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Il movimento di opinione "il ponte" si prefigge di raccogliere le opinioni del cittadino, filtrandole ed elaborandole per capire cos'è importante e più utile per la gente.

Dando spazio a tutte le proposte mantenendo sempre la persona e le persone al primo posto.

Si intendono sviluppare i collegamenti con le associazioni di volontariato, con le istituzioni, con le associazioni di categoria, e dei media per elaborare nel miglior modo ciò che viene esposto dal cittadino. Non limitandoci alla critica in quanto tale, ma impegnandoci a costituire e a a tradurre in realtà le idee.

Al movimento di opinione "il ponte" puo' associarsi chiunque desideri lavorare per migliorare la nostra città: renderla più vivibile e sana; ogni persona indipendentemente dalla colorazione politica e dall'iscrizione a un partito, purchè il suo pensiero sia guidato da sani principi.
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Tag Archive for Sicurezza

La Sicurezza è un diritto oltre che un dovere !

 

Quanto la sicurezza sia fondamentale , ancor che importante  o possiamo dedurre dalla vita che stiamo vivendo nella nostra città

Se vi ricordate qualche mese orsono quando pubblicammo l’articolo sul pestaggio al giovane afgano Alem Saidy

Ne parlammo come l’ennesimo di caos, di mancanza di sicurezza per i cittadini a San Donà di Piave

Oggi non come allora non parliamo dei furti nelle abitazioni che continuano come se nulla fosse nonostante le nostre segnalazioni .

Attualmente non abbiamo certezza di nulla e nemmeno della sicurezza personale

Oggi voglio segnalare un altro caso perchè colpisce tutti noi. Non perchè è una persona che ha sofferto in passato, non perchè si tratta di un uomo o di un giovane e non della donna di turno, ma perchè dimostra come la sicurezza è sempre meno presente. Se poi colpisce la sfera individuale e la intimità della nostra vita può colpire maggiormente

 

Allora voglio ricordare venne colpito un giovane in pieno centro e anche adesso l’episodio è successo in pieno centro

Era da solo sul marciapiede all’altezza del bar ‘Al teatro’ (Via Ancillotto) e si stava dirigendo verso la Chiesa.

Si è sentito battere sulla spalla, si è girato per vedere chi fosse ed è stato immediatamente colpito al volto e in testa da violenti pugni, tirati con l’utilizzo di un tirapugni di ferro.

Attorniato da tre (quattro?) persone, forse kosovare, si è divincolato e, benché ferito e sanguinante, ha tentato di rincorrere l’aggressore che si dirigeva verso l’edicola del piazzale delle corriere, senza capire da che parte poi si sia diretto. Si è sentito svenire ed ha chiamato i Carabinieri e qualcuno ha chiamato l’ambulanza, che lo ha portato al Pronto Soccorso prima dell’arrivo della volante.

Ha subito la frattura del setto nasale, un frattura allo zigomo ed una lesione all’occhio destro, la rottura di un dente. Operato in serata  con esito positivo è ora ricoverato in Ospedale.

Ora sorride ancora come ha imparato a sorridere vivendo nella nostra San Donà in mezzo a persone amiche e in una famiglia che lo vive come un figlio

Forse anche la ragazza rimasta colpita nel suo intimo riuscirà a dimenticare e a sorridere ma per adesso il ricordo le pesa molto

La ragazza di circa 22 anni ( noi la conosciamo ma riteniamo giusto rispettare l’anonimato come da lei e dalla famiglia chiesto proprio per la delicatezza del caso ) tornava  a casa dopo una serata tra amiche . La vicenda è accaduta  accaduta alcuni giorni fa in via Battisti a San Donà in un condomino centrale, vicino ad un noto bar che al momento era molto frequentato.Il racconto lo avevamo sentito la sera successiva dalla madre proprio mentre si stava facendo una riunione ristretta per la Sicurezza con il direttivo di San Donà + Sicura.La madre della giovane aveva raccontato l’episodio per dire quanto poca sicura fosse la nostra città e come il degrado oramai sia un fatto che colpisce tutti. Poi ha messo in rete l’episodio che è stato ripreso da San Donà +Sicura e da Venezia Today e anche dal Gazzettino. La madre ha deciso di dare voce all’episodio rendendolo pubblico per evitare per quanto possibile che si possa ripetere quanto accaduto . Noi volgiamo riportare l’articolo perchè tutti tengano gli occhi aperti e se possibile ancora più aperti visto che noi ci interessiamo di sicurezza . Pare che altre donne abbiano subito lo stesso tipo di episodio e il rendere pubblico l’episodio può aiutare altre donne  a denunciare, a non avere vergogna e ad uscire allo scoperto per cercare di individuare l’individuo se fosse sempre lo stesso o almeno per scoraggiare gli altri . Bisogna delineare i comportamenti e movimenti di queste persone che non osiamo chiamare cittadini in modo di prevenire.

Da quanto raccontato dalla madre e dalla ragazza che è riuscita a fornire anche ai carabinieri alcuni dati pur nel ricordo confuso dalla emozione del fatto il soggetto, maniaco, dovrebbe avere sui 25-30 anni, che era dentro l’androne del condominio che si apre con una fotocellula. La ragazza non aveva notato nulla in quanto il maniaco era nascosto all’interno e solo quando la ragazza ha estratto le chiavi di casa e ha aperto il portoncino d’ingresso del palazzo e si è diretta verso  l’ascensore si è trovata  a pochi metri di distanza di fronte l’uomo .  La ragazza non ha al momento pensato che fosse un estraneo che nulla centrava con il condominio e è rimasta ad aspettare che arrivasse l’ascensore e che si aprisse la porta. A questo punto l’uomo che aveva certamente calcolato i tempi e i modi si è avvicinato, si è tirato giù i pantaloni e ha iniziato a masturbarsi. La ragazza è rimasta scossa si è messa a correre nelle scale per raggiungere prima possibile la sua abitazione

Al sicuro nel suo appartamento è riuscita a raccontare il fatto ai suoi genitori che hanno avvisato i carabinieri.

Chiaramente il maniaco si era intanto dileguato  e la denuncia potrebbe risultare vana

Ma la denuncia e ora l’episodio raccontato su FB , su San Donà + Sicura, su Gazzettino, su Venezia Today  e sul nostro Sito smuoverà le acque..

La nostra città , mi scrisse al tempo dell’episodio di Alem Saidy, un  italiano che scrisse a “ Il Ponte” sembra New York ma senza il Bronx.

Ecco come viviamo

E questo fa parte del degrado che ci accerchia, che ci fa vivere con la paura , che non ci fa stare sereni e tranquilli.

Oramai non si gira più sicuri per la città, specialmente di sera. Quando si apre la porta di casa si ha paura di trovare la casa devastata dai ladri o di trovare i delinquenti ancora nella propria casa

L’altra sera ho fatto, dopo una segnalazione, un giro per la citta. La cità era deserta ma i bar erano pieni di gente , di giovani che bevevano e che fumavano.

Ecco cosa offre ora la nostra città : nulla. Ai giovani cosa si offre ?

E dopo ci lamentiamo se i giovani che non hanno nulla e forse non hanno nemmeno il lavoro, si rifugiano nel bere, nel fumo e nella droga.

Spesso mi vengono segnalati episodi di spaccio di droga e fra poco spero che la gente si abitui a segnalare sulla pagina di San Donà+Sicura e fra una o al massimo due settimane  si avrà una collaborazione costante con le forse dell’ordine.

Ma certamente una cosa che volgiamo  è che ci sia una collaborazione tra cittadini e le forse dell’Ordine e ci sia un sinergismo con le guardie giurate coma da protocollo “ mille occhi sulla città” firmato in Regione da molti paesi e città ma non da San Donà

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

San Donà + Sicura: Un Successo de ” Il Ponte”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non ci aspettavamo una accoglienza così grande sulla pagina San Donà più Sicura

Mettiamo qui sotto i links per raggiungerla

Sandona + Sicura

https://www.facebook.com/Sandonasicura

San Donà+Sicura

Vediamo come PiaveTv ha presentato tale accoglienza

 

Raccontiamo una storia che sembra una favola

Due mesi fa abbiamo fatto un Convegno sulla Sicurezza. Bene. Ne hanno parlato in molti.

In quel convegno abbiamo dato un esempio di collaborazione tra i cittadini e i cittadini e tra i cittadini e le forze dell’ordine, tra i cittadini e la Amministrazione . In quel convegno infatti abbiamo reso pubblico il video die ladri in azione mentre entravano nella abitazione.

Non lo abbiamo certo fatto per prendere i ladri,; non lo abbiamo fatto certamente per recuperare la refurtiva.

Lo abbiamo per dare un esempio di coraggio, per dare un esempio che tutti devono collaborare. Lo abbiamo fatto per dare voce  a chi sostiene che i cittadini devono difendersi spesso da soli e che devono trovare tra di loro la forza di reagire e pensare a come difendersi nel caso che le istituzioni siano latitanti.

Successivamente  il 2 aprile noi del ” Il Ponte” abbiamo fondato la pagina ” San Donà+Sicura”

La pagina è stato un successo. I giornali se ne sono accorti come la stampa ma anche la televisione.

Il Gazzettino in primis e poi altri giornali e la televisione e non sola nostra PiaveTV ma anche altre hanno trasmesso e messo online il video dei ladri in azione. E molti , moltissimi lo hanno visto

E i cittadini hanno cominciato a capire che devono aiutarsi tra loro e molti si son fatti vivi sulla pagina web dando consigli e segnalando problemi. E’ stato un successo. Il vero successo è stata la collaborazione della gente

La stessa Amministrazione se ne occupata dicendo che avrebbe fatto qualcosa …e forse lo farà

Intanto il video ha dato i primi risultati concreti

Un cittadino mi ha telefonato dicendo che aveva riconosciuto uno dei due ladri ripresi dal filmato.

Ci ha dato una mano Jesolo+Sicura che è una pagina che lavora in collaborazione con la polizia municipale di Claudio Vanin ma anche con le altre forze dell’ordine

Ed è stato uno dei fondatori, Nicola Manente ad aiutarci a fare la pagina

Vediamo qui sotto la intervista che abbiamo fatto a lui per spiegarci come funziona tale pagina a Jesolo e come poi doveva funzionare a San Donà

 

 

E poi è stato un crescendo di partecipazione dei cittadini a tale pagina

Sono cresciuti i lettori e visitatori, sono cresciuti i numeri di ” mi piace” . Ma sono cresciuti in modo particolare le persone che segnalano problemi, cose che non funzionano, pericoli, discariche abusive, mendicanti molesti, zingari pericolosi e molto altro.

Oramai dopo meno di un mese la pagina è diventata inter reattiva .La gente segnala e noi controlliamo e segnaliamo alle forse dell’ordine. M;a spesso sono le persone che segnalano un pericolo o qualcosa che non va che poi telefona ai vigili o polizia municipale.

Abbiamo post che sono letti da 1500 persone e i commenti sono sempre utili.

Diciamo che non ci aspettavamo simili apprezzamenti.

Sono stati segnalati furti e pericoli di rapine

Sono state segnalate siringhe abbandonate nei parchi con pericolo specie dei bambini

Sono state segnalate discariche abusive

E’ stato segnalato il soliti problema die medicanti molesti che spesso si fanno accompagnare da bambini

Spesso sono stati avvisati i vigili

Ma per adesso la collaborazione con le forse dell’ordine scarseggia

La prossima mossa sarà quella di invitare i vigili e i carabinieri e le finanza a leggere la pagina e a vedere le segnalazioni.

Se hanno le segnalazioni , se leggono i post sui pericoli e se non intervengono allora vi è un problema che la Ammnistrazione deve risolvere

Per adesso la Amministrazione sembra assente

Ma fra breve faremo un incontro alcuni di noi e il Vicesindaco che è anche Assessore alla Sicurezza !

 

Riportiamo alcuni dei post più  visti e più commentati

 

Questo è il post piu visto in assoluto e più commentato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo è come la stampa ha annunciato la nostra nascita

 

 

 

 

 

 

 

 

 Questi sono post molto commentati e per questi sono stati avvisati i vigili cittadini

 

 

 

 

 

 

Questi sono post sulla sicurezza stradale ma non hanno avuto riscontro dalal amministrazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questi sono alcuni ma dimostrano la attività dei cittadini per una maggiore sicurezza

E noi andiamo avanti !

 

Problema di sicurezza, ma il Comune sembra non voglia decidere: quello che non avete letto da nessuna parte!

La Sicurezza ha ora un posto rilevante sui giornali. La pagina FB San Donà+Sicura sta spopolando. Sono migliaia le persone che leggono i post. Sono decine le persone che mandano segnalazioni, sono decine le persone che commentano. Ma ci sono anche persone che criticano e fanno proposte e suggeriscono soluzioni ai vari problemi della sicurezza.

Il video che abbiamo messo online dei ladri in azione a San Donà quando hanno svaligiato una casa è stato messo su YouTube con migliaia di visioni e poi è stato messo online su vari giornali del Veneto e non solo. Lo si è visto su alcune televisioni regionali sia collegate a PiaveTV ma anche indipendenti.

Tutto questo ha smosso anche la Amministrazione che ora si è vista fare dei comunicati, ricevere dei cittadini, dare delle risposte.

Ma..

Ma.. risultati fino adesso sono pochi

Oggi è apparso un articolo sul Gazzettino9che sostanzialmente riportava l’azione di alcune signore di San Donà verso la Amministrazione.

Queste donne erano state dal Vicesindaco Leo Oliviero  nell’ottobre 2013  facendo presente alcune problematiche e proponendo delle soluzioni.

Non avendo visto nessuna soluzione ai problemi che avevano posto sono tornati lunedì scorso dal Vicesindaco per sapere come mai nulla era stato fatto. Hanno riportato , come si legge sull’articolo, le problematiche già portate in ottobre  e in modo particolare hanno sollevato il problema dei vigili. Vigili che non si vedono, vigili che non sono armati e che sono impotenti. Hanno poi fatto presente  che il Nuovo Comandante Vanin potrebbe essere poco presente a San Donà , dovendo lavorare molto d’estate a Jesolo. Le donne hanno poi chiesto più attenzione e sicurezza nei parchi .

Il Vicesindaco  Leo Oliviero ha promesso, ha spiegato ma non ha convinto le donne.

La Lucia Camatta aveva scritto sula pagina di San Donà+Sicura alcuni commenti e poi mi ha mandato tutte la sua relazione su come si è svolto l’inconto di ottobre con il vicesindaco e poi le conclusioni e il commento.

Noi pubblichiamo integralmente questi documenti per poter dare modo a tutti i cittadini di sapere come sono andate esattamente le cose.

Noi ci limitiamo a riportare i documenti ricevuti e mettiamo solo alcuni commenti personali

 

Dapprima riportiamo il resoconto di perché la Lucia Camatta e le altre signore sono andata dalla Amministrazione ne mese di ottobre e ci cosa hanno parlato, che problemi hanno esposto

 

1) Primo documento di Lucia Camatta

Dopo gli ultimi episodi di violenza usati contro un diversamente abile, dipendente Asl, e una  ragazza fatta oggetto di violenza dietro il supermercato Eurospin, ho raccolto i malumori, in rete, di alcune amiche le quali mi hanno chiesto di prendere un appuntamento con l’Assessore Leo,per parlare della sicurezza di San Donà.

Detto fatto: 14 ottobre alle 1030

Ho chiesto al dr.Leo cosa sta facendo l’amministrazione per salvaguardare tale diritto dei cittadini.

L’assessore, con il Sindaco sono stati ricevuti un paio di settimane fa dal Prefetto, presente il Questore, la Provincia, le Forze dell’Ordine (di ciò, se non ricordo male, è stato dato spazio anche sulla stampa).

La richiesta della ns. amministrazione è stata quella di avere almeno una pattuglia per sorvegliare il territorio. La risposta non è stata delle più esaustive in quanto, essendo state rilevate n. 50 denunce in meno nel periodo 1 gennaio/31 luglio 2012, rispetto l’anno precedente, non viene ravvisata tale urgenza.

Sta di fatto che l’urgenza a San Donà c’è: ne è consapevole anche l’assessore c he ci informa che entro il 31 dicembre pv, attraverso una delibera, verranno armati i vigili di San Donà, nel rispetto di quanto promesso in campagna elettorale. Anche il Sindaco è d’accordo(forse un po’ meno certi consiglieri dello zoccolo duro). Se ciò non avvenisse, lascio questa poltrona, ha detto.

A gennaio pv verrà convocata la conferenza dei sindaci(programma strade sicure) I vigili, ad esempio, di Eraclea, a rotazione, controlleranno il territorio 24 su 24.

Potrebbero esser utilizzati anche i vigili di Jesolo che durante la stagione invernale risultano in esubero.

C’è stato un incontro col sindaco di Portogruaro: i soldati, circa 800, che stazionano nella caserma, potrebbero esser di supporto alle forze dell’ordine.

Abbiamo, inoltre, fatto notare, l’aumento di gente che bighellona per San Donà: di che cosa vivono? Hanno i documenti in regola? Basta andare in via vizzotto Bar Quintavalle…Dr. Leo ci conferma che i vigili urbani possono chiedere i documenti: allora che lo facciano!

Idem per parchi, mercato, o dietro il duomo dove sistematicamente ci sono due persone. Uno è fisso alla colonnina dei tikets parcheggio in Piazza Rizzo

Vicolo Nuovo: verrà installata a breve telecamera potente 24 su 24.

Abbiamo proposto di utilizzare i vigili d’argento per certi servizi di sorveglianza. Mi è sembrato disposto.

Sale gioco: non possono impedire l’apertura ma ci ha assicurato il controllo.

Spaccio dietro il Caffè Letterario: si sono già attivati e continua il controllo: dopo l’ultima retata (stampa di sabato 12 ottobre) chissà che ci sia un lungo periodo di tregua.

In conclusione

Si sa che l’Amminitrazione può fare fino a un certo punto, però, abbiamo ribadito, che si devono far portavoce presso le compenti istituzioni. Di questo sono consapevoli.

Ci siamo lasciati dicendo che li terremo monitotrizzati.

 

Dopo questo incontro vi sono stati diversi episodi  che hanno sollevato clamore. Il ragazzo Alem Saidy che è stato brutalmente pestato con fratture e intervento chirurgico in Ospedale, i furti e rapine che sono state continue e il furto nella casa del Dr Madeyski aveva destato clamore. Successivamente all’inizio dell’anno e vi è stato il Convegno sulla Sicurezza  che ha smosso la opinione. Durante il Convegno è stato reso noto il video dei ladri in azione  e successivamente il video è stato messo online e quindi pubblicato su vari giornali e trasmesso su varie televisioni regionali.

Ma tutto è rimasto invariato.

La sicurezza in Città e frazioni non è cambiata.

Il Ponte ha organizzato grazie alla collaborazione di Nicola Manente e Jesolo+Sicura la pagina su FB ” San Donà+Sicura” che in otto giorni è esplosa come persone che partecipano e fanno segnalazioni.

Bene la Lucia Camatta è tornato dopo questi mesi , lunedì scorso a parlare con il Vicesindaco Leo Oliviero per evidenziare i problemi e chiedere cosa è stato fatto.

 

Riportiamo qui il secondo documento della Lucia Camatta

2) Secondo documento di Lucia Camatta su quanto chiesto a Leo Oliviero il 4 aprile.

Sintesi dell’incontro avuto col dr. Leo in data 7 aprile 2014 ore 11.30

 

Abbiamo chiesto all’Amministrazione conto di quanto attuato da ottobre (il 19 avevamo avuto il primo incontro) ad oggi in materia di sicurezza:

Pochissimo praticamente zero!

E’ stata installata telecamera operativa h 24 in Vicolo Nuovo che non ha dato(parole di Leo) dei buoni risultati. In effetti i primi tempi è servita ora, probabilmente i malavitosi operano di nascosto la telecamera.

Vigili armati, altro nodo cruciale: si va per le lunghe. Si sta riorganizzando la polizia a mezzo di un unico distretto con i comuni del litorale e quelli dell’entroterra. Cavallino non necessita di vigili armati, Eraclea non ora, Noventa si, subito la convenzione per armamento entro estate.

Abbiamo chiesto se  un unico comando di polizia urbana penalizzi san donà favorendo per ovvii motivi jesolo (affluenza estiva): Il dr. Leo garantisce di no: il comando sarà si a jesolo ma il comune capofila sarà San Donà che organizzerà i servizi sul territorio. Praticamente comando unico su due sedi.

In una prima fase i ns.vigili rimarranno a San Donà. Una seconda fase prevede la loro mobilità (superata anche le difficoltà burocratiche per tali spostamenti).

E’ intenzione di questa amministrazione di insistere col Prefetto,attraverso una mozione , per il potenziamento di polizia/carabinieri. Se la maggioranza fosse reticente vedrà un accordo per tale mozione con la minoranza.

Parchi pubblici: c’è la volontà di impiegare “vigili/guardiani” per la sorveglianza. Mah!

Slot machine: c’è il libero mercato: verranno posizionati cartelli all’interno dei locali tipo “il gioco crea dipendenza ecc..” (vedi pacchetti di sigarette) altro non si può fare .

Stazionamento, tipo bar da Quintavalle, di persone h 24 che non fanno nulla: manderà vigili in borghese (una volta attuata la riforma del comando unico vigili) Altro mah!

Conclusioni: La burocrazia, i c.d. tavoli di lavoro la fanno da padrona: intanto noi rimaniamo in balia di chi vive di furti, di accattonaggio. Non siamo più padroni dei nostri parchi/golena; neanche di andar a far la spesa al Centro Piave perché rischi di trovarti l’auto sfregiata . ( Dice il dr.Leo che c’è una squadra di extra comunitari che arriva da Padova, di mattina, per posizionarsi al centro commerciale!)

Ci ha invitato a segnalare qualsiasi atto, situazione strana di cui fossiamo a conoscenza, attraverso segnalazione scritta ed ovviamente firmata. E ,questo atteggiamento dovremo averlo tutti noi cittadini: più denunciamo più c’è la possibilità che qualcosa cambi.

La difficoltà oggettiva c’è.  Riscontriamo però che questa Amministrazione è lenta, soprattutto non prende decisioni.

 

E adesso riportiamo l’ultimo documento della Lucia Camatta

3) Documento di Lucia Camatta con il suo commento su come la Amministrazione si sia mossa in questi mesi e cioè da ottobre ad aprile

 

Dopo il colloquio avuto in data 14 ottobre 2013 col Vice Sindaco di San Donà di Piave, dr. Leo, mi sembra che nulla sia cambiato per  quel che riguarda la sicurezza della nostra città. Anzi, continui, sono gli episodi di delinquenza che si perpetuano nel nostro paese.

Lo scenario  è tale e quale quello di ottobre: forse tendente al peggio.

Controlli, dal nostro osservatorio: zero.

Le nostre strade, i nostri bar pullulano di gente che bivacca.

Avevamo fatto presente al vice sindaco la situazione del bar Quintavalle (uno dei tanti): io passo in modo abituale davanti e questi giovani uomini stranieri stazionano praticamente lì. Ci chiediamo e chiediamo alle forze dell’ordine dove e di che vivono, hanno un lavoro che permetta loro di pagarsi un’abitazione, di fumare, di avere l’auto?

I vigili urbani chiedono loro le generalità e i permessi di soggiorno ecc?

Quando ci rechiamo al Centro Commerciale non vogliamo più esser tediate da queste persone che, se non gli dai qualcosa, rischi di trovarti l’auto strisciata. Vogliamo, ogni tanto fare una retata? E poi, la roba che vendono che provenienza ha?

Anziché mandare due vigili al mercato a misurare gli spazi, uno potrebbe esser utilizzato per altri controlli.

Anche la situazione dei parchi pubblici continua ad esser precaria.

Per la vigilanza dei parchi, avevamo proposto i vigili d’argento(in buone condizioni fisiche e dotati di cellulare). Anche questa proposta non ha avuto seguito..

Vicolo Nuovo? Telecamere funzionano?

Che cosa se ne è fatto dell’armamento della polizia locale? Quanti ancora tavoli di lavoro dobbiamo attendere prima di vederli girare armati per la nostra intristita San Donà ?  Il termine era 31.12.2013!

Ora che i due comandi della Polizia Urbana (Jesolo-San Donà) verranno unificati, questo “matrimonio”  gioverà più a noi o a Jesolo?  Ho la sensazione che durante il periodo estivo, per ovvii motivi, passeremo in secondo ordine e questo sarebbe grave. Non dimentichiamo che durante il mese di agosto di intensificano i furti nella abitazioni.

La gente sandonatese, in questo senso, non è né informata  né tutelata a sufficienza dall’amministrazione. Ne prova il fatto che, proprio in questi giorni, è sorta un’iniziativa de “Il Ponte” (che non è collegato alla politica) per migliorare la sicurezza globale(ladri, rapine, abusivi..ecc).

Slot machine: l’amministrazione ha preso qualche provvedimento?

 

Bene non mi restano commenti da fare. Abbiamo riportato  tutto

Possiamo solo fare alcune precisazioni

A) Il problema dei parchi e del ritrovamento di siringhe è un problema attuale che non ha visto soluzioni. Noi de ” Il Ponte” e “San Donà +Sicura” riporteranno le segnalazioni e le foto di questi fatti. Speriamo che serva !

B) Il problema degli abusivi e dei mendicanti violenti è stato segnalato piu volte ma non si fa nulla. Non sarebbe difficile fare visite periodiche a ore non fisse,; chiedere i documenti. Fermare e sequestrare la merce, dare multe

c)La sicurezza delle strade , dei marciapiedi e delle piste ciclopedonali è rimasto fermo. Non si è fatto nulla. Nemmeno uno specchio dove è necessario onde evitare incidenti è stato messo E sì che è stato fatto presente al Sindaco e all’Assessore competente !

d) Educazione stradale ? Nemmeno per sogno

 

Per ultimo vi riporto i consigli dati da una signora che non vuole essere razzista ma che vuole mostrare come il dare la monetina del carrello non è dare la elemosina ma fare un qualcosa non legale

 

SEI MOTIVI PER NON LASCIARE PIU’ LA MONETINA DEL CARRELLO

Premessa d’obbligo : nulla di tutto ciò che segue è a sfondo razzista.

A chi di voi non è capitato di sentirsi richiedere il carrello all’uscita del supermercato? Oramai è impossibile scampare al nero o al rumeno di turno che ti punta all’ingresso e ti insegue all’uscita. Le tecniche che utilizzano sono le più svariate, l’obiettivo sempre lo stesso : la monetina che hai messo nel carrello. Buon per loro, sono tanti coloro che cedono e credono di aver fatto una buona azione. Altri si arrendono per disperazione e donano un euro oggi per essere lasciati in pace successivamente …perché ogni supermercato ha il suo “acchiappacarrello” di turno e ti saluta all’arrivo come un amico di vecchia data. Oggi voglio darvi SEI BUONI MOTIVI per non lasciare più nemmeno un centesimo ed allo stesso tempo, oltre a non sentirvi a disagio per aver rifiutato, riuscirete a giudicare i fatti con occhio diverso.

PRIMO MOTIVO : Il tizio che vi chiede la monetina guadagna una media di 45 euro al giorno. A fine mese intasca circa 1200 euro puliti ed esentasse. Dunque un vero e proprio lavoro nero …che all’italiano non è permesso. E vi assicuro che gli “incassi” sono maggiori.

SECONDO MOTIVO : Nonostante la crisi di oggi è molto semplice e remunerativo lavorare come “acchiappacarrelli” ma l’italiano, anche volendo, non potrebbe farlo per due semplici ragioni : la prima è che il ”mercato del carrello” è oramai un vero e proprio racket gestito da gruppi di extracomunitari organizzati (che creano notevoli problemi anche agli esercenti), la seconda è che l’italiano che lavora in nero rischia di essere colpito dallo stesso Stato che non fa nulla per arginare questo fenomeno.

TERZO MOTIVO : Il ricavato di questa attività illegale è in buona percentuale inviato all’estero. Semplice fare due conti per capire quanto denaro fugge dall’economia italiana, tutto denaro che altrimenti sarebbe stato reinvestito nel mercato nostrano. Provate a fare un calcolo e vedrete che la cifra mensile sarà nell’ordine di milioni di euro.

QUARTO MOTIVO : Abbiamo visto come questa attività possa considerarsi un vero e proprio lavoro… nero. Tutti coloro che sono preposti a far rispettare le regole e le leggi lo sanno ma non fanno nulla.e probabilmente è lo stesso Stato che li mette nelle condizioni di non per poter operare. Dunque possiamo stabilire che abbiamo a che fare con una vera e propria evasione fiscale legalizzata.

QUINTO MOTIVO : Probabilmente coloro ai quali date la monetina già usufruiscono di una diaria giornaliera per l’accoglienza degli immigrati che voi già state pagando con le vostre tasse.

SESTO MOTIVO : Se lasciate la monetina diventate complici di uno Stato che non ha più la capacità di tutelare te che sei un cittadino onesto. Gli stessi motivi qui elencati sono validi per tutte le forme di “falsa elemosina” o di “tentata vendita” che oramai ci circondano.

Se siete tra i fortunati che hanno la possibilità di donare un euro (o qualcosa più) fate donazioni a favore di enti riconosciuti che operano in Italia ed all’estero, e tramite loro aiuterete davvero i malati, i bambini, le popolazioni colpite da disastri ambientali e tutti coloro che sono in difficoltà senza distinzione di razza o religione. Solo in questo modo potrete pensare di aver fatto davvero una buona azione.

 

 

 

Abbiamo smosso qualche cosa. Anche il Vicesindaco Leo Oliviero dice: Cittadini aiutate la Città

 

Abbiamo smosso qualche cosa. Noi del ” Il Ponte” siamo andati a testa bassa nel nostro progetto che pensa alla sicurezza della Città e non solo. Noi pensiamo alal sicurezza della Città ma anche di tutte le frazioni e forse anche dei comuni vicini. Noi pensaimo alal sicurezza dei cittadini.

Sembrava che ci fosse stata una polemica con l’Amministrazione, con il Vicesindaco  in quanto non avevamo invitato come relatori il Sindaco o gli Assessori al Convegno sulla Sicurezza di un mese fa. Ma noi del Il Ponte non siamo legati a nessun carro partitico ma badiamo alla politica in quanto tal ( cioè alla poles, alla gente , ai cittadini)

E siamo andati avanti. Dopo il Convegno siamo andati avanti sulla pagina di FN ” Il Ponte” e abbiamo ricevuto più di 1300 adesioni

Al convegno abbiamo conosciuto e preso contatti con Nicola Manente di Jesolo+Sicura e di Claudio Vanin, prossimo Comandate unico di Jesolo e San Donà. Si sono dimostrati disponibili ad una piena collaborazione.

Abbiamo sul loro esempio e con la loro collaborazione creato la pagina di San Donà +Sicura che metteva sul piano superiore il cittadino che ha voglia di collaborare con gli altri e con la istituzione ( Amministrazione e le varie forze dell’ordine)

La pagina di Sa Donà + Sicura sta funzionando egregiamente. La gente mette il ” mi piace” , gradisce la pagina , legge tutti i posti sempre di piu.

Se ieri vi è stato un netto aumento dopo l’articolo sul Gazzettino e la messa on line del video del furto, oggi è proseguita la corsa a mettere il ” mi piace” e a postare segnalazioni. I posto sono sempre più letti.

Siamo passati nelle ultime 24 ore da 170 ” mi piace” a 240 ” mi piace” e la lettura dei post che era ieri sera di 150 lettori per articolo, a questa ora di oggi siamo arrivati a 570 lettori di qualche articolo e certamente ora della fine giornata arriviamo a 600 visoni.

Si vede che la gente ha capito che bisogna informarsi e bisogna collaborare

Abbiamo smosso le acque e anche la Amministrazione se ne è accorta

Potete vedere allora l’articolo del Gazzettino che ho messo all’inizio dell’articolo

In questo articolo il Vicesindaco in sostanza dice quello che noi diciamo da più di un mese ” Bisogna che i cittadini collaborino con le forse dell’ordine segnalando ogni problema di pericolo, ogni violenza, ogni abusivo eccc con segnalazioni in modo da ridurre questi fenomeni . E si riferiva ai mendicanti pericolosi o in ogni ai mendicanti che molestano.

Sostanzialmente quello che noi stiamo facendo e quello che i cittadini hanno cominciato a fare in questi giorni.

La collaborazione è iniziata e aumenterà

Se ne è accorta anche la Amministrazione che si deve porre uno stop ai pericoli, agli abusivi  ai mendicanti che opprimono gli anziani e i deboli e le donne con bambini

Il dare poi la monetina e il carrello per tenere la moneta è una prassi illegale e vi riporto qui sotto le motivazioni che ho trovato presso Linda Taylor e lo riporto integralmente perchè deve fare riflettere

SEI MOTIVI PER NON LASCIARE PIU’ LA MONETINA DEL CARRELLO

Premessa d’obbligo : nulla di tutto ciò che segue è a sfondo razzista.

A chi di voi non è capitato di sentirsi richiedere il carrello all’uscita del supermercato? Oramai è impossibile scampare al nero o al rumeno di turno che ti punta all’ingresso e ti insegue all’uscita. Le tecniche che utilizzano sono le più svariate, l’obiettivo sempre lo stesso : la monetina che hai messo nel carrello. Buon per loro, sono tanti coloro che cedono e credono di aver fatto una buona azione. Altri si arrendono per disperazione e donano un euro oggi per essere lasciati in pace successivamente …perché ogni supermercato ha il suo “acchiappacarrello” di turno e ti saluta all’arrivo come un amico di vecchia data. Oggi voglio darvi SEI BUONI MOTIVI per non lasciare più nemmeno un centesimo ed allo stesso tempo, oltre a non sentirvi a disagio per aver rifiutato, riuscirete a giudicare i fatti con occhio diverso.

PRIMO MOTIVO : Il tizio che vi chiede la monetina guadagna una media di 45 euro al giorno. A fine mese intasca circa 1200 euro puliti ed esentasse. Dunque un vero e proprio lavoro nero …che all’italiano non è permesso. E vi assicuro che gli “incassi” sono maggiori.

SECONDO MOTIVO : Nonostante la crisi di oggi è molto semplice e remunerativo lavorare come “acchiappacarrelli” ma l’italiano, anche volendo, non potrebbe farlo per due semplici ragioni : la prima è che il ”mercato del carrello” è oramai un vero e proprio racket gestito da gruppi di extracomunitari organizzati (che creano notevoli problemi anche agli esercenti), la seconda è che l’italiano che lavora in nero rischia di essere colpito dallo stesso Stato che non fa nulla per arginare questo fenomeno.

TERZO MOTIVO : Il ricavato di questa attività illegale è in buona percentuale inviato all’estero. Semplice fare due conti per capire quanto denaro fugge dall’economia italiana, tutto denaro che altrimenti sarebbe stato reinvestito nel mercato nostrano. Provate a fare un calcolo e vedrete che la cifra mensile sarà nell’ordine di milioni di euro.

QUARTO MOTIVO : Abbiamo visto come questa attività possa considerarsi un vero e proprio lavoro… nero. Tutti coloro che sono preposti a far rispettare le regole e le leggi lo sanno ma non fanno nulla.e probabilmente è lo stesso Stato che li mette nelle condizioni di non per poter operare. Dunque possiamo stabilire che abbiamo a che fare con una vera e propria evasione fiscale legalizzata.

QUINTO MOTIVO : Probabilmente coloro ai quali date la monetina già usufruiscono di una diaria giornaliera per l’accoglienza degli immigrati che voi già state pagando con le vostre tasse.

SESTO MOTIVO : Se lasciate la monetina diventate complici di uno Stato che non ha più la capacità di tutelare te che sei un cittadino onesto. Gli stessi motivi qui elencati sono validi per tutte le forme di “falsa elemosina” o di “tentata vendita” che oramai ci circondano.

Se siete tra i fortunati che hanno la possibilità di donare un euro (o qualcosa più) fate donazioni a favore di enti riconosciuti che operano in Italia ed all’estero, e tramite loro aiuterete davvero i malati, i bambini, le popolazioni colpite da disastri ambientali e tutti coloro che sono in difficoltà senza distinzione di razza o religione. Solo in questo modo potrete pensare di aver fatto davvero una buona azione.”

Dove non siamo d’accordo con il Vicesindaco Leo Oliviero è dove afferma che la colpa è del fatto che i vigili sono solo 27 e sono pochi per pattugliare tutti i possibili luoghi dove tale fenomeno di abusivismo avviene.

Certamente i vigili sono sempre pochi, e più sono e meglio è  ma il problema nasce che i vigili non li vediamo mai in giro.

Se togliamo i vigili che stanno al comando di polizia e fanno i loro turni di servizio  e se vediamo quanto rimangano e anche loro fanno il loro turno di servizio allora ci accorgiamo quale sia il motivo che non se ne vedono girare per i vari posti.

Io credo che basterebbe che una pattuglia girasse 24 ore a giorno notte puntando ogni qualche giorno ai posti maggiormente frequentati e pericolosi. Se agiscono e si fanno vedere e chiedono i documenti e mettono le multe e portano le persone non regolari al comando e lo fanno in maniera sistematica si vedrà allora una diminuzione degli abusivi

Ma io non vedo quasi mai nessuno. Alla mattina e al pomeriggio quando vado e torno dal lavoro in bicicletta non vedo mai nessun vigile che ferma i ragazzi che in maniera maleducata e incivile e pericolosa disturbano il passaggio  di bicicletta e pedoni.

Perchè?

Se un vigile ogni giorno per una settimana stesse nei vali in presso di qualsiasi scuola e fermasse i ragazzi che disturbano il traffico e si fanno dare le generalità e vanno a parlare con i genitori , si vedrà nel giuro di un mese come la situazione possa cambiare. Ma non si vede nessuno

Riporto a tal proposito una segnalazione di oggi di una signora del posto ” Vorrei segnalare la difficile viabilità che avviene in Via Sabbioni il mattino intorno le ore 7,45 – 8,00 in corrispondenza dell’arrivo dei treni con studenti che si avviano verso gli istituti superiori.
Questi camminano appaiati nel senso di marcia dei veicoli, non curanti anche del passaggio del bus che a volte deve rimanere dietro di loro per non scontrarsi con i mezzi che sopraggiungono dal lato opposto.
Oltre a rendere impossibile il cammino per coloro che nel verso giusto vanno a prendere il treno”

Ecco di cosa si lamentano i cittadini. Ma i vigili saranno pochi ma nessuno si vede in giro.

Avete visto un vigile a San Donà multare una persona che che guida parlando con il cellulare e magari nello stesso momento con l’atra mano sta fumandoi una sigaretta ?

Io no, mai !

Ecco in casa Leo Oliviero sbaglia o meglio ecco cosa non fa: deve fare sì che la polizia urbano si muova e esca dagli uffici e giri e agisca. Solo così i cittadini si sentiranno sicuri

Questo è quello che i cittadini chiedono continuamente

 

 

 

 

 

 

 

 

Mendicanti che molestano e infastidiscono ma spesso violenti

Questa pagina postata su San Donà+Sicura ha avuto nel giro di 24 ore più di 500 visitatori che hanno dato su FB o per mail i loro commenti

Una signora scrive:o ogni volta segnalo all’ufficio informazioni della SME pare che abbiano un guardiano che li “fa calmare” perché davvero sono sempre più aggressivi anche verbalmente.

Ma il commento che più colpisce è: ma comunque le forse dell’ordine non ci sono mai.

E’ anche vero che diverse persone mi hanno scritto o detto che a volte arrivano i vigili ma non succede nulla. I mendicanti scappano all’interno della SMe o del Centro Commerciale e tutto si ferma . Poi i vigili vanno via e tutto torna come prima.

Nello spazio davanti alla SME e fuori dal parcheggio del Centro Commerciale stazionano decine di mendicanti , se possiamo chiamarli così. Ma non solo al Centro Commerciale . Lo stesso fenomeno anche se ridotto ma solo per problemi di spazi lo troviamo all’ingresso del cimitero, al di fuori dei supermercati tipo LIDT o Winner o Eurospin ma anche fuori al parcheggio dell’Ospedale di San Donà e a quello di Portogruaro.

Episodi di mendicanti molesti, insistenti specie con le donne con bambini o con anziani sono normali.

Le violenze sono rare

Mesi fa aveva fatto notizia la vigilessa picchiata nel parcheggio dell’Ospedale di Portogruaro ma poi finì tutto li.

D’algtra parte rimane il fatto che molti mi hanno segnalato specie a voce: ma poi se li prendono e li identificano o li portano in caserma , poi vengono messi in libertà subito. La denunzia non ha seguito.

L’episodio che il Gazzettino ha segnalato va bene ma poi …..

E’ vero anche che il Centro Commerciale le ha provate tutte: dal non mettere le mote per avere i carrelli, al gettone da comperare, dalla guardie di sorveglianza , ma nulla è valso

Fino a che la polizia locale non faccia una opera sistematica d presenza e di controllo credo che il problema non si risolverà

Giorni fa ho provato ad intervistare un mendicante che vedo sistematicamente fuori dalla chiesa di San PIOX, dal supermercato LIDT, dal supermercato EUROSPIN e fuori dall’Ospedale di San Donà. Lo conosco bene in quanto lo vedo sempre ora in un posto ora in un altro. E a volte in un posto e a volte vi è una donna e spesso sono assieme.

La tattica è sempre la stessa. Fuori dalla chiesa alla uscita della S. Messa chiedono qualcosa per mangiare e lamentandosi che hanno fame. Lo stesso fuori dall’Ospedale. Mentre all’eterno dei Supermercati chiedono di la moneta che era stata messa nel carrello. Sono sia lui che la donna insistenti anche se all’inizio cercano di aiutare le persone anziane a portare il carrello e a depositare le borsette in macchina. Ma diventano poi molesti anche se questi sono pacifici se non le viene dato nulla. Ma è difficile per una persona anziana o per una donna con dei bambini riportare il carrelli indietro e riprendere la monetina.

E’ vero che sono un euro o due euro e si possono dare ma non tutti possono e poi ognuno può dare un obolo a chi vuole ma non piace darlo a chi lo chiede e quasi lo pretendente

Dicevo che ho intervistato questo mendicante, ovvero ho cercato di intervistarlo. Non era una intervista ; era un tentativo di capire perché fa sistematicamente questo lavoro

Ero furoi dall’Europsin e non vi era gente per cui lui non era occupato al momento con nessuno

Gli ho chiesto da dove venisse ma non mi ha risposto. Gli ho detto che lo vedo nei vari posti e che tutti i giorni è in giro a chiedere il soldo . Mi ha risposto che non era vero ma gli ho citato tutti i posti  dove si trova ogni giorno. Gli ho detto che se era lui era sua moglie. Mi ha risposto che tutti gli dicono così ma non è sua moglie ma una donna che non conosce. Ma vanno poi via alla sera assieme e quindi sicuramente almeno si conoscono.

Ho cercato di chiedergli ancora da dove venisse  e dove abitava ma infastidito è andato verso il muretto. Poi è giunta una signora con due bambini e lui la ha seguita e ho visto che la aiutata a mettere le borsette dal carrello all’interno della macchina e poi la signora gli ha lasciato il carrello che lui ha riportato al supermercato intascando la monetina.,

Con la signora è stato gentile ma come poteva la signora con due bambini andare a riportare il carrello indietro e riavere la moneta ? Era impossibile con i bambini e quindi è stata costretta ad una elemosina magari non voluta

Questi mendicanti in genere sono dell’Est ma ve ne sono molti di colore specie al Centro Commerciale che cercano di vendere oggettivi inutile ma che possono stimolare e farsi dare qualcosa . Il fatto che poi possano essere mossi da qualcuno che sta più in alto come nel caso delle prostitute che sono sfruttate e poco rimane in tasca loro è un altro problema.

Io spero tanto che la Amministrazione Comunale e che i Vigili o Polizia locale possano e debbano fare qualcosa per la sicurezza di tutti

 

 

 

 

San Donà +Sicura: I ladri gli rubano in casa: pubblica il filmato e fonda un’associazione

Non ne avevamo parlato per lasciare che le cose andassero avanti da sole e si potesse vedere come andavano nel passare dei giorni.

Ma oggi il Gazzettino online ha pubblicato il video e giorni fa vi era un articolo dedicato alla fondazione di San Donà +Sicura e poiché fa parte del progetto de ” Il Ponte” è giunto il momento di parlarne.

Il video è online e lo era da circa un mese . La pubblicazione sul Gazzettino ha visto raddoppiare le visoni nel giro di poche ore e i commenti sono stati favorevoli in quanto tutti hanno capito che il mettere il video online serviva a dare un esempio e a dare uno stimolo a tutti a collaborare con segnalazioni alle forse dell’ordine.

Sull’esempio di Jesolo + Sicura  abbiamo , noi de ” Il Ponte” , creato la pagina di San Donà +Sicura in collaborazione e con l’aiuto di Jesolo+Sicura e in particolare di uno dei suoi fondatori Nicola Manente.

Riporto qui il sunto dell’articolo scritto da Davide De Bortoli sul Gazzettino di alcuni giorni fa quando è stata creata la pagina sul WEB

 

- È stata creata  “San Donà + sicura”, pagina Facebook aperta alle segnalazioni di tutti i cittadini in tema di sicurezza. L’iniziativa è del movimento di opinione “Il Ponte” il cui presidente Paolo Madeyski nel marzo scorso ha promosso un convegno sulla sicurezza rendendo pubblico il video del furto subito nella propria casa.

 

Il nuovo spazio internet appena sorto ha raccolto subito l’adesione di molte persone e dopo questi giorni siamo a 170 persone. «Abbiamo avviato questo progetto per stimolare il senso civico della cittadinanza – conferma Madeyski- Lo scopo è consentire che le persone segnalino fatti, persone e situazioni sospette alle Forze dell’Ordine, in modo che queste possano verificare e intervenire nel modo opportuno».

 

Tutti possono segnalare problemi legati alla sicurezza di ogni tipo come tentativi di furto, mancanza di illuminazione, recinzioni o alberi pericolosi, accattonaggio, prostituzione. «Ad esempio nella zona di Centro Piave e Sme anche ieri ho notato venditori ambulanti troppo insistenti con anziani e donne sole – precisa Madeyski- in centro città le commesse e titolari dei negozi di recente hanno dichiarato di sentirsi poco sicure a causa di certe frequentazioni».

 

Sarà possibile anche indicare situazioni relative a rischi per la salute pubblica come la presenza di immondizie, sostanze inquinamenti o di dubbia provenienza. Ogni disagio che possa essere di pubblico interesse. La pagina del social network riporterà i recapiti telefonici di Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia Provinciale e dell’azienda che cura la raccolta della nettezza urbana “Veritas”.

Il progetto nasce sull’esperienza di “Jesolo + sicura” creata nel maggio dello scorso anno da Dino Mogavero e Nicola Manente. «La nostra è un’azione di volontariato – spiega Manente- Non c’è da parte di chi segnala la volontà di sostituirsi alle Forze dell’Ordine, anzi il progetto è stata creata in accordo con le stesse». Gli iscritti a Jesolo sono 1020 e i cittadini interagiscono molto, in media sono circa 600 visualizzazioni ad ogni segnalazione.

 

Come vedete nell’articolo si dicono le finalità e si fa il paragone con Jesolo+Sicura.

Noi siamo contenti di come è stata accolta tale pagina. Certamente ci vogliono mesi per abituare la gente a frequentare la pagina e a fare le segnalazioni.

Come avete visto Jesolo+Sicura ha più di 1000 cittadini che la seguono ma direi che avere 170 persone che ci seguono dopo pochi giorni è un successo.

Se ogni post di Jesolo+Sicura viene visto da circa 600 persone possiamo vedere con soddisfazione che ogni post su San Donà +Sicura viene vista dalle 100 alle 150 persone

E questo vuole dire che il cittadino vuole la sicurezza.

Lo stesso video che messo on line da PiaveTV ha visto 1100 persone in un mese , dopo poche ore della messa on line sul Gazzettino le visoni si sono quasi raddoppiate e su Youtube sono arrivate a 2100 visioni e a queste si sommano quelle sul sito del gazzettino

Nel complesso noi de ” Il Ponte” abbiamo fatto un servizio alla Città e credo che i risultati si vedranno.

Già oggi sul Gazzettino è apparso un articolo sui medicanti violenti al Centro Piave come noi abbiamo segnalato. Certamente per adesso la Amministrazione non ha fatto nulla ma credo che andando avanti così qualche si muoverà anche  da noi. Se poi arriverà come se ne è parlato al Convegno sulla Sicurezza il Comandante Unico di Polizia Caludio Vanin le cose cambieranno e credo che si faranno passi avanti.

 

 

 

Sicurezza. Cosa stiamo facendo per Tutti

L’articolo è stato scritto sul Gazzettino ed è frutto di quanto letto da Cibin sula pagina  ” Il Ponte” su F.B.

Ma è frutto anche di una conversazione all’ora di colazione intercorsa fra me e Cibin. Conversazione che non era nata come intervista e che non doveva andare pubblicata. A me infatti non era stato detto che era una intervista e pur sapendo che parlavo con un giornalista rispondevo alle domande come faccio con molti che mi telefonano o che mi scrivono. Ma poichè le notizie che vengono messo sul WEB sono pubbliche e poiché quanto detto nella conversazione corrisponde a verità intendo fare alcune precisazioni per fare il punto sulla situaizone

E’ vero che il Ponte dopo il Convegno sulla Sicurezza all’Hotel Forte 48 è andato avanti nel vedere come risolvere il problema per i cittadini ma anche per gli esercenti, per i commercianti, per gli artigiani, che sono sempre più vessati da rapine e furti , mentre le violenze sono spoardiche. Ma certamente furti o violenze il problema è che i cittadini non si sentono sicuri. Ieri sera ho visto una intervista a una televisione regionale di Padova ad un ristoratore del centro di Padova che era stato visitato dai ladri con danni enormi e che ora aveva deciso di dormire nel ristorante per difendersi. Ma con paura in quanto non si sa come reagiranno i ladri a trovare il padrone nel locale.

Quindi il problema esiste ed esiste con una presenza importante. A San Donà e frazioni abbiamo da 2 a 3 furti nella abitazioni al giorno. Non tutti denunciano i furti in quanto hanno paura e anche perchè sanno che poi non succede nulla.

Abbiamo sentito nel convegno sulla Sicurezza il giovane Alem Saidy dire ” Non capisco le leggi italiane. Io sono stato picchiato, operato per le fratture e i miei assalitori girano da subito e da sempre liberamente per San Donà”  Effettivamente abbiamo sentito dal Procuratore che non ci sono leggi che ci proteggono.

Bisogna anche dire che nonostante abbiamo mosso con il Convegno tanto interesse e tante promesse, fino ad ora cose concrete non se ne sono viste

E allora proviamo a fare qualcosa noi , Nel nostro piccolo e con le poche risorse ma con l’aiuto spero di molti

Ci siamo incontrati con Jesolo+Sicura nella persona di Nicola Manente e abbiamo trovato un accordo per una sinergia. A giorni apriremo una pagina simile alla loro con il Nome di San Donà+Sicura su FB e vediamo se possiamo fare come loro nell’aiutare chi ha bisogno e sollecitare le forse dell’ordine  nel caso di necessità.

Il prossimo comandante della Polizia Municipale che dovrebbe unire Jesolo e San Donà si è detto disponibile a lavorare come a Jesolo controllando e mettendosi a disposizione in maniera pratica con tutti quelli che vogliono vivere in serenità e con il sorriso.

Vedremo se la amministrazione darà una mano

Bisogna capire che i cittadini si trovano in stato di necessità e devono anche capire che devono aiutare anche loro. E’ come per la Sanità. I tagli ci sono e sono importanti. E allora noi vediamo in aiuto cercando di facilitare il cittadino con prezzi possibili. Noi della Casa di Cura lo abbiamo già fatto con accordi con la Confesercenti e presto con la Confcommercio .

Lo stesso sarà con la Sicuerezza. I cittadino devono capire che lo Stato non ha soldi per tutto e un aiuto lo deve dare anche lui.

E noi staimo lavorando per questo

Vediamo anche se riusciamo a fare sinergia non solo con I Rangers ma con tutte le forze delle pattuglie che girano di notte per la città e le frazioni

Io credo che alla fine tutto questo lavoro se trova la collaborazione dei cittadini e delle associazioni di categoria porterà i suoi frutti

 

Non ti curar di loro ma guarda è passa. La sicurezza non è di destra o di sinistra é NOSTRA !

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ragioniamo a mente fredda. Oggi ho ricevuto questa mail da una persona che si è firmata  e la riporto perchè mi trova sulla sua lunghezza d’onda. Provo a dimenticare la critiche di chi non ha saputo o voluto capire cosa sia ” Il Ponte” ed ha visto quello che non è e non è stato.  Bastava informassi e capire cosa sia la Sicurezza e cosa pensano i cittadini e forse si capiva perché abbiamo organizzato il convegno . e lo abbiamo organizzato proprio perchè i cittadini lo volevano e perché i cittadini vedevano una città senza sicurezza e senza qualcuno delle istituzioni che li difendesse.

E questo cittadino che chiameremo D.C. ha scritto dei ragionamenti che condivido in pieno e possono riassumere il convegno

” la conferenza di venerdì mi sembra sia andata benissimo ma come al solito le risposte di chi le doveva dare sono state evasive anche se motivate: se le leggi non tutelano le vittime del delitto e tutelano solo i delinquenti non ci salviamo.  Il ragazzo afghano, nella sua semplicità lo ha capito meglio di qualsiasi altro.

E’ pur vero che è questa la tradizione del diritto italiano  (Beccaria insegna) ma traeva origine da principi generali antichi,  si ispirava al rispetto della persona e all’educazione, al timor di Dio chè sono dei punti  fermi che ora mancano nella stessa formazione scolastica e  dei figli che non hanno più rispetto per i padri…e così via.

La riforma del diritto e le storture esistenti tra il codice penale e quello di procedura penale vanno risolte. Le carceri devono funzionare e non è ammissibile che un detenuto  straniero debba dare un suo “assenso” per essere riportato nel suo paese…cose
proprio fuori da ogni logica .

E  i politici si riempiono la bocca del problema delle carceri sovraffollate e non conoscono nulla della reale situazione, si riempiono la bocca di luoghi comuni e la stampa  nasconde i dati reali: 67.000 detenuti dei quali più di 23.000 stranieri. Le carceri nuove non possono funzionare per mancanza di personale e non si possono riportare al loro  paese quelli che delinquono….

Mi spiace della sterile polemica che ho visto e comunque si sa  bene che chi fa qualcosa è sempre criticato…non te ne curare vai avanti per la tua strada.”

 

 

 

 

 

 

Giusto ” non ti curar di loro ma guarda e passa ” diceva Dante  e possiamo dirlo anche noi

E mi riferisco alle critiche di Leo Oliviero, Vicesindaco che come uomo di destra predicava la sicurezza con le armi e poi passato alla giunta  di sinistra pretendeva che ” Il Ponte” organizzasse il Convegno al posto della Amministrazione Comunale.

Noi abbiamo invitato tutte le istituzioni a d ascoltare e a portare i saluti delle loro associazioni e delle loro ammnistrazioni ma non a parlare di ideologie politiche legate a partiti.

Riporto un commento di una persona W.L. che ha scritto: sarebbe bello se il sindaco fosse stato tra i relatori. .Era importante? Il sindaco ha tutto ol potere di questo mondo e non ha necessità di venire ad un convegno per dare il splito segnale politico. Il problema sta in un punto: avere il potere e non sapere cosa farne. Se c’è una opposizione responsabile è questa che lo deve evidenziare e non certo un convegno esterno. Se non succede è evidente che l’opposizione è una minoranza. Il che è tutto dire..

Sono d’accordo. La politica legata ai partiti è morta , sia di destra che di sinistra e non sa agire solo per i cittadini ma pensa più  al consenso che alla sicurezza dei loro cittadini. Maggioranza e minoranza spesso fanno la stessa politica.

Un altro D.M ha scritto:o nei miei 45 anni, di cui la metà passati in una città come Napoli, dove si vive giornalmente con la paura, ho mai visto da parte della “politica” fare qualcosa di sua iniziativa sul problema sicurezza, salvo quando associazioni , convegni cittadini ecc. hanno alzato la voce ; quindi ben vengano sempre di più i contatti con il popolo “sovrano” a mezzo convegni come quella della serata di san Donà !!!!

E alla fine vi dico che ho ricevuto quasi totalmente elogi e apprezzamenti sul convegno e una vera critica solo o quasi dal vicesindaco .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma non tutto è andato bene venerdì sera.

Un dato è emerso sicuramente dal Procuratore della Repubblica Delpino e dall’Avvocato Teso. Ci sono le leggi ma spesso non vengono applicate. Ci sono leggi che sono vecchi e mancano leggi adeguate alla situazione presente. Vi sono leggi che permettono che il processo sia fatto dopo anni e che chi ha commesso un reato rimanga libero per anni. Vi sono leggi che non difendono il cittadino.  Vi sono leggi che dicono che se la pena è sotto i 3 anni non si va in prigione. Ma le pene alternative sono mal fatte. I braccialetti non hanno il GPS e non servono a nulla. E allora cosa facciamo

Ecco quello che è emerso purtroppo: non vi è certezza della pena. Le istituzioni funzionano a scacchiera e secondo le persone.

Non per il partito ma per la persona.

Effettivamente il ragazzo afgano Alem Saidy ha capoito molto meglio di altri ma tutti noi siamo sempre alle prese con le varie forme di criminalità e non sappiamno o non possiamo difenderci

Avere messo il video dei ladri è stato un segnale a tutti: collaborate con  le varie forme di forze dell’ordine. Solo così possiamo migliorare la città . Ma dobbiamo avere forse dell’ORDINE  come ci ha spiegato il Comandante Vanin che faccia applicare la legge; che punisca gli abusivi, che trasgredisce la legge…

Ecco dal convegno siamo usciti con la speranza che tutti collaborino e che le istituzioni ci aiutino

Lo stesso Sindaco Cereser ha promesso ed ha fatto un discorso razionale e di buon senso e speriamo che faccia qualcosa.

Gli ho detto che a volte basta poco, come per esempio un o specchio lungo la pista ciclopedonale all’angolo dell’Ospedale dove l’incidente è sempre in agguanto  e sembra che farà…speriamo.

 

 

Convegno sulla Sicurezza: La politica fallisce ma i cittadini vogliono fatti e non parole

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oggi dovevo scrivere il resoconto del Convegno sulla Sicurezza di venerdì 7 marzo all’Hotel Forte 48.  E lo farò ma il resoconto sarà anche una risposta ai politici che pensano a parlare e a fare politica senza capire che i cittadini vogliono fatti e non parole.

Come per quanto riguarda il problema della Sanità e dell’Ospedale Unico. Avevamo organizzato un convegno per presentare le schede ospedaliere regionali  con relatori i vertici della Sanità Regionali. Il Sindaco Cereser era intervenuto come ieri come ospite e non come relatore. Aveva applaudito  quanto detto dagli esponenti regionali e ne fa fede la registrazione. Ma poi sono cominciate le corse a dire tutto e il contrario di tutto. Noi stessi de ” Il Ponte” abbiamo pubblicato integralmente il documento firmato dal PD e dal Sindaco Cereser in cui si dichiarava il contrario di quanto detto dal Sindaco al Convegno in questione. Poi la politica si è mossa con tutti i Sindaci che dicevano di tutto. E poi vi erano le direzioni dei partiti che dettavano legge. Anche oggi sui giornali vi è una reprimenda del Pd al Sindaco di Meolo reo di pensare in maniera diversa .

E poi cosa è successo ? Il Vicesindaco Leo Oliviero non è d’accordo con il Sindaco. Difficilmente va d’accordo . Lui è un uomo di destra e il Sindaco è di sinistra. Si sono messi d’accordo per vincere le elezioni e le hanno vinte. Grazie proprio all’appoggio ddi Leo Oliviero. Ma rimanere assieme devono trovare un compromesso. Ecco allora che ci fu una riunione della Lista Civica di Leo Oliviero che finì a mezzanotte e mezzo ( mi telefonò lo stesso L. Oliviero ) che cambio la decisione del Sindaco e del PD.

E quindi ecco che si riunisce la Conferenza dei Sindaci  e alla unanimità decide che va bene l’Ospedale Unico e rimane solo il problema della Sede ma si decide chi troverà la sede stessa.

E tutto finisce come prima salvo aver perso tempo e fatto politica come si fa a Roma non ascoltando i cittadini .

Potete vedere l’intervista di 20 minuti veneti su Piave Tv  che poi è durata solo 13 minuti . Durata meno perchè il Sindaco ha ribadito i concetti già espressi e affermato le cose che avevamo espresso noi sia al Convegno sulla Sanità che in questo sito. L’intervista è scesa infatti o diminuita di alcuni minuto non avendo nuove considerazioni da fare.

E per la Sicurezza lo stesso.

Come ho detto al Convegno l’idea di fare questo convegno è nata quando proprio il giorno in cui organizzammo il convegno sulla Sanità i ladri mi svaligiarono la casa. Ma poi si decise di farlo a marzo perchè fui colpito dal clamore dei cittadini intorno al caso di Alem Saidy, il ragazzo picchiato un mese fa.

Quando pubblicai l’articolo sulla sicurezza e sul pestaggio del ragazzo afgano su questo sito avemmo migliaia di lettori, anche 7000 in un giorno. Questo era un segnale che la gente aveva paura e che la microcriminalità era imperante anche a Sa Donà.

D’altra parte nessun segnale veniva dalla Amministrazione.

Quante volte abbiamo parlato elle piste ciclopedonali ? Quante volte il Consigliere Fingolo delal Lista Civica Noi per San Donà ha chiesto un cosiglio straordinario sulla sicurezza  o quante volte ha portato alla attenzione del consiglio con interrogazioni e con mozione sulla pericolosità delle pieste ciclopedonali ?

Dalla Amministrazione non è arrivato nessun passo

Io sono amico di Leo Oliviero. E’ un medico e lo sento spesso. Da un punto politico ci sentiamo. Non come esponente partitico ma politico.  Sulla sicurezza la pensa come me . Ma deve stare al governo e nemmeno lui che ha sempre tuonato nella passata amministrazione su come far funzionare  la legge ha fatto qualcosa

Non è lui l’Assessore alla Sicurezza ?

Non era lui a dovere intervenire ?

Non era lui dovere  fare un convegno pubblico  per dire cosa era bene fare e sentire i problemi e vedere assieme alle forze dell’ordine e assieme ai magistrati cosa si poteva fare  e cosa consigliare ai cittadini ?

Quante volte ho detto anche a Leo Oliviero che non costava tanto mettere uno specchio  all’angolo dell’Ospedale nella curva della Pista Ciclopedonale vicino al laboratorio analisi  dove sempre avvengano piccoli incidenti ?

Fatto qualche cosa ?

E allora se i politici non fanno nulla noi abbiamo cercato di fare qualcosa.

Senza i politici

Va bene che vengano che sentano  che portino i il saluto della Amministrazione, che promettano di fare qualche cosa.

Cosa che hanno fatto

Ma dire come ha fatto Leo Oliviero che il Sindaco doveva essere Relatore e non ospite, che il convegno era politico e che la presentatrice era politica  eccc…. mi pare proprio non aver capito quello che facciamo

Dovevamo noi de ” IL PONTE” organizzare il convegno per conto della Amministrazione ?

Sarebbe stato bello che LEO OLIVIERIO lo avesse organizzato lui il convegno per dimostrare ai cittadini di San Donà che la Amministrazione di cui fa parte sta pensando alla sicurezza dei suoi cittadini. Ma lo ha fatto ?

Eppure Leo Oliviero era avvisato fin dall’inizio di cosa volevamo fare.

Anzi avevo chiesto a lui che era amico del Comandante dei Carabinieri di intercedere perché ci ricevesse e venisse nostro relatore !

Non so se lo ha fatto o se ha cercato di non farlo,partecipare.

Infatti 15 giorni prima del Convegno avevamo un appuntamento con il Comandante dei Carabinieri  io e la presentatrice Ribon). Era un lunedì alle 12. Sistemai la scaletta della Sala Operatoria e andai alla sede dei Carabinieri. Quando  ero li telefonai alla Ribon e lei mi disse che il Comandante era dovuto assentarsi e non ci poteva ricever. Ma io ero lì e il piantone mi aveva detto che il Comandante era al piano  di sopra. Quindi il Comandante non voleva riceversi. Leo Oliviero mi disse che il Comandante ci avrebbe ricevuto un altro giorno e che sarebbe venuto al Convegno se non era legato ai partiti . Come non lo era .

Ci venne comunicato due giorni prima del Convegno che il Comandante non poteva venire in quanto era presenta ad un convegno simile a Musile . Ma se sapeva di essere a Musile lo stesso giorno non lo poteva dire subito.

Di tutto questo Leo Oliviero era a conoscenza da colloqui con me telefonici

E adesso viene a dire che il Convegno doveva essere gestito maniera maniera diversa e condotto da relatori politici ?

Forse Leo Oliviero è troppo poco da San Donà di Piave e non conosce la storia del Il Ponte !

Da un punto di vista politico ma solo personalmente mi sono presentato tre volte alle elezioni amministrative sempre con liste civiche da me coonfondate . Eletto due volte ho collaborato con amministrazione di sinistra e con amministrazione di sinistra

Ma come Il Ponte siamo apartitici

Da sempre

Tutte le manifestazioni e i progetti che ho portato avanti in questi anni sono stati di beneficenza o di attualità sociosanitaria o sociali. La maggior parte non hanno avuto visibilità ma sono stati messi sul sito de Il Ponte. Il mio nome non appare mai se non come relatore in quanto Presidente del Movimento Il Ponte, porto la opinione di noi membri del Movimento

Mi spiace proprio dover leggere critiche da un medico che sa come lavoro personalmente e come agisco nel sociale.

Seguirà in un altro articolo i commenti sul convegno per fare capire a tutti cosa ne è venuto fuori .

 

 

 

 

 

 

 

 

Il PONTE ha organizzato un convegno sulla Sicurezza a 360 ° STOP a furti e violenze!

 

Il Movimento di Opinione ” Il PONTE” è sceso nuovamente in campo. A dire il vero ” Il PONTE” è sempre stato in campo con varie iniziative a livello sociale e sanitario . Naturalmente quando si parla di sociale si parla anche dei bisogni della gente e della cultura come avete potuto vedere sul nostro sito

Diciamo allora che Il PONTE è sceso nuovamente in campo per cercare di dare una mano ai cittadini di San Donà e non solo su di un problema che nel corso degli ultimi anni è diventato un grosso problema

Parliamo della Sicurezza della Città  dei cittadini, insomma di tutti noi

Il problema è diventato urgente quando gli atti di violenza sono aumentati e sono culminati con la aggressione al giovane afgano Alem Saidy. Ha contribuito anche il furto che io stesso ho subito anche se viene confuso in mezzo a tutti i furti e rapine che avvengono tutti i giorni a San Donà e non solo.

IL problema quindi diventava urgente e abbiamo deciso di agire prima di affrontare altri problemi.

Noi del Movimento di Opinione ” Il POnte” abbiamo sentito la gente comune e poi le istituzioni in quanto crediamo che siano le istituzioni che devono aiutare i cittadini come siamo convinti che i cittadini devono aiutare la forze dell’ordine e le istituzioni. Solo l’aiuto reciproco e il sinergismo possono riportare la sicurezza a forma accettabile.

IO credo che abbiamo fatto uno sforzo importante parlando con varie autorità e persone competenti e le abbiamo convinti a partecipare al convegno

Molti pariceperanno. Non ci saranno politici ma solo persone ” del mestiere”

Porterà i saluti il Consigliere Enrico Fingolo della Lista Civica in quanto portò in consiglio due mozioni riguardanti la sicurezza e in modo particolare quella sulla sicurezza delle piste ciclopedonali che noi de il PONTE abbiamo sempre sostenuto

Abbiamo invitato i sindaci e gli assessori competenti, abbiamo invitato tute le forze dell’Ordine: polizia urbana, carabinieri, Finanza ecc. Vi saranno altri movimenti e comitati che porteranno la loro esperienza.

Vi elenco le persone che posso nominare perché le forze dell’ordine saranno presenti ma non saranno nominati sulle locandine.

 

 

 

 

 

 

 

Questi sono solo alcuni degli ospiti che ci porteranno la loro esperienza.

Per Nicola Manente con Jesolo Sicura ci porterà un sondaggio che era stato fatto da un criminologo di Torino e che interrogando 1000 cittadini ha voluto testare la sensibilità della gente e come la gente vede la sicurezza e cosa desidera per la sicurezza.

Ci mostrerà anche cosa loro hanno fatto per migliorare la sicurezza in collaborazione con le forse dell’ordine. Per esempio ., e ce lo dirà , il Comandante Claudio Vanin, a Jesolo vi è una sala operativa in cui una persona guarda tutte le telecamere che funzionano.

A Pordenone mi diceva il Procuratore di Venezia Delpino vi era la stessa cosa quando lui era Procuratore a Pordenone

Perchè non si può fare anche a San Donà ?

Le telecamere sono poche , non tutte funzionano ma nessuno le guarda !

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Qui vedete due istituzioni da parte della legge che ci aiuteranno a capire come è la giustizia in Italia e a San Donà. Ci aiuteranno a capire cosa è possibie fare e cosa non è possibile fare

Ci diranno alcune cose che penso pochi sappiano. Io ne ho imparata una per esempio l’altra sera quando ho chiacchierato con il DR Delpino circa  come svolgere il Convegno.  Si parla dei braccialetti elettronici che si mettono come misura alternativa e di sicurezza a persone condannate . Bene il Dr Delpino mi ha detto che in Italia sono solo 2000 e dovrebbero essere 5 in Veneto ma quello che stupisce è che tali braccialetti non servono a niente in quanto nessuno ha il GPS e quindi chi lo indossa non è rintracciabile. !

Con il Dr Delpino che è il Procuratori di Venezia e con Il Dr Teso, avvocato, cercheremo di capire cosa dice la legge e cosa si può fare e cosa non si può fare

Vi sarà poi la testimonianza di Alem Saidy e il video dei ladri in azione a casa mia

Come si può vedere le telecamere non scoraggiano i ladri !

Ma non voglio raccontare tutto quello che ci sarà nel convegno e vi lascio sperando che siate tutti numerosi ad ascoltare a raccontare e a dare suggerimenti

Quello che deve uscire dal convegno è una Città più sicura e l’invito a tutti di collaborare con le forze dell’ordine , a lasciare da parte l’omertà e a pensare che siamo tutti cittadini di San Donà e dobbiamo vivere sereni e tranquilli !