Consigliamo:
MP system s.r.l.    LaSalute.info

il Dr Carlo Branezza, nuovo Direttore Generale ASL N.10 e l’Ospedale Unico

Abbiamo cominciato a conoscere il Dr Carlo Branezza, appena nominato Direttore Generale della ASL N. 10 del Veneto Orientale.

Si è presentato con una conferenza stampa e delineare il suo pensiero relativamente ai problemi della ASL e di come intende muoversi.

I giornali hanno maggior risalto ad una sua affermazione nella quale affermava che avrebbe venduto l’auto blu della ASL e avrebbe viaggiato sulla Panda

Non credo che questo abbia una importanza salvo ad una visibilità mediatica che poco ha a che vedere con la conduzione della ASL volta a risolvere gravi problemi attuali

Non si è parlato del problema della Anatomia Patologica che al momento rappresenta il problema più urgente e grave; ma era naturale, non facendo parte di una linea programmatica di problemi concreti e singoli da risolvere

La affermazione che più ci ha colpito è quella che lo faceva affermare che l’Ospedale Unico è la soluzione migliore ma al momento essendo i tempi lontani il suo programma va nella direzione di far funzionare i tre Ospedali pubblici e la Casa di Cura Rizzola

Orbene noi siamo della stessa opinione e lo diciamo da anni e qualcuno si ricorderà che Il POnte aveva organizzato anni fa una incontro con i vari consiglieri regionali sul problema con questa soluzione e anche un incontro dibattito pubblico all’Hotel Forte 48.

Ma avevamo fatto delle proposte di quella che per noi è l’unica soluzione possibile in questi anni e per molti anni ancora visto la mancanza di possibili finanziamenti per un Ospedale Unico.

Ricordiamo al Dr . Btanezza il nostro progetto che rappresenta la soluzione migliore per i cittadini

 

La soluzione migliore sarebbe un Ospedale unico di tipo pubblico e un ospedale privato per dare la scelta al cittadino e la possibilità diversa di cura e diagnosi, sempre nel limite dell’economia di mercato.

Ma questo non è realizzabile in questo periodo di difficoltà economica  e quindi si deve passare ad una altra soluzione

Bisogna tenere presenta la distribuzione di popolazione nel nostro territorio e della viabilità attuale e prossima ventura e le patologie e le statistiche epidemiologiche nei prossimi anni.

Il piano prevede la conversione e la utilizzazione di tutte le attuali strutture ospedaliere.

Dovrebbero esserci due Ospedali di rete ( San Donà e Portogruaro) con alta specializzazione ma con specializzazioni diversificate per patologia e un Ospedale a gestione privata che segua le direttive della Sanità pubblica e che abbia reparti specializzati per specialità carenti negli altri Ospedali

Esempi di questo tipo ci sono già in Italia e all’estero.

La suddivisione di competenza e di specializzazione darebbe la possibilità di avere le strumentazioni necessarie ai tempi senza dovere creare doppioni che costerebbero e sarebbero sottoutilizzate. Lo stesso ragionamento vale evidentemente per il personale medico e anche paramedico. Al giorno di oggi il medico non sa tutto e non può eccellere su tutto. Sarà più conveniente specializzarsi in alcune cose e non in tutte dando quindi una garanzia di professionalità maggiore.

Chi può al giorno di oggi chiede : “dove devo andare per essere curato meglio per tale patologia?”. Ma tale scelta non deve essere data solo ad alcuni cittadini ma a tutti.

Quindi due Ospedali con specialità diverse in grado di affrontare al meglio ogni situazione. Se la capacità di posti e di specialità sarà ottimale allora  il cittadino andrà in quel ospedale che meglio risolverà la sua esigenza indipendentemente dei pochi chilometri eventualmente in più.

Quello che si vuol dire  è che degli ospedali fotocopie l’uno dell’altro non soddisfano il cittadino anche se vicini a casa in quanto non sono perfetti ma limitati come posti letto, come risorse materiali e come risorse professionali.

A Jesolo sarebbe utile avere un  Ospedale specializzato rispetto alla locazione , al suo decentramento e al suo clima.

Quindi non un altro Ospedale fotocopia ma un Ospedale con Riabilitazione specializzata con degenza e con Day Hospital  e una Lungodegenza capiente per tutta la ASL. Naturalmente vi sarebbe il problema del turismo estivo. Per tale motivo dovrebbe esserci un Pronto soccorso elastico. Elastico in quanto potenziato dagli altri due ospedali pubblici nel periodo estivo ( in cui diminuisce il lavoro nell’Ospedale normale ) .

E’ non economico e non produttivo fare un Reparto di Chirurgia e di Medicina Completi e un Pronto Soccorso egualmente funzionante tutto l’anno quando solo in 4 mesi vi è l’aumento di affluenza.

Quale turista andrebbe in vacanza a Jesolo e dintorni per poi ricoverasi con quello che costa il soggiorno a Jesolo. E’ evidente che si ricovererebbe solo il turista nell’emergenza e tale soggetto essendo limitato come numero può essere trasportato con mezzo mobile ( autoambulanza o elicottero) nell’Ospedale vicino.

In sostanza l’ospedale potrebbe essere riconvertito a struttura di Pronto Soccorso “elastico”.  Con un Reparto capiente di lungodegenza    e un reparto ortopedico riabilitativo che ben si adatterebbe al posto.