente il lavoro la dottoressa sarebbe gratificata e stimolata ad una lavoro ancora più intenso ( è umano)

Secondo. Richiamare il Dr Sacchi a fare il consulente 4 giorni alla settimana . La sua consulenza sarebbe più fattibile di altri in quanto conosce l’ambiente e quindi sarebbe già inserito e a conoscenza delle problematiche e di come risolvere i vari problemi.

Il Dott Sacchi , sentito da nopi e dal Tribunale dell’ammalato, sarebbe disponbile in linea di massima.

Queste due mosse credo che sarebbero sufficienti a fare ritornare il lavoro a pieno ritmo . Nello stesso tempo il medico che ha avuto il posto per concorso si farebbe le ossa e prenderebbe contatto con i problemi e potrebbe avere dal Dr Sacchi utili informazioni sulla diagnostica e sulle metodiche.

Noi speriamo che il Nuovo Direttore Generale  dr Carlo Bramezza tenga conto di questo proposte.

Fra 15 giorni saremmo a colloquio con il Direttore Generale e porteremmo alla sua attenzione  il problema della Anatomia Patologica e il problema dei videodermatoscopi non utilizzati.

 

 

Anche a San Donà di può fare televisione divertendosi ma con imput sociale

Mettiamo a disposizione di chi non è abituato a You Tube un secondo video che mostra una trasmissione realizzata da Videosound  di Luigi Salierno che ora ha fondato al Piave TV

Nata da una collaborazione con il Dr Madeyski ideatore di 3 Minuti per la Tua Salute il video sta scalando l’audience su You Tube e mostra come anche a San Donà di può realizzare le delle ideee nuove sempre però con un fine verso il sociale.

Un modo di fare televisione divertendosi ma dando imput sociali

 

Commento sulla campagna di sensibilizzazione prevenzione del melanoma attuato nel Veneto orientale nel 2012.

Parliamo di prevenzione del melanoma in modo particolare della prevenzione che abbiamo a questo anno passato nel Veneto orientale con il progetto sostenuto da Rotary, Lions e Soroptimist.

Abbiamo parlato di   prevenzione del melanoma e per farlo abbiamo cercato di fare conoscere alla popolazione quali sono i fatti tori di rischio che ne favoriscono l’insorgenza fornendo anche accorgimenti pratici per permettere di dominare o di diminuire o di evitare i fattori di rischio. In questo modo noi abbiamo cercato di fare  una prevenzione primaria in modo da ridurre l’incidenza e la mortalità del melanoma.

Naturalmente la prevenzione non è solo primaria ma anche secondaria. La prevenzione secondaria è la scoperta del melanoma secondariamente alla sua nascita nello stadio più precoce possibile in modo che se noi non riusciamo questa maniera a ridurre l’incidenza volevamo riuscire a ridurne la morbilità e la mortalità.

Quale può essere allora il messaggio che volevamo fare  giungere alla popolazione. Questo messaggio doveva  essere rivolto specialmente agli individui che hanno dei rischi maggiori rispetto al resto della popolazione o delle popolazioni. Noi abbiamo visto per esempio che nella zona di San Stino e di Caorle l’incidenza è maggiore e quindi verso questa popolazione doveva giungere più fortemente il nostro messaggio di attenzione ai fattori di rischio. Dovevamo invitare tutti i soggetti ma in modo particolari quelli a maggior rischio ad evitare l’esposizione solare specialmente nelle ore di punta e cioè dalle 11 alle 15. Naturalmente  bisogna anche evitare l’esposizione ai raggi ultravioletti e alle lampade solari. Se non è possibile evitare l’esposizione ai raggi solari e il tipo di lavoro della persona pratica allora bisogna coprirsi adeguatamente e  usare creme solari con fattore di protezione specialmente per i soggetti di carnagione chiara. Un particolare riguardo va verso i bambini che devono essere protetti e devono avere un’esposizione solare minore. Noi sappiamo che l’esposizione occasionale breve prolungato e intensa ai raggi solari specialmente in persone con pelle chiara e capelli biondi o rossi rappresenta un fattore importante di rischio per l’insorgenza del melanoma. Altri fattori sono la presenza di numerosi nevi in modo particolare se questi sono neri, presentano un colore brunastro o se il paziente presenta una storia di gravi ustioni solari o se la popolazione proviene da paesi maggiormente a rischio quale l’Australia e i paesi del Nord come Norvegia Finlandia e Svezia.

Come dovevamo fare a lanciare questo messaggio alla popolazione. Dovevamo prendere esempio da quanto viene fatto negli Stati Uniti e in Australia e quindi usare al massimo i media o i multimedia. Dovevamo usare i mezzi di informazione e cioè la stampa la televisione Internet e tutti quei mezzi pubblicitari come i cartelloni o i manifesti specialmente in zone balneari dove la popolazione si espone maggiormente alla luce solare. Naturalmente al giorno d’oggi i mezzi più importanti  rimangono la televisione che raggiunge forse il maggior numero di persone ma non si deve trascurare Internet specialmente per quanto riguarda la popolazione giovanile. Dovevamo dare un messaggio chiaro riguardo l’esposizione ai raggi solari e un messaggio chiaro alle persone perché si osservino o si facciano osservare dai propri parenti (mamma papà fratelli o coniugi ). Molto in uso solo nei paesi degli Stati Uniti e dell’Australia l’uso di volantini informativi come abbiamo usato noi nel nostro progetto sul nostro territorio. Questi volantini dovevano essere fatti pervenire capillarmente alla popolazione attraverso gli studi medici le farmacie e distribuiti anche nella negozi e nei supermercati e così abbiamo fatto.  I volantini dovevano  essere distribuiti nelle stazioni balneari dove il rischio è maggiore e lo abbiamo fatto. Naturalmente non si devono trascurare scuole sia medie e superiori. Tutti i messaggi sia attraverso la televisione sia attraverso Internet , la stampa e con i volantini dovevano essere messaggi chiari e non dovevano creare allarmismo ma rendere coscienti la popolazione del pericolo della nascita del melanoma tenendo presente che il melanoma è in aumento specialmente in alcune zone della nostra popolazione. Naturalmente è sempre discutibile l’efficacia di una campagna di prevenzione primaria mentre meno l’efficacia di una campagna di prevenzione secondaria. Io credo che si debba sempre valutare i pro e i contro tenendo presente lo sforzo economico e i risultati. I risultati devono essere valutati in termini di riduzione dell’incidenza e della mortalità del melanoma.

Io credo che una diagnosi precoce che abbia portato come nel nostro caso  alla asportazione di nervi melanici come melanomi in sito o di nevi con displasia severa abbia centrato l’obiettivo che noi volevamo raggiungere. La riduzione della mortalità e dell’incidenza chiaramente può essere valutata a distanza di anni e per distanza di anni intendiamo un periodo che va dai 10 ai 25 anni. Dobbiamo anche considerare che la prevenzione primaria ha dei costi maggiori rispetto a quella secondaria.

Io credo che la campagna che noi abbiamo attuato nella nostra Usl nel 2012 e cioè una campagna di sensibilizzazione per una diagnosi precoce ma che poneva anche gli accenti per dare informazione alla popolazione sia stata  un buon compromesso di equilibrio tra sforzi economici e risultati possibili. Sarebbe molto interessante avere una raccolta omogenea di dati che comprenda tutte le persone che hanno avuto l’asportazione di nevi in una data popolazione sia che sia stata trattata nei centri medici nella zona sia fuori zona.

Sarebbe interessante anche capire quante quanto sia penetrata la nostra informazione nella popolazione facendo una raccolta statistica per valutare quanta gente sia venuta a conoscenza e quanta gente abbia imparato i criteri di prevenzione. Sarebbe poi  utile sapere quanta parte della popolazione si sia sottoposta a visita dermatologica o sia andata dal proprio medico di famiglia e il medico di famiglia abbia ritenuto che alcuni casi siano suscettibile di visita specialistica e altri  no. Noi potremmo o in questa maniera avere dei dati omogenei sui risultati della campagna di informazione e sui risultati finali di una prevenzione secondaria o diagnosi precoce.

Nella nostra ASL abbiamo avuto dei risultati che riteniamo molto buoni con un ritrovamento di circa il 20% in più di melanomi ma quello che riteniamo importante con una  asportazione di circa 150 casi di nevi con displasia medio-grave  che non hanno avuto bisogno se non di un eventuale allargamento della primitiva asportazione . Bisognerebbe sapere quanti casi effettivamente sono venuti dal dermatologo ed è stato asportato il nevo perché erano stati informati del rischio e di come osservare i propri nervi allora noi possiamo dire che il risultato è stato centrato.

In ogni caso dai primi dati che abbiamo possiamo dire certamente che abbiamo centrato l’obiettivo e che siamo riusciti a fare una prevenzione primaria e secondaria ottima considerato i fondi a disposizione e i risultati ottenuti

Convegno sul Melanoma a Caorle: dati e commenti

La sera del 23 novembre si è tenuta a Caorle nella sala consiliare un incontro con la popolazione sul tema. ” Prevenzione del melanoma”.

Il 5 novembre del 2011 era iniziata una campagna di sensibilizzazione e diagnosi precoce del melanoma che si sarebbe svolta nell’arco di un anno in tutta la nostra ASL N.10

Tale campagna era stata promosso dai Clubs Service  della nostra zona : Rotary Di San Donà, Rotary di POrtoggruaro, Lions di San Donà , Soroptimist di San Donà-Portogruaro e Rotaract. Il Lions di Jesolo pur non partecipando alla campagna ha aiutato attivamente la sensibilizzazione nelle piazze di Jesolo. Il Rotary di Jesolo che nell’anno 2011-2012 era presieduto dal Dr Astolfo non ha voluto partecipare.

La campagna era stata finanziata dalla Veneto Banca, Dall’Aqua Nova, dalla MPSystem, dalla Salusjuice e dal Ponte , oltre naturalmente dai Clubs partecipanti. Vi è stato anche l’aiuto prezioso della stamperia Passart di Sartorello che come negli anni passati ha sempre sostenuto le nostre iniziative.

La serata aveva due fini:

1) Scendere nella piazza di Caorle che rappresenta assieme alla zona del Comune di San Stino un punto del nostro territorio ove si rinvengono persone con melanomi in una proporzione molto maggiore alle altre zone del Veneto ma anche di tutto il territorio italiano. Basta pensare che se la nostra ASL ha una incidenza di melanomi doppia della media nazionale , la zona di Caorle e San Stino ha una incidenza tripla di quella del territorio italiano . Era quindi giusto scendere tra la gente di Caorle e San Stino per sensibilizzare proprio loro  che sono a maggior rischio e spiegare cosa devono fare, a cosa devono stare attenti, come controllarsi eccc.. per cercare di fare una prevenzione primaria ( evitare la malattia ) se possibile o, se non possibile, fare una prevenzione secondaria ( diagnosi precoce)

2) Era passato un anno ed era giusto dare i numeri. Dare i risultati che possono in un certo senso rappresentare il risultato  anche dal lavoro svolto dai Club che hanno lanciato la iniziativa.

La serata è stata certamente bella. Caorle di notte è splendida e le strade deserte  e illuminate da luci artistiche davano un aspetto da sogno alla Piazza del Vescovado, di fronte al Duomo dove nell’Aula consiliare si teneva l’incontro.

La sala era piena con gente in piedi in fondo alla sala. Nemmeno la nebbia che era scesa intorno a Caorle e non solo aveva impedito alla gente di arrivare ad ascolare la conferenza. Una signora di una certa età era arrivata in bicletta da una frazione di Corle distante qualche chilometro.

Erano naturalmente presenti i Presidenti dei Clubs partecipanti alla inziativa: il Dr Dal Corso attuale Presidente del Rotary di San Donà assieme al Presidente del Rotary dell’anno Precedente, Il Presidente del Roatry di Portogruaro Dr Favot, Il Presidente del Lions Rag Trevisiol e per il Sorpotimist la Professoressa Zago

Un momento commovente molto sentito dai presenti è stato quando prima di iniziare  gli interventi  la gente si è alzata in piedi per un minuto di silenzio in memoria del Dr Briani, il medico di Anatomia Patologica, che recentemente ci aveva lasciato improvvisamente senza neppure salutarci . Il Dr Briani aveva lavorato alla iniziativa e la sua perdita è stata molto sentita da tutti noi.

Per fare un omaggio al Dr Briani e in suo ricordo troverete qui sotto la fotografia del Dr Briani tratta dal Calendario dei Medici al quale aveva partecipato nel 2005

 

Successivamente sono iniziati gli interventi programmati

Il Dr Luca Antelmo assessore alla Cultura di Caorle ha portato i saluti della Amministrazione e ha fatto delle considerazioni sulla incidenza dei melanomi nella zona augurando che in un futuro si possa capire la motivazione o meglio le cause di questa incidenza.

Successivamente il Dr Lino Baso , in rappresentanza dei Medici di Medicina Generale di Caorle e San Stino, ha spiegato come il medico è al centro delle vita del cittadino per quanto riguarda i problemi legati a varie malattie e nel caso specifico al problema del melanoma.. Non è giusto intasare gli ambulatori degli specialisti, dermatologi o chirurghi e creare così liste di attesa che fanno più danno di bene alla popolazione. Il cittadino deve ,seguendo i consigli dati dalla campagna, rivolgersi al proprio medico di famiglia e sarà lui a valutare la necessità o meno di una visita specialistica o di accertamenti specifici. E’ il medico di famiglia che ha in mano la persona e la sua famiglia. Sarà lui a fere le considerazioni e a valutare il rischi di possibili lesioni che possono portare al melanoma o a ritenere che la lesione sia già un possbile melanoma.

Dopo il Medico di famiglia ha preso la parola il Dr Zago, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Venezia e che ha la Farmacia proprio in una delle zone critiche e cioè a San Giorgio. Il Dr Zago ha messo in evidenza che se il Medico di famiglia fa diagnosi ed ha in mano la salute del cittadino, è al Farmacista che si rivolge la maggioranza della popolazione.  Il Farmacista è sostanzialmente un amico, è più facilmente alla portata del paziente. Non deve fare file in ambulatorio e in Farmacia ogni persona va spesso per tanti motivi. Quindi ha spiegato il motivo per il quale lui ha aderito in maniera entusiastica alla Campagna di Prevenzione del Melanona. Proprio perché sapeva l’utilità e il compito dei Farmacisti  verso la popolazione nell’aiutare in maniera pratica e concreta con consigli a stare attenti ai segni di allarme e a consigliare di recarsi dal medico quando e solo quando ce ne fosse necessità. Ha brevemente passato in rassegna quali sono i particolari sui quali deve fermarsi la attenzione di ognuno di noi e ha posto in evidenza anche lui la incidenza alta dei melanomi nella nostra zona riferendo notizie di un congresso europeo al quale aveva partecipato.

Ho spiegato come l’Ordine dei Farmacisti ha partecipato attivamente distribuendo a tutte le Farmacie i depliants e spiegando alla gente che si recava in Farmacia il problema da dando consigli.

Ha chiuso la serata la relazione del Dr Madeyski , Chirugo ma che era presente anche come Past President del Rotary proprio nell’anno della campagna del melanoma.

La relazione non è stata una relazione scientifica ma ha dato spunti di riflessione sociosaniataria

1) si sono dati i dati della incidenza di melanoma in Italia e nella nostra zona e i dati relativi all’ultimo anno  dopo la campagna di Prevenzione in questione.

I dati in Italia parlano di 23 casi all’anno ( dati del 2009 ) su una popolazione di 100.00

Nella nostra ASL la popolazione è di 204.000 persone per cui ci aspettiamo una incidenza di melanomi di 46 casi all’anno

Nella nostra ASL i dati del 2010 mostrano 108 casi e quindi quasi il doppio di quelli del territorio nazionale. Naturalmente si tratta di una media tra i vari comuni.

Nel 2011 i casi segnalati dalla anatomia patologica ( e naturalmente si riferiscono solo ai casi diagnosticati nella nostra Anatomia Patologica e quindi non comprendono i pazienti che si sono recati fuori territorio come a Padova e Aviano) sono saliti a 122  e quindi con un aumento del 15% circa . Tale aumento potrebbe essere spiegato con l’aumento dio melanomi che si riscontra annualmente in tutto il mondo per cause atmosferiche ed esposizione  a raggi ultravioletti maggiore di anno in anno. Ma potrebbe esserci anche l’aumento di diagnosi dovute alla partenza della campagna di prevenzione che all’inizio è stata massiva  e capillare con l’aiuto di tutti clubs nei vari comuni

Nel 2012 i vasi rivenuti nella nostra ASL sono stati 140. Il numero è dato dai casi rinvenuti fin o al 20 novembre aggiungendo la frazione corrispondente al media mensile. Quindi vi è stato un aumento del 20% che rappresenta un dato importante nel capire la Campagna di sensibilizzazione. Certamente il melanoma è in aumento in tutto il mondo ma un aumento del 20% non è spiegato solo da tale incremento mondiale e italiano.

Ma il dato migliore ci viene dati dai melanomi iniziali rappresentati da melanomi in situ, melanomi con displasia melanocitaria severa o mediosevera, che probabilmente o possibilmente con alta percentuale sarebbe diventati melanomi maligni nel giro di un periodo imprecisato. Questi casi sono stati fino al 20 novembre 151 casi. E questo è sicuramente dovuto ad una diagnosi precoce. La prevenzione secondaria è quella attuata secondariamente alla nascita del melanoma o di un suo precursore. In questo caso l’obiettivo è stato raggiunto.

2) Il Dr Madeyski ha poi mostrato tramite alcune immagini i melanomi e i nevi che avevano segnali di pericolo e che si stavano tramutando probabilmente in melanomi o che si sono rivelati poi all’esame dei veri melanomi.  Alcune diapositive hanno mostrato i segnali di pericolo mettendo l’accento sui rischi di vari soggetti. Ha fatto un breve escurso sulle possibili terapia e sull’iter diagnostico e terapeutico. Ma ha mostrato con dati sul decorso della malattia e sulla mortalità la pericolosità del melanona evidenziando che la loro prognosi è molto severa e certamente peggiore di altri tumori come quqllo della mammella e del polmone    se non preso in fase iniziale. Ecco perchè la prevenzione primaria e secondaria sono fondamentali.

3) vi è stato anche un momento caratterizzato da un dato polemico  ma che più che polemico vuole essere uno stimolo alle istituzioni per una maggiore attenzione alla salute del cittadino  meno burocrazia e più cuore . Anche se la crisi in tutti i settori e anche nella sanità con il loro taglio sulle spese crea problemi importanti

I clubs con la loro campagna di sensibilizzazione sono andati oltre e avevano regalato all’Ospedale di Portogruaro un videodermatoscopio completo di ogni componente per fare una diagnosi accurata e fare una mappatura utile  soggetti a rischio. Tale donazione era stata a Portogruaro in quanto Portogruaro era l’unico centro della nostra ASL senza videodermatoscopio in ambiente pubblico. A San Donà ve ne è uno in Casa di Cura Rizzola. A Jesolo ve ne è uno che era stato regalato anch’esso da quasi 6 anni ma era sempre rimasto imballato e mai usato. A Portogruaro mancava.

Orbene nonostante i solleciti abbiamo potuto appurare che a distanza di un anno nulla è cambiato in pratica.

La Casa di Cura Rizzola ha ed usa un videodermatoscopio moderno e fa nel caso necessiti la mappatura

L’Ospedale di Jesolo ha il videodertmatoscpio completo di tutti gli accessori e , sembra , perfettamente funzionante. Ma rimane sempre imballato o chiuso in qualche stanza e mai usato

L’Ospedale di Portogruaro e il suo territorio non ha nessun videodermatoscopio . Il videodermatoscopio regalato a Portogruaro, dopo mesi , è stato trasferito all’ambulatorio del distretto a Musile di Piave . In tale ambulatorio giace in pace e non è mai stato usato.

Il Dr Stocco ci aveva assicurato che tali dispositivi medici sarebbero stati  utilizzati e nell’ultimo colloquio avuto in settembre aveva preso l’impegno di metterli in funzione.

Il fatto che non siano utilizzati lo sappiamo da pazienti che sono stati visitati dalle dermatologhe a Jesolo e a Musile e che hanno riferito il loro non uso. Ma lo sappiamo anche dalle due dermatologhe che hanno confermato di non avere mai usati dai dispositivi adducendo motivazioni diverse.

La gente presente ha proposto che i politici locali e i sindaci intervengano e l’Assessore Luca Antelmo si è impegnato a portare il problema alla Conferenza dei Sindaci.

Ci auguriamo e tutti si augurano che si presti una maggiore attenzione a questo problema

La serata si è conclusa con domande dal pubblico che molto attento non ha lasciato la sala se non alla fine della riunione soddisfatta di un qualcosa che viene fatto per la popolazione tutta

Soto riportiamo la locandina della serata

 

 

 

 

 

 

 

 

Conferenza sul Melanoma a Caorle

Venerdì’ 23 novembre a Caorle alle ore 20.30 si terrà la conferenza conclusiva della campagna di prevenzione del melanoma  voluta da Rotary, Lions e Sorptimist

Si ringraziano gli sponsor: Fondazione Veneto Banca, Acqua-Nova, MPSystem, Salusjuice, MPSystem e in modo particolare la tipografia Passart di Sartorello Antonio che ha stampato gratuitamente le locandine