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"Movimento di opinione per la Città un ponte tra la gente, la voce del cittadino tra i cittadini"



Il movimento di opinione "il ponte" si prefigge di raccogliere le opinioni del cittadino, filtrandole ed elaborandole per capire cos'è importante e più utile per la gente.

Dando spazio a tutte le proposte mantenendo sempre la persona e le persone al primo posto.

Si intendono sviluppare i collegamenti con le associazioni di volontariato, con le istituzioni, con le associazioni di categoria, e dei media per elaborare nel miglior modo ciò che viene esposto dal cittadino. Non limitandoci alla critica in quanto tale, ma impegnandoci a costituire e a a tradurre in realtà le idee.

Al movimento di opinione "il ponte" puo' associarsi chiunque desideri lavorare per migliorare la nostra città: renderla più vivibile e sana; ogni persona indipendentemente dalla colorazione politica e dall'iscrizione a un partito, purchè il suo pensiero sia guidato da sani principi.
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Archivio 03/2016

Botta e Risposta sul Museo della Bonifica !

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COMITATO VOLONTARIO SPONTANEO “DIFENDERE IL MUSEO DELLA BONIFICA PER DIFENDERE LA NOSTRA IDENTITA’” Comunicato stampa 23 marzo 2015.

Cominciamo con l’articolo che ha scatenato alcuni commenti

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E’ apparso stamattina sulla testata IL GAZZETTINO un articolo che esprime la volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di San Dona’ di Piave di proseguire nell’intento di spostare di sede il museo in centro

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. Sulle motivazioni addotte ci esprimiamo qui di seguito.
Attendevamo da tempo che l’amministrazione comunale si esprimesse su questo delicato tema. La risposta che ora viene data è alquanto insignificante, priva di qualsiasi dettaglio o approfondimento. Sono pochi i visitatori ? Quanto si dichiara da parte dell’assessorato è l’ammissione di un’autoaccusa per quello che l’assessorato non ha fatto. Un museo nel centro cittadino o in una raggiungibilissima zona del centro urbano come quella della collocazione attuale, non cambia nulla rispetto all’incremento delle visite bisognava solo promuoverlo ! E come ? Portando attività, portando mostre, interagendo con le strutture turistiche, diffondendo l’immagine del museo, facendo attività assidua di valorizzazione attraverso mostre manifestazioni ed altro. Non lo si è fatto !
I cittadini, già numerosissimi, contattati in questo periodo dal Comitato per il Museo, sono dalla nostra parte e di questo l’amministrazione nelle parole dell’ass. Polita sembra non tenerne alcun conto. Tutti ci hanno espresso la loro decisa contrarietà allo spostamento del museo, non solo per i costi che la città dovrà sostenere ma soprattutto per i vasti contenuti e gli ampi orizzonti culturali che il museo nelle sede attuale ora offre: nessuno si oppone a migliorare e ad aggiornare, ad arricchirne la capacità attrattiva delle vaste collezioni è doveroso farlo. Un museo non è un luogo statico è, invece, un centro culturale dinamico, può e deve avere un aggiornamento e un adeguamento dell’esistente alle nuove tecniche museografiche e un’applicazione degli aspetti museologici improntati verso un nuovo ruolo del museo nel contesto culturale attuale. Deve poter ampliare le proprie collezioni dove si intende collocarle in un edificio già piccolo che non ha nemmeno spazi per i magazzini o si vuole smembrare facendogli perdere l’unità sua caratteristica peculiare e fondamentale? Nessuno, poi, vuol difendere l’affermazione “noi vogliamo mantenere il museo attuale perché si è fatto sempre così” anzi noi siamo convinti che nulla è immutabile nei contenuti e nelle espressioni culturali ma ciò che la storia ci ha lasciato dev’essere mantenuto e valorizzato sempre di più e meglio. Non si è mai visto, però, che per aggiornare e rendere più moderni i contenuti culturali e didattici di un museo si debba cambiare la sede. La nostra è una sede ideale, autorevole, accessibile, architettonicamente prestigiosa, immersa nel verde come quella che ora ospita il nostro museo del territorio. Ragioniamo piuttosto su gestione e consumi. Risparmiare non è impossibile e con costi ragionevoli. Poi di che polo di musei si discute?
Riteniamo che per attivare un polo cittadino non serva assolutamente cambiare una delle sedi, anzi farlo, nel caso di San Donà comporterebbe un danno economico certo alla collettività, una riduzione di spazi, una perdita di contenuti. Assolutamente contraddittoria l’affermazione riportata dal giornale nella quale l’assessore parla “…non escludendo gli spazi in funzione di una visione più ampia della città”. Ma di cosa stiamo parlando allora ? Un museo come quello che esiste a San Donà può diventare un luogo di incontro privilegiato tra culture in un’ottica non di multiculturalità ma di interculturalità che presuppone la propensione ad individuare e accettare dei valori positivi comuni, soprattutto in un momento difficile come questo ove assistiamo ad atti gravissimi, frutto della coltivazione di valori negativi come odio e violenza, lo si può e deve fare iniziando dalle fondamentali attività didattiche, proprio nei nostri luoghi di cultura come nel museo. Come comitato andremo certamente avanti con la nostra azione perché i cittadini ci esprimono, giorno dopo giorno, il loro dissenso verso questa annunciata iniziativa.

IL COMITATO

Noi riportiamo e diamo spazio a tutti ma i commenti dei cittadini che si sentono pensano che il Museo stia bene dove attualmente si trova.
Sempre più numerose le persone che si iscrivono al comitato.

Il corpo è mio ma lo gestisce… chi ha il danè!

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Il nostro F. Fontana , uomo di sinistra…ma esiste ancora la sinistra ?
Francesco Fontana parla di un argomento ” esploso” negli ultimi tempi

Il nostro F. Fontana potrebbe essere di centro o di destra ?
Leggete e dite la vostra

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Il corpo è mio ma lo gestisce… chi ha il danè!

Si dibatte molto in questo periodo sul cosiddetto “utero in affitto” (definizione brutta, però rende l’idea), ovvero la possibilità di concedere il proprio corpo per generare il figlio di una terza persona, come avvenuto nel recente caso di Vendola (e del suo danè speso in America per fare quanto in Italia non è consentito).
Dico subito che io non ho particolari preclusioni al fatto di “prestare” il proprio corpo per un’azione (magari generatrice di vita) estranea alla propria persona ed alla propria esistenza. Sono molto laico, non mi perdo in elucubrazioni mentali tipiche di tanti credenti, elucubrazioini che rispetto, ci mancherebbe, ma che non sento affatto mie e considero fini a se stesse.
Non posso però non notare una contraddizione di fondo nella posizione di tante “femministe” che ieri gridavano “il corpo è mio e lo gestisco io” e oggi plaudono alla recente “vendolata”.
Queste benpensanti di cui ho sposato e sposo tante sacrosante battaglie, ieri battevano i pugni per l’autodeterminazione della donna, per la gestione del corpo femminile assolutamente preclusa al maschio, tanto da ottenere dalla giurisprudenza una cosa per me profondamente ingiusta, ovvero che la scelta di abortire debba essere presa solo e soltanto dalla donna scordando con ciò che il feto è anche, almeno un po’, del maschio. Quindi, secondo le femministe: “donna padrona di se stessa al 100%”! E posso essere anche parzialmente d’accordo. Ma come mai allora oggi siamo passati a ciò: “donna disposta a prestarsi all’uomo che desidera utilizzarla”? Di fronte al denaro o alle “vendolate” propagandistiche (propagandistiche non da parte di Vendola, sia chiaro, del quale rispetto assolutamente il desiderio di paternità) l’autodeterminazione dura e pura evapora? Ciò che è “solo mio” in certe occasioni diventa prestabile o vendibile in altre? Il maschio, estromesso perfino secondo Legge da qualsiasi scelta in merito al suo possibile figlio, può diventare invece un comodo appaltatore dell’utero che viene visto come qualcosa da chiedere, affittare, magari pagare, e poi salutare…?
Ovviamente le benpensanti alla “santorina” (capito m’avete…!) diranno che io sono più a destra di Berlusconi… povere ragazze, le compatisco perchè, nate e vissute spesso nella bambagia, forse non sanno cos’è la vera sinistra: progressismo, laicità, ma soprattutto coerenza (come la vera destra, s’intende, la coerenza dovrebbe essere appannaggio di tutte le persone serie)!