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Che fine hanno fatto i videodermatoscopi nella ASL N.10 ?

Parliamo tanto di efficienza nella sanità. Parliamo tanto di prevenzione.

Ma…

Noi sappiamo che per fare una diagnosi precoce di melanoma uno strumento essenziale è il videodermatoscopio. Naturalmente ce ne sono di vari tipi, di vari modelli, più o meno sofisticati con schermi grandi, con schermi tridemensionali, con software più o meno sofisticati…

Noi sappiamo che un dermatologo per lavorare bene o al meglio dovrebbe usare un videodermatoscopio per analizzare i nevi, le lesioni sospette, vederne i particolari, vederne la microcircolazione per arrivare ad una diagnosi di probabilità. Certamente la vera diagnosi è data dalla diagnosi istologica; ma la possibilità che il nevo sia sospetto e quindi richieda la sua asportazione veien aiutata moto dall’ingrandimento del videodermatoscopio.

Ma il videodermatoscopio al giorno d’oggi serve anche per la mappatura e per fotografare e registrare le immagini dei nevi in modo di confrontarle a distanza di tempo nei vari controlli. Nessuno può ricordarsi a mente come era un nevo o come si è modificato.

Se vi riocordate esiste la regola dell’ ABCDE per la diagnosi dei melanomi.

LA E STA PER EVOLUZIONE E QUINDI è IMPORTANTE CAPIRE COME è STATA L’EVOLUZIONE DI UN NEVO.

La evoluzione si fa confrontando i nevi. Si osserva così a distanza se il nevo è aumentato di dimensione, se è cambiato di aspetto , di colore, se i bordi sono diventati irregolari.

Bene il videodermatscopio serve a questo.

Non è possibile fare una mappatura accurata senza un videodermatoscopio.

Nella nostra ASL la Salute è gestita nella Sanità pubblica e nella Sanità Privata.

Orbene la Sanità pubblica non si dimostra efficiente  per quanto riguarda la diagnosi del melanoma

Nella nostra ASL vi sono tre Ospedali pubblici e una Casa di Cura Privata ma convenzionata.

La Casa di Cura ha un videodermatoscopio e lo usa in convenzione per mappature e per fare diagnosi. Il videodermatoscopio è ottimo ed è appena stato cambiato con uno di ultima generazione.

L’Ospedale di San Donà non ha nessun  videodermatoscopio.

L’Ospedale di Portogruaro ne dovrebbe avere uno. Infatti il 26 novembre del 2011 Il Rotary, assieme al Lions e Soroptimist ne regalarono uno all’Ospedale di Portogruaro. Ma non venen mai usato e dopo vari solleciti al Direttore Generale  venne “imprestato” all’ambulatorio del Distretto a Musile di Piave. Ma anche li non venne mai usato e dopo un anno e mezzo giace ancora e riposa in pace in tale ambulatorio. La dermatologa ci ha detto che aspetta istruzione dalla dirigenza della ASL per farlo funzionare.

L’Ospedale di Jesolo ne ha uno da alcuni anni ( di dice 6 anni ) ma anche questo riposa in pace e non è mai stato usato. La dermatologa che ivi lavora ci ha detto che non è mai stato usato e attende istruzioni dalla dirigenza della ASL.

Quindi gli Ospedali pubblici continuano a non avere perché non vogliono usare i videodermatoscopi che hanno. E questa sarebbe la efficienza.

E’ vero che entrambi i videormatoscopi sono stati regalati e quindi lo Stato non ha speso nulla. Ma è pur vero che avere uno strumento e non usarlo è un buttare via i soldi

A fine mese tornerò dal Nuovo Direttore Generale e vediamo cosa intende fare. Per i cittadini che hanno diritto ad essere curati nel modo migliore con gli strumenti adatti a fare diagnosi.

E’ vero che tali strumenti esistono e funzionano bene nelle struttura private come il Centro di Medicina ( dietro la Coop) e nel Poliambulatorio Caorlense a Caorle ma il cittadino ha diritto ad una diagnosi coretta senza pagare una prestazione interamente visto che gli strumenti ci sono e possono essere usati.

Ci si scandalizza di come tanti politici rubano o fanno pagare a tutti i cittadini la Nutella ma non vedo come non ci si possa meravigliare di come i dirigenti della ASL N.10 non riescano a far funzionare due strumenti diagnostici regalati e quindi a costo zero !