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La prevenzione del Tumore al Seno e il caso dell’attrice Angiolina Jolie

La Prevenzione del tumore al seno

 

Si parla molto sia tra la gente che nell’ambiente medico  sulla decisione dell’attrice Angelina Jolie di sottoporsi a un intervento di “doppia mastectomia” per eliminare il rischio del tumore alla mammella.

La attrice  era morta di tumore al seno e sembra che lei fose portatrice di un gene anomalo per cui lei avrebbe  per cui avrebbe una altà  possibilità di ammalarsi di tumore al seno.

La decisione della attrice è stat discussa ed ha avuto molta attenzone dai media.

Ha colpito che poco dopo sia apparasa la notiza di un uomo che si è fatto asportare radicalmente la prostata per evitare il rischio che in futuro potesse avere il cancro alal prostata

Nasce quindi la paura  è che altre persone  possano imitare la scelta della attrice  e che quindi la masetctomia bilaterale possa  diventare un modello da seguire per migliaia di donne che si trovano nella stessa situazione.

 

Gli oncologi e gli studiosi si sono divisi anche il prof Umberto Veronesi ha espresso il suo pensiero che sostanzialmente è quello che noi portaiamo avanti da anni.

La prevenzione è la migliore arma vincente in tutti I sensi

Salvo che la donna sia in una condizione psicologica  di ansia eccessiva  e quindi non viva una vita degna di tale nome, e diventi quindi  una non-vita, allora  ci sono più vantaggi a fare controlli ogni sei mesi, e scoprire l’eventuale tumore in epoca precocissima. Se si scopre il tumore iniziale la possibilità di guarigione si aggira al giorni d’oggi sul 95%.

La  genetica e quindi lo studio delal mappa genetic ache ora è alla portata di tutti anche nel Veneto ci può dire se abbiamo un rischio maggiore ma non ha dato soluzioni alla terapia o a cvosa fare per non dare vita al tumore

Dobbiamo anche ricordare che la mastectomia radicale non annulla completamente il rischio di tumore, che rimane intorno al 5% anche dopo l’intervento .

E allora se consideraiamo che la diagnosi precoce ci porta ad una guarigione del 95% e che rimangono anche dopo l’intervento il 5% di possibilità di ripresa della malattia, se ne conclude che la mastectomia preventive bilaterale forse non è la soluzione migliore.

In linea ipotetica possiamo pensare a gente cj si toglie lo stomaco, o il colon, o l’intestino, o il polmone per evitare la possibile nascita del tumore

E poi si deve considerare oltre ai vantaggi e svantaggi per la persona ma anche I costi per la società

L’attrice poteva spendere per l’intervento e per la ricostruzione ma il costo a carico dello stato sarebbe alto specie se molti lo facessero.

E poi vi sono I problem legati alla ricostruzione. La ricostruzione dopo mastectomia può essere eseguita con parti del proprio corpo, liembo addominale o lembo dorsale  ma la maggior parte delle donne opta per la ricostruzione con la protesi   Ma le potesi rimangono sempre e comunque un corpo estraneo, e è natural che possa esserci  una reazione   al corpo estraneo.  E in ogni caso la protesi ha una durata limitata. Se la donna è giovane deve mettere in cantiene almeno 3 o 4 interventi per sostituzione di protesi

 

Quiundi noi consigliamo quello che da anni consigliamo

La donan deve sottoporsi a controlli  periodici con mammografai, ecografia ed eventuale risonanaza magneticaa ogni sei mesi o un  anno secondo il rischio.

Come sempre quindi se una persona famosa come l’attrice rende nota una sua decisione , questa  rischia di creare un’emulazione, un modello valido per tutti, mentre  la scelta deve essere guidata dal proprio medico di fiducia o da un esperto

 

Sarebbe giusto che ogni donna che ha  una familiarità con questo tipo di neoplasia si sottopongano a un test genetico.

Importante è che la donna sia cosciente dei rischi che corre e che quindi sia più attenta alla prevenzione secondaria o diagnosi precoce. La donna deve essere consapevole e informata, così da decidere come seguire uno stretto programma di controli. Si può anche considerare in certi casi la mastectomia preventive  ma con con l’aiuto  del proprio medico di fiducia e avvalendosi di  oncologi di un  consulente genetico e di uno psicologo”.

 

 

Nella nostra ASL vi è lo screening mammografico e ci sono , come in tutte le ASL, dei senologici che possono aiutare le donne nella diagnosi precoce e nelle decisioni che poi ne conseguono

Quello che mi lascia perpleso è la scarsa partecipazione alla chiamata allo screening.

E’ vero che lo screening consiste solo della mammografia e non associa la ecografia. E questo avviene per mancanza di fondi. La mammografia viene eseguita da un tecnico mentre la ecografia viene eseguita da un medico e il costa aumenta. Probabilmente diverse donne preferiscono andare a fare mammografia e ecografia assieme fuori dallo screening.

Ma è anche vero che molte donne arrivano in ambulatorio con neoplasie in stadio avanzato. E questo vuole dire che molte non seguono lo screening e nemmeno vanno mai a farsi visitare se non nell’ultimo stadio quando la neoplasia da fastidio o si ulcera o diventa un ingobro alla donna.

 

Quindi facciamo un appello affinchè le donne seguano I percorsi che portano ad una diagnosi precoce del tumore al seno e se possibile non prendano l’esempio dall’attrice Angiolina Jolie.