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Una eccellenza nel nostro territorio: La letteratura a Torre di Mosto e non solo…

Una eccellenza nel nostro territorio:

 La letteratura a Torre di Mosto e non solo…

 

Recentemente sono venuto a conoscere il prof.  Francesco Fontana , insegnante a Caorle, nonché impiegato  al Centro Pertini di Caorle.

Si conoscono tante persone ma il prof Fontana è una persone che fa parte delle eccelleneze del nostro territorio

Francesco Fontana nato a Mestre (VE) l’8/10/1963, vive con la  moglie e con la figlia a Torre di Mosto. Lavora a Caorle. Diplomato al Liceo scientifico, laureato in Filosofia e poi in Storia a Ca’ Foscari.

Da sempre  appassionato di meteorologia e ha svolto la sua tesi di laurea in Storia sulla storia del clima di Venezia.  Ha la passione per la meteorologia e tiene quotidianamente un’apprezzata rubrica di previsioni meteo per il Veneto orientale dal suo ufficio (si chiama “Meteopertini”), su diretto incarico dell’Amministrazione Comunale. Riportiamo  il link al quale si può trovare, seconda paginetta dall’alto, il collegamento a “Meteopertini”:

http://www.comune.caorle.ve.it/index.php?area=4&menu=153&page=571

Ma la eccellenza non è dovuta ala meteorologia ma al fatto che ho scoperto uno scrittore che si è fatto strada conquistando un posto nella letteratura italiana, con premi e riconoscimenti in ambito italiano ma con testi che sono letti in tutta Europa, essendo disponibili in vendite importanti online

 

Nel 2006 pubblica il suo primo romanzo con Feltrinelli, “L’imitatore di corvi”, ambientato nella Germania del 20° secolo. Con esso arrivano i primi riconoscimenti:

  • 8° al Premio Strega 2006;
  • 2° al Premio Latisana 2006;
  • Primo premio al  Premio Palermo – città di Mondello 2006 “Primo romanzo”;
  • Primo Premio al Premio Città di Cuneo 2007;
  • Primo Premio al  4° Premio “Pegasus” Città di Cattolica 2015.

“L’imitatore di corvi” non è ormai più in distribuzione nelle librerie ma lo si può trovare in librerie per collezioniste ed estimatori.

 

Nel 2014 pubblica il suo secondo romanzo con Albatros – Il Filo, “La percezione delle Pleiadi”, libro tuttora in piena fase di distribuzione nelle librerie e sui siti on line e che ha già presentato a Caorle, a Mestre e prossimamente  in altre località della regione. E’ ambientato in America ed Europa nella seconda metà del 20° secolo, fin quasi ai giorni nostri. Questi sono alcuni  giudizi dei lettori sul link del prestigioso sito ibs:

http://www.ibs.it/code/9788856769760/fontana-francesco/percezione-delle-pleiadi.html

 

Si possono avere altre notizie anche su Wikipedia alla voce “Francesco Fontana” – scrittore:

http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Fontana_(scrittore)

 

Avendo conosciuto questo straordinario scrittore ed avendo apprezzato il suo pensiero e il suo modo di descrivere la vita , ho chiesto che scrivesse per i nostri lettori qualche riga per descrivere il suo mondo e come vede la vita con la sua filosofia.

Ed ecco il regalo che ci ha fatti

 

Come io vedo il Mondo

 

Se non ami la vita difficilmente scrivi. Se non sei curioso, se non riesci a stupirti, a meravigliarti, se non provi interesse per ogni approfondimento, a prescindere dai tuoi studi, a prescindere dalle tue inclinazioni, se in un parola non ti “apri” al Mondo, non proverai nemmeno lo stimolo alla scrittura, ovvero alla condivisione. Almeno, per me è così.

Per me scrivere significa innanzitutto riflettere, quindi fissare il frutto delle mie riflessioni, infine condividerle con gli altri.

Io amo la Vita e ciò che mi dà. Amo quindi il Mondo, con tutte le sue contraddizioni, forse perchè sono pur sempre minori di quelle che albergano nella mia anima e ogni tanto vengono a galla.

Amo la Vita di un amore religioso, pur non essendo credente. Non trovo che ciò sia un controsenso, così come non trovo sia un controsenso l’adesione da parte di un agnostico come me a molti aspetti dell’etica cristiana, ai valori della pace, della famiglia, della comprensione, alla tensione verso una certa “spiritualità”. Sono convinto che, se il Signore esiste, non abbia riservato determinati valori solo a chi ha il dono di credere in Lui. Anzi.

Amo la mia famiglia, prima di tutto, è il centro del mio universo e io, a mia volta, cerco di essere un punto di riferimento per mia moglie Susi e per mia figlia Erika. Erika: senza dubbio quanto di più bello sia capitato nella vita a Susi e a me! Non potrei desiderare figlia migliore, proprio perchè non è assolutamente perfetta come certi ragazzini che prendono sempre 10, fanno mille sport, conoscono già 3 lingue ed eccellono in tutto. No, mia figlia prende 9, 8, 7, ogni tanto anche 5 e perfino 4, è un po’ pigretta, va normalmente bene nelle lingue come tanti suoi compagni di scuola ed eccelle in una cosa, la più importante: l’amore che sa dare e ricevere. Erika è una generosa, questa è la sua “perfezione”. E poi è la mia creatura, e ciò basta a chiudere qualsiasi discorso.

Amo circondarmi degli amici, delle persone che stimo e apprezzo, forse non sono moltissime (neppure vorrei che lo fossero), ma per me sono davvero speciali. Vale la pena di condividere molto con chi stimi molto. Dalla stima discende poi tutto: la piacevolezza della compagnia, il gusto del dialogo, la semplice voglia di trascorrere del tempo insieme, magari senza far nulla di particolare, mangiando una pizza, osservando il cielo, ricordando gli anni passati, facendo la spesa al supermercato, chiacchierando di calcio.

Amo camminare per Mestre, dove sono nato oltre 50 anni fa, e ripercorrere a ogni passo i ricordi della mia infanzia, della mia adolescenza.

Amo informarmi su ciò che accade all’interno della materia, nelle molecole, negli atomi, leggo avidamente tutto ciò che riesco a capire (e talvolta anche ciò che non capisco) delle particelle, del micromondo, così come delle stelle, delle galassie, dei buchi neri, del macromondo, del Tempo e dello Spazio! Osservare sullo scaffale i miei libri di fisica e astrofisica mi dà un senso di appagamento, di sicurezza, quasi di intimità: i “miei” atomi, le “mie” stelle.

Amo la storia, autentica Maestra di vita. Amo soprattutto la storia contemporanea, sono alla continua ricerca di approfondimenti che mi facciano capire il perchè delle cose. Perchè Hitler? Perchè il comunismo? Perchè la cultura liberale? Perchè la guerra nel Vietnam? Perchè gli anni ’60? Perchè i fratelli Kennedy, Richard Nixon, George McGovern…? Autentici giganti che svettano in modo così clamoroso rispetto ai nani di oggi… ma chissà se un domani anche i nani odierni ci sembreranno dei colossi a confronto di quelli che verranno…?

Scrivere di questi argomenti, sia pure in maniera leggera e romanzata, mi aiuta a metabolizzarli e a capirli. Sì, a capirli, perchè per poter scrivere cose sensate devo documentarmi ancora di più di quanto farei per puro interesse personale.

E allora il ‘900 diventa la mia “palestra di idee”, una palestra su cui far lavorare le mie ipotesi, le mie logiche. E metterle a contatto con i paesaggi, gli ambienti, le atmosfere, come nel mio ultimo romanzo, “La percezione delle Pleiadi”.

Io amo svisceratamente le “atmosfere”, mi piace coglierle e apprezzarle, percepirle in tutte le loro sfumature, anche quelle meno gradevoli, ma forse per tale motivo più veraci; e poi ripercorrerle, col pensiero, l’immaginazione e la scrittura.

Ecco dunque l’atmosfera di Venezia, immortale e seducente, fluida d’acqua e verde di alghe, ecco l’atmosfera del Tirolo, il mio Tirolo, dove appena posso fuggo a godermi la Natura; ecco però anche il fascinoso squallore di Marghera, con i suoi ammorbamenti grigi e le lotte operaie, l’abbandono imposto e il riscatto inseguito, le ciminiere svettanti e le falci e martello fossilizzate sui muri; ecco l’ampiezza delle nostre campagne punteggiate di fattorie, capanne e casoni, casoni di laguna e di fiume, i più belli forse… Ecco l’atmosfera americana, luci e pistole, fango e chitarre; ecco l’atmosfera triestina, quella in cui ho fatto il militare e ho tuttora ottimi amici… Trieste… il Carso duro e abbagliante, il golfo argentato, la bora, il confine, le chiese ortodosse scintillanti d’oro, i genialoidi un po’ folli che imperversano allegramente per la città, i moli arrugginiti, il porto, i teatri, le gallerie, la lirica, il caffè… Ecco l’atmosfera di Milano, magnifica, caotica e sporca, sensibile e indifferente, moderna e tradizionale, Jannacci, Boninsegna, Gaber, Rivera, Madonnina e San Siro, ponti e navigli, ringhiere, palazzi, risotto e partita, centro e periferia; ecco l’atmosfera truce e opprimente del socialismo reale, quello del Muro, quello delle insulse cariatidi prigioniere di asfittici mausolei intellettuali… Breznev, Honecker, Ceausescu… Ecco l’atmosfera della neve, il fenomeno meteorologico che più amo in assoluto, il suo profumo, il suo suono attutito… ecco l’atmosfera di un’ora passata con la mia Erika, a coccolare i nostri peluche, quasi tutti agnellini o pecorelle (sono quasi un centinaio!!!), noi abbiamo una particolare passione per queste bestiole, e non ho alcun timore di dire (qualcuno scriverebbe “confessare”, come fosse un peccato; io no di certo!) che negli anni ci siamo costruiti una specie di dolcissimo e divertente mondo parallelo nel quale vivono i nostri pupazzi, con le loro passioni, i loro difetti, le loro comicità, il loro affetto per la propria “padroncina”. Anche questo è un modo per ricordare sempre a noi stessi la dolcezza, l’innocenza, l’ingenuità… un modo per ricordarle e non perderle mai!

 

Francesco Fontana

 

Ecco nulla di meglio per capire lo scrittore e vedere il suo mondo

Leggendo le su opere potrete capire il suo mondo e vi assicuro che il suo modo di scrivere vi conquisterà dalla prima riga all’ultimo capitolo