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Sesso nelle Scuole: e i Genitori ? E la Scuola ? Le istituzioni ?

 

 

 

 

 

 

 

Continuano gli episodi di molestie nelle scuole, di sesso nelle scuole, continuano anche nelle nostra zona episodi che fanno discutere. In modo particolare che fanno riflettere su quale educazione stiamo impartendo ai nostri figli e su chi sia deputato ad esducare i nostri ragazz.

Recentemente abbiamo riportato l’episodio della ragazzina  di Finale Ligure , violentata da un gruppo di compagni a scuola

E non tanto per riportare il fatto ma per fare ragionare su come si educa e su chi deve educare i ragazzi e le ragazze.

Cosa era successo ?

La polizia aveva  arrestato quattro ragazzi minorenni con l’accusa di averviolentato a scuola una loro compagna a Finale Ligure, in provincia di Savona. La notizia è stata data da SkyTg24 che ha citato uno strillo dell’AdnKronos. Gli studenti, che frequentano l’istituto alberghiero “Migliorini” del centro savonese, sono stati sottoposti a misure cautelari dal gip del Tribunale di Genova. L’accusa è di violenza sessuale di gruppo

Secondo le prime indiscrezioni, gli studenti, di età compresa tra i 15 e i 16 anni, avrebbero sottoposto la loro compagna sedicenne a varie molestie sessuali, dopo averla trascinata negli spogliatoi dell’istituto. L’episodio risale alla fine del mese scorso. Dopo che la ragazza si era confidata con i genitori, la stessa famiglia ha denunciato la vicenda ai carabinieri. I quattro sono stati inviati in comunità della Liguria e della Toscana

«Il dirigente scolastico Luca Barberis si limita a confermare che il fatto sia accaduto, sminuendolo. Conferma la decisione della famiglia di rivolgersi alle forze dell’ordine per la denuncia, «ma a scuola non si sono verificati reati di alcun genere – esordisce – e quando la professoressa è intervenuta nei bagni, la situazione non manifestava nulla di così grave rispetto a quanto è stato affermato. Resta comunque vera la denuncia presentata dalla ragazza ed è in corso l’attività istruttoria della Procura che spero sia condotta con le dovute cautele, per risalire a quanto realmente sia accaduto. I quattro ragazzi non sono naturalmente a scuola, ma non sono a conoscenza che siano stati presi provvedimenti dal Tribunale. Anzi spero che presto, se così è stato, vengano notificati anche alla scuola».

Anche i compagni di scuola avevano difeso i quattro studenti, accusando la vittima di aver mentito: «Nessuno di loro avrebbe mai fatto una cosa del genere. Soltanto una sua invenzione», avevano sottolineato.

I quattro ragazzini sono stati prelevati dai carabinieri nelle loro abitazioni di Loano, Pietra Ligure e nel Finalese e accompagnati nelle comunità di Genova, Alessandria, La Spezia e Massa Carrara. Secondo le testimonianze della vittima e di alcuni suoi compagni di scuola, uno dei ragazzi l’avrebbe presa sottobraccio e portata nei bagni dove sarebbe stata costretta a un rapporto orale. Sembra che gli altri tre abbiano assistito alla scena, forse aspettando il loro turno. La ragazzina sarebbe stata stata salvata dall’intervento di un insegnante che passava vicino alle toilette e ha sentito rumori strani provenire dall’interno. In corso sarebbero anche altri accertamenti, in modo da stabilire se altri ragazzi della scuola possano aver partecipato indirettamente all’episodio. O se c’era qualcuno che era a conoscenza delle molestie, ma non ha denunciato quanto avvenuto.

GLI INTERROGATORI – I quattro ragazzi coinvolti saranno interrogati la prossima settimana dal pubblico ministero della procura dei minori di Genova, con l’aiuto di uno psicologo e l’assistenza dei loro avvocati. I carabinieri, con l’audizione della ragazza e del dcoente che nel momento del fatto aveva la responsabilità della classe, hanno sostanzialmente chiuso le indagini in attesa di ulteriori input da parte della procura minorile. I carabinieri hanno indagato soltanto i quattro ragazzi, scoprendo che nei giorni precedenti alla vicenda avrebbero individuato la ragazza come la loro possibile preda.

LA RAGAZZINA MOLESTATA A FINALE LIGURE E I COMPAGNI CHE NON LE CREDONO - Non bastavano le violenze subite. La 16enne ha dovuto anche abbandonare l’istituto, dopo quanto avvenuto. Con tanto di sms minacciosi da parte degli ex compagni di scuola. Pochi le hanno mostrato solidarietà, mentre la maggior parte ha difeso i quattro accusati, etichettandola come “bugiarda”. «Non c’è niente di vero, è soltanto una sua invenzione» avevano spiegato già ieri alcuni ragazzini. Il Secolo XIX spiega come anche nella scuola si cerchi di prendere tempo, invece che condannare l’episodio

Eppure, la ragazza aveva raccontato con dettagli quanto avvenuto nello spogliatoio: «Mi hanno trascinato dentro, ho urlato chiedendo aiuto, ma uno dei ragazzi mi stringeva forte. Un altro aveva i pantaloni calati ma indossava i boxer, mi hanno fatto sedere a forza e mi hanno spinto contro le parti intime del ragazzo, mentre altri mi palpeggiavano». Soltanto grazie all’intervento di un docente, secondo l’avvocato Bergamaschi, è stato possibile mettere fine a una molestia che «poteva avere un epilogo imprevedibile». «Non possiamo sapere fin dove sarebbero arrivati», ha aggiunto il legale.

Giorni fa ho assistito ad un dibattito televisivo che trattava tale episodio

Cosa mi ha colpito ?

Mi ha colpito l’intervista che venen fatta alle compagne di classe e alle amiche della ragazzina

Le amiche ridevano dell’accaduto e per loro era un divertimento

Una ospite del talk show ha giustamente detto  che colpiva l’assordante silenzio dei genitori

NESSUNO CHE INSEGNASSE ALLE AMICHE , ALLE RAGAZZINE CHE RIDERE DI QUANTO CAPITASSE è COME AVER PARTECIPATO ALAL VIOLENZA.

Nessuno degli insegnanti ha detto nulal. Come se nulal fosse accaduto.

Ma chi deve educare i ragazzi ?

I Genitori, la scuola o le istituzion

Ora è dei giornali di questi giorni è la seguente notizia accaduta nel nostro territorio del Veneto Orientale

Lo riporto così come si può leggere sul Gazzettino

“Atti sessuali in classe, sospesi per 15 giorni due studenti di una scuola superiore del Veneto Orientale. I due ragazzi, entrambi 17enni, si sono lasciati andare a tenere effusioni che poi sono esplose in una passione evidentemente irrefrenabile. Così, in pieno orario scolastico, durante una pausa o forse l’intervallo, sono stati sorpresi da altri studenti che li hanno trovati in un’aula mentre stavano praticando a quanto risulta un rapporto orale.

Un eccesso che gli stessi studenti a quel punto non hanno potuto accettare e lo hanno segnalato al personale non docente della scuola, quindi a un professore che lo ha riferito direttamente al dirigente scolastico dell’istituto. Questi…ha avvertito i genitori ed ha sospeso i ragazzi ”

” Non è ancora stato deciso se resteranno a casa dalle lezioni, o piuttosto, come sembra, se verranno inseriti in un percorso formativo mirato e di recupero nella stessa scuola con l’aiuto di una psicoterapeuta. Resta il fatto che l’episodio ha spiazzato il corpo docente e la dirigenza scolastica ”

Il problema è che ci sono voci su altri presunti casi, che coinvolgerebbero più studenti, sono ancora più dettagliate e scabrose. Il fenomeno non parrebbe nemmeno isolato e già altri giovani sono stati segnalati mentre scambiavano effusioni che non erano solo i teneri baci tra adolescenti. Episodi che si ripeterebbero insomma da diverso tempo e la cosa è stata più volte descritta sui social network, anche con riferimento alla scuola in cui si è verificato il caso specifico.

In passato circolavano anche voci su messaggi via telefono cellulare con foto esplicite di corpi nudi e dei genitali, o di atti sessuali, ma finora tutto questo non è mai stato confermato o liquidato come un vezzo diffuso tra gli adolescenti. Una cosa è certa, la scuola non ha voluto prendere sottogamba quanto è accaduto nelle aule e adesso intraprenderà un percorso educativo nuovo e diretto a evitare che possano ancora verificarsi questi eccessi amorosi.

Ci sono educatori e docenti già sensibilizzati che sono pronti ad avviare un lavoro assieme agli studenti. Una volta si parlava di educazione sessuale, un tabù per tante scuole e famiglie che non volevano affrontare l’argomento. Oggi i ragazzi sanno un po’ tutto sul sesso, ma non sanno, a giudicare da quanto avvenuto, dove farlo, senza dimenticare la grande importanza dell’aspetto affettivo.

La società cambia ma deve esserci una morale che tiene unite le famiglie. Ci deve essere qualcuno che educa i ragazzi all’amore in un modo in cui non ci sia solo sesso ma amore ed affetto.

I genitori in prima battuta ma poi anche la scuola e le istituzioni devono creare dei percorsi formativi che permettono ai giovani di vivere i loro sentimenti nel modo di una etica che deve essere la base della vita futura

Dove non arrivano i genitori deve intervenire la scuola e il Comune o la ASL con gli esperti che aiutino la formazione educativa dei giovani

IL problema non è semplice ma se non interviene episodi simili saranno sempre piu frequenti e possono portare a comportamenti devianti che possono anche sfociare a suicidi come recentemente sono accaduti