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Sicurezza. Cosa stiamo facendo per Tutti

L’articolo è stato scritto sul Gazzettino ed è frutto di quanto letto da Cibin sula pagina  ” Il Ponte” su F.B.

Ma è frutto anche di una conversazione all’ora di colazione intercorsa fra me e Cibin. Conversazione che non era nata come intervista e che non doveva andare pubblicata. A me infatti non era stato detto che era una intervista e pur sapendo che parlavo con un giornalista rispondevo alle domande come faccio con molti che mi telefonano o che mi scrivono. Ma poichè le notizie che vengono messo sul WEB sono pubbliche e poiché quanto detto nella conversazione corrisponde a verità intendo fare alcune precisazioni per fare il punto sulla situaizone

E’ vero che il Ponte dopo il Convegno sulla Sicurezza all’Hotel Forte 48 è andato avanti nel vedere come risolvere il problema per i cittadini ma anche per gli esercenti, per i commercianti, per gli artigiani, che sono sempre più vessati da rapine e furti , mentre le violenze sono spoardiche. Ma certamente furti o violenze il problema è che i cittadini non si sentono sicuri. Ieri sera ho visto una intervista a una televisione regionale di Padova ad un ristoratore del centro di Padova che era stato visitato dai ladri con danni enormi e che ora aveva deciso di dormire nel ristorante per difendersi. Ma con paura in quanto non si sa come reagiranno i ladri a trovare il padrone nel locale.

Quindi il problema esiste ed esiste con una presenza importante. A San Donà e frazioni abbiamo da 2 a 3 furti nella abitazioni al giorno. Non tutti denunciano i furti in quanto hanno paura e anche perchè sanno che poi non succede nulla.

Abbiamo sentito nel convegno sulla Sicurezza il giovane Alem Saidy dire ” Non capisco le leggi italiane. Io sono stato picchiato, operato per le fratture e i miei assalitori girano da subito e da sempre liberamente per San Donà”  Effettivamente abbiamo sentito dal Procuratore che non ci sono leggi che ci proteggono.

Bisogna anche dire che nonostante abbiamo mosso con il Convegno tanto interesse e tante promesse, fino ad ora cose concrete non se ne sono viste

E allora proviamo a fare qualcosa noi , Nel nostro piccolo e con le poche risorse ma con l’aiuto spero di molti

Ci siamo incontrati con Jesolo+Sicura nella persona di Nicola Manente e abbiamo trovato un accordo per una sinergia. A giorni apriremo una pagina simile alla loro con il Nome di San Donà+Sicura su FB e vediamo se possiamo fare come loro nell’aiutare chi ha bisogno e sollecitare le forse dell’ordine  nel caso di necessità.

Il prossimo comandante della Polizia Municipale che dovrebbe unire Jesolo e San Donà si è detto disponibile a lavorare come a Jesolo controllando e mettendosi a disposizione in maniera pratica con tutti quelli che vogliono vivere in serenità e con il sorriso.

Vedremo se la amministrazione darà una mano

Bisogna capire che i cittadini si trovano in stato di necessità e devono anche capire che devono aiutare anche loro. E’ come per la Sanità. I tagli ci sono e sono importanti. E allora noi vediamo in aiuto cercando di facilitare il cittadino con prezzi possibili. Noi della Casa di Cura lo abbiamo già fatto con accordi con la Confesercenti e presto con la Confcommercio .

Lo stesso sarà con la Sicuerezza. I cittadino devono capire che lo Stato non ha soldi per tutto e un aiuto lo deve dare anche lui.

E noi staimo lavorando per questo

Vediamo anche se riusciamo a fare sinergia non solo con I Rangers ma con tutte le forze delle pattuglie che girano di notte per la città e le frazioni

Io credo che alla fine tutto questo lavoro se trova la collaborazione dei cittadini e delle associazioni di categoria porterà i suoi frutti