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Il movimento di opinione "il ponte" si prefigge di raccogliere le opinioni del cittadino, filtrandole ed elaborandole per capire cos'è importante e più utile per la gente.

Dando spazio a tutte le proposte mantenendo sempre la persona e le persone al primo posto.

Si intendono sviluppare i collegamenti con le associazioni di volontariato, con le istituzioni, con le associazioni di categoria, e dei media per elaborare nel miglior modo ciò che viene esposto dal cittadino. Non limitandoci alla critica in quanto tale, ma impegnandoci a costituire e a a tradurre in realtà le idee.

Al movimento di opinione "il ponte" puo' associarsi chiunque desideri lavorare per migliorare la nostra città: renderla più vivibile e sana; ogni persona indipendentemente dalla colorazione politica e dall'iscrizione a un partito, purchè il suo pensiero sia guidato da sani principi.
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Quei marxisti da salotto…

Un altro racconto o , se volete , una riflessione del nostro F. Fontana
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Quei marxisti da salotto…

Il mio romanzo “La percezione delle Pleiadi” -ed. Albatros Il Filo- è un libro chiaramente di sinistra. E proprio per questo motivo ospita all’interno della sua narrazione figure di sinistra che combattono battaglie diverse in luoghi diversi.
Ciò mi dà spunto per riflettere brevemente su una figura di “sinistro” che io detesto particolarmente; sto parlando di quelli che definisco, con sommo disprezzo, “marxisti da salotto”.
E facendo un balzo dalla finzione (il mio romanzo) alla realtà (il nostro meraviglioso ma disgraziato Paese), dobbiamo purtroppo constatare come di questa genia sia piena l’Italia, e non solo.
Quel che mi dà fastidio di questi personaggi è soprattutto l’ipocrisia. Oltre al fatto che abitano, almeno nominalmente, nella mia stessa casa politica, il “progressismo”, la “sinistra”, anche se io da questa casa li caccerei volentieri a calci nel culo, tanto per non usare eufemismi.
Sessantottini, ex-sessantottini, post-sessantottini, ex-nonsocos’altro, post-nonsocos’altroancora, etc…: quante persone che da giovani si sono divertite a contestare, a rompere le sfere ai cosiddetti “matusa”, a passare per profeti di un mondo nuovo, salvo poi accomodarsi (eccome!) nel mondo vecchio, pretendendo e difendendo con le unghie quegli stessi privilegi che rinfacciavano ai loro padri.
Quanti individui ieri gridavano contro la ricchezza, lanciavano pietre contro i “borghesi” decadenti, sputavano sulle istituzioni, distruggevano con furia cieca e fanatica auto, banche, simboli del “feroce capitale”… e quanti di loro oggi invece accettano di buon grado (e difendono, lo ripeto, con le unghie!) i lauti stipendi, le superpensioni, i vergognosi vitalizi erogati da quelle stesse istituzioni borghesi che dicevano di detestare e invece hanno occupato in massa; per fare cosa? Per cambiare il mondo? Macchè: per poter comprare quelle medesime auto di lusso che da giovani distruggevano, per poter creare fior di conti correnti nelle medesime banche contro cui sputavano, per poter in una parola usufruire a tutto tondo di quei medesimi simboli del “feroce capitale” contro i quali avevano iniziato la loro parabola sociale, civile e politica. Una parabola così snob, così chic, così… schifosa dico io!
Coerenza, questa sconosciuta! Politici marxisti senza cravatta che vanno in tv facendosi pagare 1.000 Euro al minuto, quando una normale persona oggi come oggi si dice fortunata se 1.000 Euro li guadagna in un mese! Ex sobillatori da corteo che affermano con protervia il loro “diritto” a godere i vitalizi della politica post-democristiana. Ex (pseudo) difensori dei lavoratori che se ne stanno oggi a panza all’aria con pensioni principesche, ottenute magari senza aver mai timbrato un cartellino né tantomeno alzato un peso da terra. Ma continuano a essere “rossi”, ci mancherebbe, fa così chic… continuano a dirsi “contro”, a non mescolarsi, a collocarsi “fuori”… stando però ben attenti a non perdere neppure 1 Euro di tutto quanto c’è “dentro”.
Mi spiace, ma io questi qua li detesto con tutte le mie forze, mi fanno schifo, e confesso il piacere straordinario che proverei se potessi “aggiustarli” come si deve con le mie manine sante…; lo farei volentieri, molto volentieri anche fra cinque secondi se ne avessi uno a portata di sberla, e se non temessi il giudizio di Dio e dell’uomo, pur non credendo (ahimè!) né in Dio nè, troppo spesso, nell’uomo…
Facezie a parte, approfitto di questo spazio per invitare tutti (lo faccio anche su Fb con un post condiviso con tutti gli amici) alla prossima presentazione de “La percezione delle Pleiadi” che avverrà SABATO 7 novembre alle ore 17.00 presso la Libreria IBS a Treviso in c.so del Popolo 40 (sotto i portici in entrata città, indicativamente nel tratto fra la Stazione e Piazza dei Signori). Il libro, oltre che da me, sarà presentato da due stupendi ragazzi, Mattia e Ottavia, che frequentano il Liceo Canova, quindi sarà molto interessante vedere l’opera di un “matusa” cinquantaduenne presentata da due meravigliosi diciottenni. Vi aspetto, sarà un’esperienza simpatica!

Mi raccomando chi può sia presente !

La Storia maestra di Vita by F. FONTANA

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Ecco alcune riflessioni sempre attuali come sempre del nostro Francesco Fontana.
Leggete e meditate. Questa era la vita e questa sarà la vita….

Historia Magistra vitae
Il mio libro “La percezione delle Pleiadi” è un romanzo multiforme, spazia attraverso una miriade di aspetti della nostra vita, dall’amore alla sensualità, dalla natura alla malattia, dalla tragedia alla comicità. Ma il canovaccio conduttore di tutta l’opera è la Storia. Con la S maiuscola. La Storia del nostro mondo dal 1945 a oggi, o quasi. La Storia Maestra di vita.
Più mi guardo intorno e più mi convinco di quanto grande sia l’importanza della Storia, e di quanto perda la nostra società civile da un insegnamento scarso o talora nullo di questa materia. E’ scandaloso che ci siano ragazzi, per non parlare di persone adulte, che sanno comporre un sms di 30 o 40 parole in pochi secondi e poi non sanno neppure quando sono vissuti Mussolini o Carlo Marx. Anzi, e non sto scherzando, ci sono persone convinte che Carlo Marx sia stato quello che ha inventato il cinema.
La Storia non va studiata per sapere a memoria quando è avvenuta la tal battaglia o quando è morto il tal personaggio. Va studiata per conoscere le dinamiche sociali, per sapere come è evoluta la convivenza, spesso drammatica, fra gli uomini, per capire cosa abbiamo sbagliato ieri e cosa potremmo evitare di sbagliare oggi e domani.
In questi ultimi anni assistiamo a un indubbio rigurgito di razzismo nel nostro Paese (e non solo).
C’è un “buonismo” di certa sinistra bacchettona e ipocrita dalla quale io, da sempre progressista, prendo ogni distanza, un “buonismo” sdolcinato che porta a giustificare chiunque si metta contro la legge (perché chi trasgredisce sarebbe un “disadattato”, un “poveraccio”, e prima che punito andrebbe “capito” secondo questi deliranti Savonarola con le gambe per aria dei giorni nostri) soprattutto se zingaro, rom, immigrato etc… (perché, secondo questi falsi apostoli di una balorda misericordia rossa, in tal caso i rei sarebbero doppiamente “disadattati”, doppiamente “poveracci”, etc…).
Poi c’è invece una diffidenza, talvolta un vero “odio”, per chiunque venga da oltreconfine con la pelle diversa dalla nostra, con una religione diversa dal cristianesimo, con abitudini che a noi possono apparire “strane”. Basta navigare un po’ su Facebook per leggere cose orripilanti.
Insomma, come spesso accade, la giusta via di mezzo non esiste! Io mi rendo conto che è difficile pensare di poter accogliere tutti i neri che arrivano sulle nostre coste, e che ci possa essere una diffidenza nei confronti delle masse di africani che vorrebbero stabilirsi in Europa, vuoi per paura delle infiltrazioni terroristiche vuoi per una naturale e comprensibile prevenzione verso il loro modo di vita, vuoi per un meritorio slancio d’amore per la nostra cultura e le nostre tradizioni cui pure io tengo moltissimo.
Ma è troppo comodo liquidare la faccenda dicendo: “Cosa vengono a fare qua, che si arrangino, che rimangano a casa loro” e dimenticando che spesso a casa loro si muore sotto le bombe oppure a causa della miseria. E’ troppo comodo! Ci siamo infatti mai chiesti PERCHE’ l’Africa è un continente disastrato, nel quale pochi vivono, molti sopravvivono e troppi muoiono? Ci siamo mai chiesti se con le guerre fra tribù, se con la miseria endemica, se con il sottosviluppo strapotente noi, proprio noi, non c’entriamo forse qualcosina?
Pechè un continente dovrebbe essere nelle condizioni in cui è oggi l’Africa se non per i saccheggi che ha subito per secoli, e anche fino a pochi decenni fa, da parte del cosiddetto “uomo bianco”, da parte di quel mondo occidentale che proprio su quei ladrocini perpetrati a man bassa ha edificato il proprio attuale benessere?
Se conoscessimo un po’ meglio la Storia, sapremmo che una parte del nostro attuale benessere (parlo anche del “benessere” dei nostri poveri che spesso sono meno poveri dei più ricchi tra gli abitanti di alcune regioni africane in cui il sottosviluppo è devastante ed endemico) è stato scippato, strappato, tolto con la violenza e la propaganda razzista proprio a loro, agli avi, ai nonni e a i padri di quelli che oggi rischiano la vita per venire qua, tentando di riprendersi magari un solo briciolo di quanto i “nostri” avi, nonni e in alcuni casi padri avevano strappato loro. Anche per quanto riguarda l’Italia le guerre coloniali non sono un ricordo troppo lontano…
Ecco, io credo che se tutti sapessimo quanto è successo fino a pochi decenni fa, e forse in alcuni luoghi succede tuttora, avremmo qualche difficoltà in più a criticare le missioni di salvataggio di chi naufraga nel Canale di Sicilia e a dire che questi qua vengono a “rubare” la nostra ricchezza, dato che questa “nostra” ricchezza è stata rubata proprio a loro.
Se il mio romanzo “La percezione delle Pleiadi” è riuscito a far nascere un po’ più di amore verso la Storia in chi lo ha letto, o magari lo leggerà, ebbene posso dire che ha raggiunto il suo traguardo più elevato!
P.S. solo per spegnere fin dalla nascita ogni eventuale polemica, preciso che tutto questo mio discorso non vuole giustificare affatto nessun atto delinquenziale da parte di immigrati (rapine, stupri, etc…) nè tantomeno quelle forme di “asservimento culturale” alla diversità etnica le quali portano per esempio all’assurdo che si nega il presepe ai bambini italiani per non “urtare” la sensibilità dei bambini islamici arrivati dall’Africa. Infatti, lo ribadisco, io sono di sinistra; ma non sarò MAI un imbecille buonista. E neppure un intelligente buonista. Forse perché non ne esistono…

Francesco Fontana ha colpito ancora !

Copertina La percezione delle Pleiadi

 

Quando la cultura non si ferma , ma spazia in nuovi orizzonti.

2 settimana fa avevamo pubblicato una articolo che rappresentava una recensione di una opera prima di uno scrittore locale

Difficile trovare uno scrittore nel nostro territorio ma è difficile anche trovare uno scrittore che con una prima opera ha conquistato un parco di premi che ci stupisce

Avevamo pubblicato una recensione e una bibliografia e una storiografia

Ora l’autore ci invia il pensiero sulla sua seconda opera

Il Romanzo ” La Percezione delle Pleiadi”, edito da Albatros Il Filo

Come inizia questo romanzo?  Ecco a voi

 

“Alfine nacqui!

E’ da poco avvenuta la resa incondizionata del Reich. Il mio futuro padre, sullo sfondo della Germania sconfitta e ancora occupata dagli alleati, entra nelle grazie di una giovane crocerossina americana, la mia futura madre Cynthia Ross, partita da oltreoceano per recare sollievo alle popolazioni europee, vittoriose o soccombenti poco le importa, tutte comunque uscite distrutte dal più terribile massacro che la storia umana abbia mai conosciuto.

Cynthia ha vent’anni e uno spirito missionario ammirevole. Una grandissima fede alberga nella sua anima, un amore sconfinato nel suo cuore: amore per chi soffre, per i derelitti, per i bambini, per i vecchi, per le vedove, per tutte le vittime della guerra, di qualsiasi guerra. E ora bisogna pensare ai martiri di quella appena conclusa.

Amore, insomma: ecco la filosofia di mia madre, ecco la parola che più di ogni altra le ho sentito sempre pronunciare. Amore anche per il letto, però. Cynthia Ross veste da crocerossina, si pettina da crocerossina, parla da crocerossina, ma si fa scopare come una splendida biondina di vent’anni che non riesce proprio a dire di ‘no’ alle tentazioni che le si presentano nel corso della sua missione.

Mio padre è una di queste tentazioni…”

E allora leggiamo cosa ci invia il prof Fontana

Il mio primo romanzo, “L’imitatore di corvi”, terminava nel secondo dopoguerra, spingendo un timido, fuggevole sguardo fino alla costruzione del Muro di Berlino.

Il romanzo successivo, e al momento mio ultimo lavoro pubblicato, “La percezione delle Pleiadi” – edizioni Albatros Il Filo, con cui c’è stata e c’è un’ottima, proficua collaborazione editoriale fatta di semplici ma importanti ingredienti: chiarezza, cortesia, disponibilità –, riprende il cammino proprio da lì, dal dopoguerra.

Non è un seguito, infatti non riprende dagli anni ’60, quando fu eretto il Muro, ma proprio dal 1946, dopo la 2^ Guerra Mondiale. E, con tanti nuovi personaggi, si apre al Mondo: America, Italia, Europa dell’Est (l’assurda Germania comunista), poi ancora Italia, quasi l’Italia pasciuta e disgraziata fatalmente entrata in crisi poco meno di dieci anni addietro. E c’era da aspettarselo: quando mancano i valori, quando si decompongono in una mucillaggine poco significativa o, peggio ancora, addirittura venefica, ecco che tutto crolla.

Crolla l’uomo come individuo e crolla l’uomo come animale sociale, crolla quindi l’economia, crollano le speranze, le speranze attive, quelle che ci fanno agire per costruire (infatti sperare e basta non serve a nulla: mai vista una casa che viene su da sola perchè l’impresario spera che cresca, se non c’è il lavoro del cantiere la casa non crescerà mai!), crolla la voglia, crolla la gioia, crolla la bellezza.

Sì, la bellezza: da 10 – 15 anni a questa parte io non ho mai visto tanti giornali brutti, tanti programmi televisivi brutti, non ho mai ascoltato tante canzoni brutte; non ho mai visto nascere tante ideologie brutte, fanatismi, intolleranze, ignobili filosofie del “tanto peggio tanto meglio”; non ho mai visto tanta bruttezza imperversare anche nelle istituzioni, nella finanza (i “derivati”, le “scommesse” sul fallimento degli Stati, i debiti per pagare i debiti dei “debiti sovrani”… tutte cose “orribili” anche da un punto di vista “estetico”), bruttezza nella politica ove pullulano personaggi che si fanno eleggere a certi scranni solo per “magnare-magnare-magnare-magnare-magnare” e poi pretendono anche di essere chiamati “onorevole” e se qualcuno gli fa le pulci si arrabbiano, si offendono, querelano, si nascondono dietro i sotterfugi e dentro le sabbie mobili, raccontano balle, mettono in piazza la loro inettitudine dimenticando soprattutto che se ricoprono certe cariche, tra l’altro svolte indegnamente, è solo perchè NOI li abbiamo eletti e a NOI dovrebbero render conto dalla prima all’ultima cosa che fanno. Insomma: un mondo brutto! Brutto sotto ogni punto di vista!

Per fortuna c’è anche un mondo diverso, vuoi perchè non oltrepassa determinate “colonne d’Ercole”, vuoi perchè in effetti la bellezza non muore mai! Ed è questo mondo, con tutte le sue contraddizioni ma anche con tutto il suo fascino, che io ho voluto descrivere ne “La percezione delle Pleiadi”.

Per un figlio della 2^ metà del ‘900 esistono certi miti, anche negativi, ma comunque “miti”. E a questi miti ho voluto rendere omaggio in una ricostruzione assolutamente romanzata dei decenni di storia che mi hanno visto protagonista un po’ perchè attore diretto un po’ perchè attento e interessatissimo studioso.

Si inizia allora con una gravidanza portata a termine ad ogni costo da una giovane americana idealista, profondamente cristiana e profondamente anti-sistema, e da lì comincia l’avventura sua e di suo figlio (che è figlio anche dell’Imitatore di corvi…), avventura che si staglia tra il profondo Sud conservatore e la scintillante, fascinosa New York, tra i “suburbia” del Bronx e i grattacieli di Manhattan, tra le meravigliose battaglie dei fratelli Kennedy, di volta in volta riflessivi o arrembanti, e le tragedie della Guerra nel Vietnam, del Golpe in Cile, degli assassinii impuniti, della mafia imperante, in un’ubriacatura di passioni e di sensualità che traghetterà il nostro… eroe verso gli italici lidi.

E sono battaglie anche qua, le battaglie degli anni ’70, le lotte operaie, Porto Marghera, l’avanzata delle sinistre, la normalizzazione, la ricerca di una dimensione più modesta ma più intima, la ricerca di una bellezza remota e sfuocata, la ricerca delle Pleiadi, stelle lontanissime… la loro ricerca… anzi la loro “percezione” appena.

E così il protagonista passa dalla battaglia sindacale a quella politica, dal delitto Moro all’investigazione, dalla scoperta all’esilio, un esilio nel tragicomico mondo del socialismo reale… e tutto ciò prima del trionfale rientro, una volta guadagnatisi i galloni di “opportunista del secolo”, nell’accogliente, paciosa Italy!

Cosa posso dirvi ancora? Un grazie enorme al meraviglioso dottor Madeyski che ha la bontà (tra le molte che esprime) di ospitarmi ogni tanto su queste pagine, e… Buona lettura a voi, se vorrete!

Chi desiderasse contattarmi per condividere qualche riflessione potrà scrivermi a tempofranco@inwind.it e io sarò sempre lieto di scambiare pareri, idee, ma soprattutto di imparare qualcosa da voi e dalle vostre impressioni.

 

Francesco Fontana

 

Ringraziamo anche il prof. Fontna per averci fatti partecipi di questo nuovo lavoro che avrà sicuramente un successo superiore al primo lavoro

Lo ringraziamo anche per le parole di stima che ha voluto dedicarci, immeritate ma che fanno sempre piacere

 

Una eccellenza nel nostro territorio: La letteratura a Torre di Mosto e non solo…

Una eccellenza nel nostro territorio:

 La letteratura a Torre di Mosto e non solo…

 

Recentemente sono venuto a conoscere il prof.  Francesco Fontana , insegnante a Caorle, nonché impiegato  al Centro Pertini di Caorle.

Si conoscono tante persone ma il prof Fontana è una persone che fa parte delle eccelleneze del nostro territorio

Francesco Fontana nato a Mestre (VE) l’8/10/1963, vive con la  moglie e con la figlia a Torre di Mosto. Lavora a Caorle. Diplomato al Liceo scientifico, laureato in Filosofia e poi in Storia a Ca’ Foscari.

Da sempre  appassionato di meteorologia e ha svolto la sua tesi di laurea in Storia sulla storia del clima di Venezia.  Ha la passione per la meteorologia e tiene quotidianamente un’apprezzata rubrica di previsioni meteo per il Veneto orientale dal suo ufficio (si chiama “Meteopertini”), su diretto incarico dell’Amministrazione Comunale. Riportiamo  il link al quale si può trovare, seconda paginetta dall’alto, il collegamento a “Meteopertini”:

http://www.comune.caorle.ve.it/index.php?area=4&menu=153&page=571

Ma la eccellenza non è dovuta ala meteorologia ma al fatto che ho scoperto uno scrittore che si è fatto strada conquistando un posto nella letteratura italiana, con premi e riconoscimenti in ambito italiano ma con testi che sono letti in tutta Europa, essendo disponibili in vendite importanti online

 

Nel 2006 pubblica il suo primo romanzo con Feltrinelli, “L’imitatore di corvi”, ambientato nella Germania del 20° secolo. Con esso arrivano i primi riconoscimenti:

  • 8° al Premio Strega 2006;
  • 2° al Premio Latisana 2006;
  • Primo premio al  Premio Palermo – città di Mondello 2006 “Primo romanzo”;
  • Primo Premio al Premio Città di Cuneo 2007;
  • Primo Premio al  4° Premio “Pegasus” Città di Cattolica 2015.

“L’imitatore di corvi” non è ormai più in distribuzione nelle librerie ma lo si può trovare in librerie per collezioniste ed estimatori.

 

Nel 2014 pubblica il suo secondo romanzo con Albatros – Il Filo, “La percezione delle Pleiadi”, libro tuttora in piena fase di distribuzione nelle librerie e sui siti on line e che ha già presentato a Caorle, a Mestre e prossimamente  in altre località della regione. E’ ambientato in America ed Europa nella seconda metà del 20° secolo, fin quasi ai giorni nostri. Questi sono alcuni  giudizi dei lettori sul link del prestigioso sito ibs:

http://www.ibs.it/code/9788856769760/fontana-francesco/percezione-delle-pleiadi.html

 

Si possono avere altre notizie anche su Wikipedia alla voce “Francesco Fontana” – scrittore:

http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Fontana_(scrittore)

 

Avendo conosciuto questo straordinario scrittore ed avendo apprezzato il suo pensiero e il suo modo di descrivere la vita , ho chiesto che scrivesse per i nostri lettori qualche riga per descrivere il suo mondo e come vede la vita con la sua filosofia.

Ed ecco il regalo che ci ha fatti

 

Come io vedo il Mondo

 

Se non ami la vita difficilmente scrivi. Se non sei curioso, se non riesci a stupirti, a meravigliarti, se non provi interesse per ogni approfondimento, a prescindere dai tuoi studi, a prescindere dalle tue inclinazioni, se in un parola non ti “apri” al Mondo, non proverai nemmeno lo stimolo alla scrittura, ovvero alla condivisione. Almeno, per me è così.

Per me scrivere significa innanzitutto riflettere, quindi fissare il frutto delle mie riflessioni, infine condividerle con gli altri.

Io amo la Vita e ciò che mi dà. Amo quindi il Mondo, con tutte le sue contraddizioni, forse perchè sono pur sempre minori di quelle che albergano nella mia anima e ogni tanto vengono a galla.

Amo la Vita di un amore religioso, pur non essendo credente. Non trovo che ciò sia un controsenso, così come non trovo sia un controsenso l’adesione da parte di un agnostico come me a molti aspetti dell’etica cristiana, ai valori della pace, della famiglia, della comprensione, alla tensione verso una certa “spiritualità”. Sono convinto che, se il Signore esiste, non abbia riservato determinati valori solo a chi ha il dono di credere in Lui. Anzi.

Amo la mia famiglia, prima di tutto, è il centro del mio universo e io, a mia volta, cerco di essere un punto di riferimento per mia moglie Susi e per mia figlia Erika. Erika: senza dubbio quanto di più bello sia capitato nella vita a Susi e a me! Non potrei desiderare figlia migliore, proprio perchè non è assolutamente perfetta come certi ragazzini che prendono sempre 10, fanno mille sport, conoscono già 3 lingue ed eccellono in tutto. No, mia figlia prende 9, 8, 7, ogni tanto anche 5 e perfino 4, è un po’ pigretta, va normalmente bene nelle lingue come tanti suoi compagni di scuola ed eccelle in una cosa, la più importante: l’amore che sa dare e ricevere. Erika è una generosa, questa è la sua “perfezione”. E poi è la mia creatura, e ciò basta a chiudere qualsiasi discorso.

Amo circondarmi degli amici, delle persone che stimo e apprezzo, forse non sono moltissime (neppure vorrei che lo fossero), ma per me sono davvero speciali. Vale la pena di condividere molto con chi stimi molto. Dalla stima discende poi tutto: la piacevolezza della compagnia, il gusto del dialogo, la semplice voglia di trascorrere del tempo insieme, magari senza far nulla di particolare, mangiando una pizza, osservando il cielo, ricordando gli anni passati, facendo la spesa al supermercato, chiacchierando di calcio.

Amo camminare per Mestre, dove sono nato oltre 50 anni fa, e ripercorrere a ogni passo i ricordi della mia infanzia, della mia adolescenza.

Amo informarmi su ciò che accade all’interno della materia, nelle molecole, negli atomi, leggo avidamente tutto ciò che riesco a capire (e talvolta anche ciò che non capisco) delle particelle, del micromondo, così come delle stelle, delle galassie, dei buchi neri, del macromondo, del Tempo e dello Spazio! Osservare sullo scaffale i miei libri di fisica e astrofisica mi dà un senso di appagamento, di sicurezza, quasi di intimità: i “miei” atomi, le “mie” stelle.

Amo la storia, autentica Maestra di vita. Amo soprattutto la storia contemporanea, sono alla continua ricerca di approfondimenti che mi facciano capire il perchè delle cose. Perchè Hitler? Perchè il comunismo? Perchè la cultura liberale? Perchè la guerra nel Vietnam? Perchè gli anni ’60? Perchè i fratelli Kennedy, Richard Nixon, George McGovern…? Autentici giganti che svettano in modo così clamoroso rispetto ai nani di oggi… ma chissà se un domani anche i nani odierni ci sembreranno dei colossi a confronto di quelli che verranno…?

Scrivere di questi argomenti, sia pure in maniera leggera e romanzata, mi aiuta a metabolizzarli e a capirli. Sì, a capirli, perchè per poter scrivere cose sensate devo documentarmi ancora di più di quanto farei per puro interesse personale.

E allora il ‘900 diventa la mia “palestra di idee”, una palestra su cui far lavorare le mie ipotesi, le mie logiche. E metterle a contatto con i paesaggi, gli ambienti, le atmosfere, come nel mio ultimo romanzo, “La percezione delle Pleiadi”.

Io amo svisceratamente le “atmosfere”, mi piace coglierle e apprezzarle, percepirle in tutte le loro sfumature, anche quelle meno gradevoli, ma forse per tale motivo più veraci; e poi ripercorrerle, col pensiero, l’immaginazione e la scrittura.

Ecco dunque l’atmosfera di Venezia, immortale e seducente, fluida d’acqua e verde di alghe, ecco l’atmosfera del Tirolo, il mio Tirolo, dove appena posso fuggo a godermi la Natura; ecco però anche il fascinoso squallore di Marghera, con i suoi ammorbamenti grigi e le lotte operaie, l’abbandono imposto e il riscatto inseguito, le ciminiere svettanti e le falci e martello fossilizzate sui muri; ecco l’ampiezza delle nostre campagne punteggiate di fattorie, capanne e casoni, casoni di laguna e di fiume, i più belli forse… Ecco l’atmosfera americana, luci e pistole, fango e chitarre; ecco l’atmosfera triestina, quella in cui ho fatto il militare e ho tuttora ottimi amici… Trieste… il Carso duro e abbagliante, il golfo argentato, la bora, il confine, le chiese ortodosse scintillanti d’oro, i genialoidi un po’ folli che imperversano allegramente per la città, i moli arrugginiti, il porto, i teatri, le gallerie, la lirica, il caffè… Ecco l’atmosfera di Milano, magnifica, caotica e sporca, sensibile e indifferente, moderna e tradizionale, Jannacci, Boninsegna, Gaber, Rivera, Madonnina e San Siro, ponti e navigli, ringhiere, palazzi, risotto e partita, centro e periferia; ecco l’atmosfera truce e opprimente del socialismo reale, quello del Muro, quello delle insulse cariatidi prigioniere di asfittici mausolei intellettuali… Breznev, Honecker, Ceausescu… Ecco l’atmosfera della neve, il fenomeno meteorologico che più amo in assoluto, il suo profumo, il suo suono attutito… ecco l’atmosfera di un’ora passata con la mia Erika, a coccolare i nostri peluche, quasi tutti agnellini o pecorelle (sono quasi un centinaio!!!), noi abbiamo una particolare passione per queste bestiole, e non ho alcun timore di dire (qualcuno scriverebbe “confessare”, come fosse un peccato; io no di certo!) che negli anni ci siamo costruiti una specie di dolcissimo e divertente mondo parallelo nel quale vivono i nostri pupazzi, con le loro passioni, i loro difetti, le loro comicità, il loro affetto per la propria “padroncina”. Anche questo è un modo per ricordare sempre a noi stessi la dolcezza, l’innocenza, l’ingenuità… un modo per ricordarle e non perderle mai!

 

Francesco Fontana

 

Ecco nulla di meglio per capire lo scrittore e vedere il suo mondo

Leggendo le su opere potrete capire il suo mondo e vi assicuro che il suo modo di scrivere vi conquisterà dalla prima riga all’ultimo capitolo

Convegno sul Melanoma a Caorle: dati e commenti

La sera del 23 novembre si è tenuta a Caorle nella sala consiliare un incontro con la popolazione sul tema. ” Prevenzione del melanoma”.

Il 5 novembre del 2011 era iniziata una campagna di sensibilizzazione e diagnosi precoce del melanoma che si sarebbe svolta nell’arco di un anno in tutta la nostra ASL N.10

Tale campagna era stata promosso dai Clubs Service  della nostra zona : Rotary Di San Donà, Rotary di POrtoggruaro, Lions di San Donà , Soroptimist di San Donà-Portogruaro e Rotaract. Il Lions di Jesolo pur non partecipando alla campagna ha aiutato attivamente la sensibilizzazione nelle piazze di Jesolo. Il Rotary di Jesolo che nell’anno 2011-2012 era presieduto dal Dr Astolfo non ha voluto partecipare.

La campagna era stata finanziata dalla Veneto Banca, Dall’Aqua Nova, dalla MPSystem, dalla Salusjuice e dal Ponte , oltre naturalmente dai Clubs partecipanti. Vi è stato anche l’aiuto prezioso della stamperia Passart di Sartorello che come negli anni passati ha sempre sostenuto le nostre iniziative.

La serata aveva due fini:

1) Scendere nella piazza di Caorle che rappresenta assieme alla zona del Comune di San Stino un punto del nostro territorio ove si rinvengono persone con melanomi in una proporzione molto maggiore alle altre zone del Veneto ma anche di tutto il territorio italiano. Basta pensare che se la nostra ASL ha una incidenza di melanomi doppia della media nazionale , la zona di Caorle e San Stino ha una incidenza tripla di quella del territorio italiano . Era quindi giusto scendere tra la gente di Caorle e San Stino per sensibilizzare proprio loro  che sono a maggior rischio e spiegare cosa devono fare, a cosa devono stare attenti, come controllarsi eccc.. per cercare di fare una prevenzione primaria ( evitare la malattia ) se possibile o, se non possibile, fare una prevenzione secondaria ( diagnosi precoce)

2) Era passato un anno ed era giusto dare i numeri. Dare i risultati che possono in un certo senso rappresentare il risultato  anche dal lavoro svolto dai Club che hanno lanciato la iniziativa.

La serata è stata certamente bella. Caorle di notte è splendida e le strade deserte  e illuminate da luci artistiche davano un aspetto da sogno alla Piazza del Vescovado, di fronte al Duomo dove nell’Aula consiliare si teneva l’incontro.

La sala era piena con gente in piedi in fondo alla sala. Nemmeno la nebbia che era scesa intorno a Caorle e non solo aveva impedito alla gente di arrivare ad ascolare la conferenza. Una signora di una certa età era arrivata in bicletta da una frazione di Corle distante qualche chilometro.

Erano naturalmente presenti i Presidenti dei Clubs partecipanti alla inziativa: il Dr Dal Corso attuale Presidente del Rotary di San Donà assieme al Presidente del Rotary dell’anno Precedente, Il Presidente del Roatry di Portogruaro Dr Favot, Il Presidente del Lions Rag Trevisiol e per il Sorpotimist la Professoressa Zago

Un momento commovente molto sentito dai presenti è stato quando prima di iniziare  gli interventi  la gente si è alzata in piedi per un minuto di silenzio in memoria del Dr Briani, il medico di Anatomia Patologica, che recentemente ci aveva lasciato improvvisamente senza neppure salutarci . Il Dr Briani aveva lavorato alla iniziativa e la sua perdita è stata molto sentita da tutti noi.

Per fare un omaggio al Dr Briani e in suo ricordo troverete qui sotto la fotografia del Dr Briani tratta dal Calendario dei Medici al quale aveva partecipato nel 2005

 

Successivamente sono iniziati gli interventi programmati

Il Dr Luca Antelmo assessore alla Cultura di Caorle ha portato i saluti della Amministrazione e ha fatto delle considerazioni sulla incidenza dei melanomi nella zona augurando che in un futuro si possa capire la motivazione o meglio le cause di questa incidenza.

Successivamente il Dr Lino Baso , in rappresentanza dei Medici di Medicina Generale di Caorle e San Stino, ha spiegato come il medico è al centro delle vita del cittadino per quanto riguarda i problemi legati a varie malattie e nel caso specifico al problema del melanoma.. Non è giusto intasare gli ambulatori degli specialisti, dermatologi o chirurghi e creare così liste di attesa che fanno più danno di bene alla popolazione. Il cittadino deve ,seguendo i consigli dati dalla campagna, rivolgersi al proprio medico di famiglia e sarà lui a valutare la necessità o meno di una visita specialistica o di accertamenti specifici. E’ il medico di famiglia che ha in mano la persona e la sua famiglia. Sarà lui a fere le considerazioni e a valutare il rischi di possibili lesioni che possono portare al melanoma o a ritenere che la lesione sia già un possbile melanoma.

Dopo il Medico di famiglia ha preso la parola il Dr Zago, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Venezia e che ha la Farmacia proprio in una delle zone critiche e cioè a San Giorgio. Il Dr Zago ha messo in evidenza che se il Medico di famiglia fa diagnosi ed ha in mano la salute del cittadino, è al Farmacista che si rivolge la maggioranza della popolazione.  Il Farmacista è sostanzialmente un amico, è più facilmente alla portata del paziente. Non deve fare file in ambulatorio e in Farmacia ogni persona va spesso per tanti motivi. Quindi ha spiegato il motivo per il quale lui ha aderito in maniera entusiastica alla Campagna di Prevenzione del Melanona. Proprio perché sapeva l’utilità e il compito dei Farmacisti  verso la popolazione nell’aiutare in maniera pratica e concreta con consigli a stare attenti ai segni di allarme e a consigliare di recarsi dal medico quando e solo quando ce ne fosse necessità. Ha brevemente passato in rassegna quali sono i particolari sui quali deve fermarsi la attenzione di ognuno di noi e ha posto in evidenza anche lui la incidenza alta dei melanomi nella nostra zona riferendo notizie di un congresso europeo al quale aveva partecipato.

Ho spiegato come l’Ordine dei Farmacisti ha partecipato attivamente distribuendo a tutte le Farmacie i depliants e spiegando alla gente che si recava in Farmacia il problema da dando consigli.

Ha chiuso la serata la relazione del Dr Madeyski , Chirugo ma che era presente anche come Past President del Rotary proprio nell’anno della campagna del melanoma.

La relazione non è stata una relazione scientifica ma ha dato spunti di riflessione sociosaniataria

1) si sono dati i dati della incidenza di melanoma in Italia e nella nostra zona e i dati relativi all’ultimo anno  dopo la campagna di Prevenzione in questione.

I dati in Italia parlano di 23 casi all’anno ( dati del 2009 ) su una popolazione di 100.00

Nella nostra ASL la popolazione è di 204.000 persone per cui ci aspettiamo una incidenza di melanomi di 46 casi all’anno

Nella nostra ASL i dati del 2010 mostrano 108 casi e quindi quasi il doppio di quelli del territorio nazionale. Naturalmente si tratta di una media tra i vari comuni.

Nel 2011 i casi segnalati dalla anatomia patologica ( e naturalmente si riferiscono solo ai casi diagnosticati nella nostra Anatomia Patologica e quindi non comprendono i pazienti che si sono recati fuori territorio come a Padova e Aviano) sono saliti a 122  e quindi con un aumento del 15% circa . Tale aumento potrebbe essere spiegato con l’aumento dio melanomi che si riscontra annualmente in tutto il mondo per cause atmosferiche ed esposizione  a raggi ultravioletti maggiore di anno in anno. Ma potrebbe esserci anche l’aumento di diagnosi dovute alla partenza della campagna di prevenzione che all’inizio è stata massiva  e capillare con l’aiuto di tutti clubs nei vari comuni

Nel 2012 i vasi rivenuti nella nostra ASL sono stati 140. Il numero è dato dai casi rinvenuti fin o al 20 novembre aggiungendo la frazione corrispondente al media mensile. Quindi vi è stato un aumento del 20% che rappresenta un dato importante nel capire la Campagna di sensibilizzazione. Certamente il melanoma è in aumento in tutto il mondo ma un aumento del 20% non è spiegato solo da tale incremento mondiale e italiano.

Ma il dato migliore ci viene dati dai melanomi iniziali rappresentati da melanomi in situ, melanomi con displasia melanocitaria severa o mediosevera, che probabilmente o possibilmente con alta percentuale sarebbe diventati melanomi maligni nel giro di un periodo imprecisato. Questi casi sono stati fino al 20 novembre 151 casi. E questo è sicuramente dovuto ad una diagnosi precoce. La prevenzione secondaria è quella attuata secondariamente alla nascita del melanoma o di un suo precursore. In questo caso l’obiettivo è stato raggiunto.

2) Il Dr Madeyski ha poi mostrato tramite alcune immagini i melanomi e i nevi che avevano segnali di pericolo e che si stavano tramutando probabilmente in melanomi o che si sono rivelati poi all’esame dei veri melanomi.  Alcune diapositive hanno mostrato i segnali di pericolo mettendo l’accento sui rischi di vari soggetti. Ha fatto un breve escurso sulle possibili terapia e sull’iter diagnostico e terapeutico. Ma ha mostrato con dati sul decorso della malattia e sulla mortalità la pericolosità del melanona evidenziando che la loro prognosi è molto severa e certamente peggiore di altri tumori come quqllo della mammella e del polmone    se non preso in fase iniziale. Ecco perchè la prevenzione primaria e secondaria sono fondamentali.

3) vi è stato anche un momento caratterizzato da un dato polemico  ma che più che polemico vuole essere uno stimolo alle istituzioni per una maggiore attenzione alla salute del cittadino  meno burocrazia e più cuore . Anche se la crisi in tutti i settori e anche nella sanità con il loro taglio sulle spese crea problemi importanti

I clubs con la loro campagna di sensibilizzazione sono andati oltre e avevano regalato all’Ospedale di Portogruaro un videodermatoscopio completo di ogni componente per fare una diagnosi accurata e fare una mappatura utile  soggetti a rischio. Tale donazione era stata a Portogruaro in quanto Portogruaro era l’unico centro della nostra ASL senza videodermatoscopio in ambiente pubblico. A San Donà ve ne è uno in Casa di Cura Rizzola. A Jesolo ve ne è uno che era stato regalato anch’esso da quasi 6 anni ma era sempre rimasto imballato e mai usato. A Portogruaro mancava.

Orbene nonostante i solleciti abbiamo potuto appurare che a distanza di un anno nulla è cambiato in pratica.

La Casa di Cura Rizzola ha ed usa un videodermatoscopio moderno e fa nel caso necessiti la mappatura

L’Ospedale di Jesolo ha il videodertmatoscpio completo di tutti gli accessori e , sembra , perfettamente funzionante. Ma rimane sempre imballato o chiuso in qualche stanza e mai usato

L’Ospedale di Portogruaro e il suo territorio non ha nessun videodermatoscopio . Il videodermatoscopio regalato a Portogruaro, dopo mesi , è stato trasferito all’ambulatorio del distretto a Musile di Piave . In tale ambulatorio giace in pace e non è mai stato usato.

Il Dr Stocco ci aveva assicurato che tali dispositivi medici sarebbero stati  utilizzati e nell’ultimo colloquio avuto in settembre aveva preso l’impegno di metterli in funzione.

Il fatto che non siano utilizzati lo sappiamo da pazienti che sono stati visitati dalle dermatologhe a Jesolo e a Musile e che hanno riferito il loro non uso. Ma lo sappiamo anche dalle due dermatologhe che hanno confermato di non avere mai usati dai dispositivi adducendo motivazioni diverse.

La gente presente ha proposto che i politici locali e i sindaci intervengano e l’Assessore Luca Antelmo si è impegnato a portare il problema alla Conferenza dei Sindaci.

Ci auguriamo e tutti si augurano che si presti una maggiore attenzione a questo problema

La serata si è conclusa con domande dal pubblico che molto attento non ha lasciato la sala se non alla fine della riunione soddisfatta di un qualcosa che viene fatto per la popolazione tutta

Soto riportiamo la locandina della serata

 

 

 

 

 

 

 

 

Conferenza sul Melanoma a Caorle

Venerdì’ 23 novembre a Caorle alle ore 20.30 si terrà la conferenza conclusiva della campagna di prevenzione del melanoma  voluta da Rotary, Lions e Sorptimist

Si ringraziano gli sponsor: Fondazione Veneto Banca, Acqua-Nova, MPSystem, Salusjuice, MPSystem e in modo particolare la tipografia Passart di Sartorello Antonio che ha stampato gratuitamente le locandine

 

 

La locandina per la Conferenza a Caorle sulla Prevenzione del Melanoma

La locandina è in anteprima e mi scuso se i colori possono non essere fedeli

L’importante è vederla e diffondere la notizia

Bisogna essere numerosi alla conferenza per dimostrare che si è capito cosa è la prevenzione  e che tale prevenzione durerà anche in futuro