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Episodio ” strano ” . Anziana molestata nella casa di Cura Rizzola a San Donà di Piave

Diverse persone hanno scritto a me personalmente e redazione del sito ” Il Ponte”. Le mail le leggo personalmente e ho ritenuto di non poter tacere e di commentare l’episodio.

Diversi mi hanno scritto chiedendo perchè io che sono sempre pronto ad intervenire su problemi di sanità buona o cattiva questa volta non ho toccato l’argomento. Forse perchè riguarda la Casa di Cura dove lavoro

Dirò la verità: avevo paura di non essere obiettivo. Mi trovavo di fronte ad un episodio incredibile che non potevo accettare e che non ritenevo possibile nella mia Struttura.

Tutti sanno che lavoro nella Casa di Cura da oramai 20 anni e rappresento sotto vari aspetto al Struttura

Conosco tutti e l’episodio segnalato non potevo accettarlo.

Ne ho parlato con Il Direttore Sanitario nella persona del Dr Cestrone , uomo di grande esperienza e umanità e lui mi ha detto che potevo benissimo esprimere la mia opinione che sostanzialmente non differisce dalla sua.

Noi riteniamo che si sia trattato di un malinteso da parte della paziente che se è vero che è anziana , è anche vero che ragiona bene  ed  è nel pieno della sue facoltà, ma è anche vero che l’ambiente e la situazione possono provocare malintesi comprensibili specie da parte di una persona anziana.

Cosa è sucesso?

Non voglio evitare di raccontare quello che è stato denunciato da una parente ai carabinieri. Per tale motivo prendo spunbto da quanto scritto sul Gazzettino da De Bortoli e sulla Nuova Venezia da Cagnassi

La paziente , donna di 77 anni ricoverata nel reparto di Geriatria, ha raccontato un episodio che a me risulta pooco o del nulla credibile. La signora sarebbe stata molestata da due infermieri  che dovevano aiutarla a mettere il pannolone. Uno dei due sarebbe stato  sdraiato sul suo letto mentre  l’altro l’avrebbe  fatta appoggiare con le mani al letto per cambiarle il pannolone e, alzandole la camicia da notte, avrebbe  mimato un atto sessuale .

La signora ha raccontato l’episodio ai parenti che sono andati dai carabinieri a sporgere denuncia

La Casa di Cura, venuta a conoscenza della denuncia ha convocato immediatamente  gli infermieri, che hanno smentito risolutamente tutto, il medico del reparto, poi il direttore sanitario . Come dice uno dei giornali la Casa di Cura Rizzola è un simbolo per la città, con reparti e medici di fama, un alto livello diagnostico e ambulatoriale tali da far concorrenza all’ospedale.

Io posso anche aggiungere che la CASA DI CURA  si distingue per la assistenza che da ai propri pazienti. Una delle cose che si raccomanda agli infermieri e a tutto il personale sanitario è la gentilezza, la cortesia verso i degenti. Quello che noi diaciamo ad un infermiere che inizia il suo lavoro nella nostra struttura è : il vostro non è un lavoro ma è un compito che va fatto con ampore verso il paziente. Il paziente è una persona più debole che ha bisogno di amore , di sentirsi al sicuro tra gente che è lì per curare il suo corpo aiutando anche lo spirito.

Io dico sempre alla infermiera quando mi viene presentata: qui si deve lavorare e con il tempo diventerà brava ma da subito deve essere vicina al degente, devo seguirlo con amore . E posso assicurarlo e lo vedo ogni giorno con quanto amore il nostro personale segue i pazienti. Sento i complimenti dei degenti verso il nostro personae. E direi che non vi è degente che alal dimissione non mi fa i complimenti sul nostro personale.

Direi quasi che apprezzano di più la gentilezza del nostro personale della nostra di medici. Forse anche perchè il personale infermieristico, pur lavorando molto, sono più vicini di noi all’ammalato. Certamente non è raro vedere una infermiera che fa una carezza o un abbraccio al paziente e vedere il paziente che abbraccia o bacia l’infermiera. Direi che è la norma.

Abbiano un corpo infermieristico che è il massimo della gentilezza e dell’amore verso l’ammalato.

Ho sempre in mente la loro gioia nell’essere vicino all’ammalato facendolo sentire coccolato quando a Natale vado con mia moglie tra gli ammalati della Divisione di Lungodegenza a bere con un loro un mezzo bicchiere di prosecco e a mangiare un pezzetto di panettone. Si respira una aria gioiosa che suggella l’amore tra personale infermieristico e ammalato. Ne fanno fede le fotografie che metto su F.B. ogni anno e lo farò anche quest’anno.

Ne fanno fede i tanti biglietti di ringraziamento di pazienti e di ammalati che vedo sempre nel Reparto di Lungodegenza. Sono così tanti che in questi giorni sono stati rimossi perchè erano troppi e riempivano la parete.

«Non possiamo esprimerci», spiega il direttore sanitario, il dottor Adriano Cestrone, «perché abbiamo solo le due versioni. La signora è anziana, ma lucida. Le versioni non coincidono. Lei dice che la sottoveste le è stata alzata del tutto, gli infermieri sostengono solo alla vita e per cambiarle il pannolone. Non vorremmo che quel gesto fosse stato male interpretato. Raccomandiamo sempre al personale la massima cura dei pazienti, il rispetto, la prontezza nell’aiutarli. Non possiamo fare altro che segnalare alla Procura della Repubblica e per il momento li abbiamo messi in ferie in attesa di chiarimenti doverosi su tutta la vicenda».

Io direi di più , conoscendo gli infermieri. Non vedo come possa essere successo tale episodio se non come un malinteso. Gli infermieri in questione a quanto mi risultano non hanno mai manifestato un comportamento se non esemplare e nessuno tra gli infermieri del reparto o di altri reparti pensa che si siamo macchiati di tale comportamento assurdo.

Come ha detto il Direttore Sanitario la denuncia farà il suo corso e le indagini non si fermeranno se non quanto si arriverà alla verità

Se fosse vero però mi viene da affermare che non capisco più il mondo, non capoisco piùle persone , non capisco piùuna persona che decide di fare l’infermiere.

Delle persone che potessero avere avuto un simile comportamento non possono essere infermieri e se lo sono non lo saranno più

Ma sono sicuro che sono degli infermieri e tali rimarranno.

Questo è il motivo per il quale non ho scritto subito nulla ma ora ho deciso che era giusto dire la mia. Pronto a riconoscere di essermi sbagliato se veramente ci anche solo qualcosa di vero. Ma non credo che ci sia nemmeno un tentativo di scherzo . Nulla di Nulal. Se non un equivoco che è facile da capire per quello che gli infermieri stavano facendo nel loro normale lavoro. Dovuto anche allo spazio angusto, alla manovra delicata e intima di un cambio di pannolone.

Lo spero che per gli infermieri. Lo spero anche per la struttura che sta vivendo molto male tale situazione.

Ma ci tengo a confermare una cosa di cui sono sicuro al 100%  anzi al 1000 per mille. Gli infermieri che io conosco che lavorano con me giorno giorno dopo giorno sono il meglio che esistere. A loro va il mio grazie per il lavoro che fanno ogni giorno e ogni notte  CON AMORE